Il Marchio dello Scorpione
(ventiquattresima
parte)
368.
Giles si
ritrae di colpo, arrivato alla porta aperta………… fuori c’è un mare di luce che
inghiotte qualunque cosa…… e solo la mole della casa, permette di creare
abbastanza riparo al buio, da poter far scorgere una parte dell’auto usata da
Kroy nel suo fallito tentativo di fuga……… e che sta giacendo in pezzi con le
lamiere contorte che fumano per l’intenso calore………… solo una parte se ne
vede……… l’altra è scomparsa nella luce……… come ingoiata da essa…
… il calore
che sale dall’esterno, gli imperla la fronte di sudore in pochi istanti, mentre
le sue pupille gli bruciano, come se fossero state marchiate a fuoco, per
l’intensa luce che ha fissato in quei pochi secondi…<Indietro…… indietro…> urla l’uomo, cercando di
sovrastare un rombo crescente che sembra scaturire da ogni dove…… ma che si
amplifica ancora di più all’interno del corridoio e che, in breve, diventa
insopportabile…
… dietro di
loro, la luce, come un fiume in piena, deve aver forzato le macerie e ora
avanza lentamente……… Giles la fissa
senza sapere cosa fare…………… uscire, anche serrando con forza gli occhi chiusi,
non servirebbe a niente………… vorrebbe dire diventare ciechi in pochi minuti,
anziché in pochi secondi…………… ma tanto, immergersi in quel mare di luce
rovente, farebbe morire ustionati, molto prima di perdere la vista…
…l’uomo
adagia a terra Spike e si toglie gli occhiali pulendoli con l’orlo della
camicia sporca… …… il suo humor nero, inglese, ha il sopravvento…… e un sorriso
stentato gli si dipinge sul viso…
…sopravvivere
a quell’incubo durato ore…… con i Berserker, l’interrogatorio, le sparatorie,
il terrore per la loro sorte praticamente segnata…………… e poi, alla fine, morire
ugualmente, solo perché, qualcuno (o qualcosa) lassù in cima, ha
dimenticato la luce accesa…
…il sorriso
si fa più ampio mentre si rimette sul viso gli occhiali e fissa Dawn che lo
osserva, con una mano premuta sugli occhi di BL8431………… mentre quest’ultima
preme il suo corpo a quello di Daan……… non ha la minima idea di cosa stia
accadendo…… da dove venga quella luce così forte…… perché la caverna è crollata
…… perché ci sia così caldo……… sono successe così tante cose che non ha domande
a sufficienza per tutte…
…ma Daan è
accanto a lei……e tanto basta…
…l’uomo
fissa Dawn per qualche istante e si sforza di trovare qualche parola per
rassicurarla…… ma non trova affatto tracce di paura nel viso della ragazza……
con la luce che avanza e che oscure le cose con la sua intensità, gli sembra,
di scorgere il volto di Buffy, nel visto di Dawn……… non la stessa identica
faccia……… ma quella stessa intensità nello sguardo e nei lineamenti del viso…
…per
qualche istante Giles si chiede se la luce che avanza dal corridoio, è
liquida……… e quindi, affogheranno in quel mare di luminoso………… è una domanda
sciocca, ma gli eventi degli ultimi giorni……… tutto quello che è successo in
quella manciata di ore…… lo hanno costretto a rivedere, di molto, i suoi limiti
mentali…
…il rombo
che sale, diventa un tuono infinito…… poi una cascata…… un terremoto con massi
che franano…… e a quel rumore tremendo, in pochi secondi, si uniscono le urla
di dolore dei presenti, per il tremendo rumore che tortura le loro orecchie e
per il calore divenuto insopportabile…
…poi la
luce li sommerge come un torrente in piena, facendoli sparire dentro di essa…
369.
…riapre gli
occhi………… attorno a lei è tutto bianco……… una luce vivida scenda verso di
lei……… ma non è bollente come ricordava……… anzi………… l’ambiente è freddo… …………
sente freddo che le corre in tutto il corpo…………e, la luce, le sembra meno
intensa di come dovrebbe essere …
…sforzando
la vista, dopo qualche secondo, riesce a vedere i neon imprigionati dentro il soffitto
di quella stanza dalle pareti bianche……………ad un primo stupore iniziale si
unisce una paura senza nome……… cerca di muoversi, ma le mani e le gambe non
rispondono……… non riescono a sollevarsi……………cerca di voltare la testa di lato,
ma non riesce a spostarla che di pochi centimetri…… qualcosa le preme alle
tempie, impedendole movimenti di sorta…… con fatica alza la testa quel tanto
che può, per fissare se stessa, riflessa in un’enorme specchio incassato nella
parete…… e in quei pochi secondi, prima che lo sforzo di piegare il collo in
quella posizione, la costringa a cedere, riesce a vedere qual’è la sua
situazione…
…indossa
una tunica bianca che la copre quasi per intero, lasciando scoperte le braccia
e le caviglie, saldamente bloccate con delle morse, ad un tavolo metallico…………
la testa è in mezzo a due colonne di materiale bianco, probabilmente gomma
piuma con un’anima di metallo…
…apre la
bocca per parlare ma non esce fiato di sorta………… ha troppa paura per formulare
una sola parola…
…dietro di
lei, qualcosa produce un sibilo……… il suo corpo si immobilizza………… un leggero
scalpiccio di passi e tre figure compaiono nel suo campo visivo………
… non hanno
faccia………… anzi……… tutte e tre hanno il suo viso, quando si chinano per
osservarla……… i lineamenti del suo volto si riflettono sullo specchio incassato
all’altezza di quel volto nascosto da pesanti tute bianche che li coprono da
capo a piedi e che li fanno assomigliare ad astronauti…
…<…sono
morta ?…> chiede all’improvviso riuscendo, non sa nemmeno lei come, a
trovare la voce per parlare……… ma nessuna delle tre figure si degna di darle
una risposta…
…una mano
guantata si avvicina al suo volto e quelle dita di stoffa le aprono il più
possibile una palpebra …… qualcosa, all’interno dell’altra mano, compare
all’improvviso e si avvicina al suo occhio aperto e indifeso……… si ferma a meno
di un centimetro…
…qualcosa
di freddo e umido le bagna l’iride spandendosi subito e facendola fremere da
capo a piedi per la paura ……<Stai calma…… è solo un collirio…> esclama
una voce con tono neutro ……… potrebbe
essere uscita dalla pareti…… o dalla faccia/non faccia dell’ “Astronauta” che
apre anche l’altro occhio e ci versa dentro qualche goccia di quel liquido…
…che
brucia…………… che le brucia come fuoco, sfocando ogni cosa e costringendola a
sbattere più volte le palpebre, ormai libere da quella presa di dita di stoffa,
ma che non serve a schiarirle la vista…
…c’è un
rumore metallico dietro di lei……… non né conosce l’origine e non sa a cosa
faccia riferimento……… è solo metallo che sbatte su metallo………………<Dov’è il
Signor Giles ?…> nessuna risposta……… solo le tre forme vaghe che diventano
due… poi di nuovo tre……<Dov’è BL8431 ?……> ancora nessuna risposta……… le
tre forme si muovono attorno a lei e scompaiono ……… o così, almeno, le sembra…
…al loro
posto, sopra di lei, qualcosa di nero cala all’improvviso, premendo con forza
sul volto… … luci multicolori le danzano dentro agli occhi e sono così intense
da superare quel collirio che le sfoca la vista…
…luci
rosse……… e verdi……… e gialle……… e blu………… e altri, tanti altri colori che
brillano come un cielo stellato… si accendono…… e si spengono……… si accendono e
si spengono…… sempre più velocemente……… come flash luminosi che non riesce a
togliersi davanti per quanti sforzi faccia…………luci intermittenti che le piovono
dentro agli occhi facendole dolere la testa in maniera insostenibile……… luci
buio luci buio luci buio lucibuio lucibuio lucibuio lucibuiolucibuio
lucibuiolucibuiolucibuiolucibuiolucibuiolucibuio lucibuiolucibuiolucibuiolucibuio
lucibuiolucibuio …………………………………………………
370.
La porta
metallica si apre con un soffio d’aria, una sorta di sibilo………… uno degli
“astronauti” fa il suo ingresso, togliendosi il copricapo e mettendo a nudo il
volto di un uomo orientale con baffi neri…
…la donna
anziana che osserva l’operazione, dietro lo specchio unidirezionale, non si
sposta di un centimetro……… fa solo sentire la sua voce <Allora ?…> chiede
la Signora…
<Questa
era l’ultima…> risponde il Professor Wei-Long <Siete stati attenti a cancellare
solo la memoria a breve termine ?…> <Si, Signora… il progetto Tabula
Rasa, a questi livelli di operatività, è perfettamente controllabile…… è chiaro
che, un intervento massiccio, sarebbe stato più sicuro… …… se posso permettere
di esprimere un parere…> <Si verificheranno dei ritorni di memoria ???
…> <L’intervento, anche se lieve, cancellerà quasi tutto delle ultime ore
coscienti……… ma ci saranno sempre dei frammenti……… flash di pochi secondi…………
non di più………… ma, come ho detto, sarebbe stato……> la donna alza un mano per
imporre silenzio…… il Professore china leggermente il capo ed esce dalla stanza
lasciandola sola…
…al suo
posto, come per magia, compare un giovane orientale <Signora…> inizia il
suo segretario <…l’Operativo Centrale vuole un chiarimento, circa i motivi
di quest’operazione, non autorizzata, sui civili……… desiderano sapere il motivo
per cui non è stato applicato il protocollo standard…… cosa devo riferire ?……
desidera che……………> poi, anche lui si interrompe…
…serve la
Signora da così tanto tempo, che ormai riesce a comprendere ogni suo stato
d’animo ……… e, in questo momento, lui è certo che nessuna delle parole che ha
detto, è stata realmente compresa………… la donna è immobile e fissa la ragazza
legata al tavolo operatorio……… la fissa concentrandovi tutta la sua attenzione…
…come si
chiama quella ragazza ???……………………… Dawn, le pare…
371.
Tutto è
silenzio………… sopra e attorno a lei, nuvole color oro sfrecciano ad una velocità
folle, nel più completo silenzio………… lei si trova sopra un piano che, le pare,
si sorregga sul vuoto……… non che abbia gettato un’occhiata oltre il bordo……… ma
sa quasi per certo che è così…… questo posto le è, in qualche maniera,
familiare……… come un sogno ripetuto per l’ennesima volta… ……ma perché si trova
lì ?………… non riesce affatto a ricordarlo…
…<Dawn…>
la chiama una voce familiare………… si volta di scatto, incontrando il volto di
Buffy………… sente che il suo cuore ha un tuffo nel petto…
…la sorella
maggiore è lì……… a meno di un metro da lei………… le mani si alzano, tremando, per
la paura che sfiorandola svanisca all’improvviso…………ma Buffy afferra quelle
mani e le stringe delicatamente facendo sentire la sua presenza, nel calore
della pelle…
<Co………
cos’è……… questo ?…> balbetta Dawn……<… un sogno ?…>……… Buffy sorride scotendo
la testa… <Non lo so…> risponde………e la sorella minore si tuffa nel suo
abbraccio, mentre un torrente di lacrime gli sgorga dagli occhi…… <…è colpa
mia……è tutta colpa mia…> ripete con il dolore che le incrina la voce, mentre
l’abbraccio di quella sorella a lungo cercata si scioglie…
…<Non è
così…> ribatte Buffy, prendendo delicatamente il mento di Dawn e
sollevandolo verso il suo viso… <…dovevo…… dovevo andare io……… non tu……… tu…
… avevi una vita…> <E tu, Dawn ?……… non hai una vita ?…… degli amici ?…>
<Io…… non sono …>…… un dito sale verso le labbra della ragazza, premendo
dolcemente su di esse, per sigillare quella frase <Tu sei umana …… lo sei……
sei una parte di me……… la parte migliore di me……… ed era il mio compito fare il
possibile per proteggerti…… ciò che ho fatto, era il mio destino……… non il
tuo…> detto questo, Buffy arretra di qualche passo…
… e questo
semplice gesto, riempie di terrore il cuore di Dawn…
<NON………
non andare via…> <Devo farlo……… lo sai anche tu…> <Non……… non
lasciarmi sola…> supplica Dawn……… e Buffy le risponde con un sorriso sincero
<Non aver paura di questo……… io sarò sempre con te………anche se non mi vedrai,
io sarò accanto a te in ogni momento……> la figura di Buffy inizia a farsi
nebulosa……… e tutto, attorno a Dawn, si sfoca con la stessa velocità con cui
lei lotta per avanzare di un passo verso la sorella……… per risentire, un’ultima
volta, il contatto con lei…
…<…ti
voglio bene, sorella…> giunge una voce da qualche parte <…ricordalo…… te
ne vorrò sempre, Dawn… ……………………………………………Dawn…… DAWN…… DAWN…… DAWN……Dawn …… DAWN…… DAWN… DAWN……………
372.
……………………
DAWN…> chiama una voce……… la ragazza lotta per qualche secondo con le
palpebre chiuse……… e quando le apre, una forma confusa è sopra di lei…………… ma
in pochi secondi, questa non muta in Buffy……… ma nel volto di Tara…
<…dawn………
come…………… come stai ?…> chiede la strega, premendosi una mano sulla tempia,
mentre le parole escono con pause inspiegabilmente lunghe, come se le fosse
difficile costruire una frase di senso compiuto…
<…io……………>
poi Dawn tace………… non riuscendo più a continuare……………… si volge intorno e…… poi
guarda di nuovo Tara……… poi, di nuovo, fissa le pareti della sua stanza………
della sua stanza, nella casa di Buffy…
…MA…………… ma come…………… ???…
… a fatica,
cercando di dominare le ondate di vertigini che la colgono, prova ad alzarsi
dal letto… e al terzo tentativo, con l’aiuto di Tara, riesce a mettersi in
piedi…
…MA…………… è
tutto così confuso……… così sbagliato, nella sua normalità……… la sua stanza è
esattamente come la ricordava………… ma come ci è finita ???…………apre la bocca per
chiederlo alla strega……… ma nello sguardo di questa c’è la stessa, muta,
domanda…
…ricorda………
ricorda la casa nei boschi……… i Berserker che l’ hanno attaccata……… ricorda ……
il terrore…… la paura di quando quel vampiro l’ ha trascinata in quella
stanza……… poi l’arrivo di Kate che l’ha salvato giusto in tempo…
…i ricordi
sono vivi e vibranti, come se tutto fosse accaduto poche minuti prima……………ma,
da qui in poi, tutto si fa più sfocato……… più nebuloso…
…ricorda
una battaglia……… Kroy che usciva di casa, cercando di impossessarsi di un’auto
per fuggire……… ma questa veniva……………… veniva………………… niente…………………da questo
punto in poi c’è buio impenetrabile…
…<…cosa
è successo ?…> chiede infine Tara…………… e in quel momento, dalla porta
aperta, fa capolino il volto di Spike…<Disturbo qualcosa di importante
?…> chiede lui, cercando di reggersi in piedi, aiutandosi con le mani che
afferrano saldamente l’uscio di legno……… <…qualcuno di voi ha visto la mia
memoria……… non riesco a ricordarmi dove è finita…>
373.
Un po’ alla
volta, tutti quanti, si sono trovati riuniti nel salone……… Xander e Anya sono
arrivati prima di Giles…… e per ultima Willow, svegliata a forza da un sonno
insolitamente profondo, era ancora distesa sotto le coperte, come l’ ha trovata
Tara, appena si è destata accanto a lei…
…tutti
riuniti insieme, ma nessuno che riusciva a trovare la parole per parlare……………
ogni tanto Dawn gettava un’occhiata alla scalinata…………………… ci doveva essere un
comodino in pezzi, sugli ultimi gradini……… lo aveva lanciato quel vampiro
travestito da poliziotto che si era infiltrato in casa…
…ma non
c’era nessun comodino in pezzi………… tutti quelli che ci dovevano essere, erano
TUTTI perfettamente integri………… il giardino, poi, lei ricorda bene le gomme
della macchina che lasciavano segni nel prato, scavando in profondità …… segni
che, ora, sono del tutto assenti…
…tutto il
caos di quella notte è completamente svanito…… così come il tatuaggio di
Spike…… dileguato !!!……… solo un tratto di pelle più pallida, nel punto dove
era stampato un drago trafitto da una spada…
…tutti si
guardano in faccia…… attendono una spiegazione…… una serie di parole che chiarisca ogni cosa…
…solo
l’Osservatore, sembra distratto…………… fissa il telefono come se fosse un mostro
uscito da chissà quale incubo……… e, all’improvviso, l’uomo si alza in piedi e
percorsi i pochi metri che lo dividono dall’apparecchio, lo afferra con forza,
strappando via il rivestimento di plastica……… e all’interno ……… non c’è nessun
congegno dotato di led luminosi che spia le telefonate …… è soltanto un
semplice telefono, nulla più…
…Giles posa
i pezzi dell’apparecchio, cercando di fare in modo che i pezzi combacino………ma dopo
qualche secondo rinuncia e li lascia sul tavolino, rimettendosi a sedere,
mentre Anya accende le luci per combattere il buio incalzante che entra dalle
finestre…
…IL BUIO………
era notte fonda, quando i ricordi di quasi tutti i presenti, si interrompono………
ed è quasi buio quando le loro menti si “risvegliano”………… ma non sono trascorsi
anni………… ma, nemmeno, poche ore…
… ma più di un giorno intero…
…poco più
di ventiquattro ore, in cui, nelle loro esistenze, c’è un buco incolmabile per
quanti sforzi collettivi facciano …… una sorta di black-out che inizia,
all’incirca, quando Kate a riconsegnato la pistola a Kroy……… poi, il resto,
inizia a farsi nebuloso…
…l’albino
ha combattuto per appropriarsi di un’auto (ricorda Dawn)……… ma non ci è
riuscito ……… l’auto è esplosa e i Berserker hanno, di nuovo, attaccato la casa
(ricorda Giles)………… ed è tutto………… a parte qualche altro flash che non dice
niente………… una parola……… un volto………… una sensazione di caldo opprimente…
…<…luce…>
esclama Spike, facendo sentire la sua voce, mentre fissa la strada illuminata
dai lampioni…<…c’era una……… luce…> aggiunge……… e non dice altro………… e
questo non aiuta in alcun modo i presenti…
<Dobbiamo
tornare in quella villa…> esclama Dawn, rivolta a Giles……… e l’uomo, in quei
occhi, sembra, per l’ennesima volta (solo che non ricorda quando è stata
l’ultima volta), di vedere lo stesso sguardo deciso di Buffy…
…Dawn, una
volta rimessa in piedi, è subito scesa in cantina………… ma di BL8431 non c’era
traccia………… ha esplorato la soffitta e ogni luogo buio e isolato………… ma, a
parte lei stessa, Willow e Tara, non c’era nessun altro in quella casa…
<D’accordo……… ma vado soltanto io…> esclama l’Osservatore <Voglio
venire con lei…> replica la ragazza………… ma stavolta, quello sguardo deciso,
non ha alcun effetto sull’uomo <No…… tu……… voi
tutti, restate qui…>
intima……… e nessuno sguardo pietoso o deciso, lo smuove da questa decisione…
<Tanto,
io, avevo altro da fare…> replica Spike, precedendo l’uomo e uscendo di
casa………… passando accanto all’auto dell’Osservatore…………… auto, ricomparsa come
per magia, di fronte a casa sua…… perfettamente funzionante e senza nessuna
traccia del tentativo di speronamento da parte del furgone…
…è come se
non fosse successo niente…
…tutto un
brutto sogno dal quale, alla fine, si sono tutti svegliati…
374.
<Torni
indietro…> intima il soldato facendo un cenno verso la strada
asfaltata…<Ma senta ………io volevo solo…> <Torni indietro…> e stavolta, alle parole, anche la canna del M-16,
viene usato per dare maggior peso all’ordine… <…l’accesso a quest’area è
proibito……… torni immediatamente indietro…>
…Giles
sospira e getta un’occhiata oltre al soldato e i suoi compagni che stanno
ciondolando attorno ad un camion militare di color verde scuro…………… ……… molto
indietro, altre figure, in grossolane tute bianche, simili ad astronauti
(perché quest’immagine gli sembra familiare ??? ……… non riesce a spiegarselo…)
sono indaffarati attorno a casse metalliche, riponendovi al loro interno,
quelle che sembrano pezzi di metallo contorto……(… <…ieri sera è caduto un
satellite meteorologico…> ha sentito Giles mentre, uscito di casa appena
ripresa conoscenza dentro al suo letto, passava accanto a due tizi che
parlavano tra loro, passeggiando in strada…<Quella luce ?…> ha chiesto il
secondo…<Certo… un satellite meteorologico……… l’esercito ha circondato
l’area…><ESERCITO ?…> ha chiesto, stupito, l’altro……<…ma se è un
satellite meteor ………………> e poi, la conversazione si è persa, dato che i due
si erano allontanati troppo, dalla parte opposta della strada, dove era
parcheggia l’auto che doveva essere abbandonata e in pezzi, in
qualche parte dei sobborghi…)
…<TORNI IMMEDIATAMENTE INDIETRO…> ordina il soldato, puntando la
sua arma, quando ai primi avvisi, l’uomo al volante della macchina, non ha ancora
prontamente obbedito …………ma il terzo avviso (unito all’arma puntata) sembra
sortire l’effetto desiderato………… il motore si rimette in moto…
… la
retromarcia viene ingranata e l’auto si immette di nuovo sulla strada, sparendo
alla vista in pochi secondi…
375. EPILOGO 1. Una settimana
dopo, da qualche parte in Francia…
Il tocco di
dita leggere produce una reazione immediata……… una mano scatta in alto e
afferra il braccio della donna………… ma dalla debole stretta, la donna si libera
facilmente…………… afferra la mano di quell’unico braccio e lo ripone sotto le
coperte, con tutte le cure…
…occhi rosa
si aprono e fissano Esperance, con una serie di domande che non serve a niente
formulare…
…<Riprendi
le forze…> ammonisce la suora, sorridendo timidamente come un’adolescente
innamorata……… quello che esattamente si sente……… getta un’ultima occhiata al
sangue che scorre placidamente dentro ai tubicini, partendo dai contenitori di
plastica trasparente, fino alla giugulare del vampiro…
…<…vivi…>
esclama Kroy in un sussurro……… l’unico volume di voce che può usare senza
sentire delle lame che gli incidono la gola…<… ma non per me…> conclude,
chiudendo gli occhi…
…la bocca
di Esperance si contrae in una smorfia sofferente…… ed esce dalla stanza prima
che le lacrime inizino a rigarle il volto…
376. EPILOGO 2. Una Settimana
dopo, Sunnydale…
…Capitan
America alza il suo scudo rotante e devia all’ultimo istante la pallottola
sparata dal Teschio Rosso…… tutto il resto della vicenda continua alla pagina
successiva……………ma Xander chiude l’albo e lo ripone insieme agli altri…
…perché,
insistentemente, gli tornano in mente le parole “Capitan America”……… di
continuo ……… è qualcosa……… qualcosa che qualcuno ha detto………… ma non riesce a
ricordare…… …… tranne nei sogni…………… quelle due parole si arricchiscono di
frasi più complesse……… una scena assolutamente chiara………… ma che poi non riesce
a ricordare…… … tutto sfuma… … …… si confonde sempre di più…
…è stato il
rumore degli spari a svegliarlo………… si ricorda il dolore al petto e quella
sensazione di aria che fuggiva e che non c’era modo di trattenere nei
polmoni………… poi una stanza dalle dimensioni immense……… ma forse era solo un
sogno…………… la cosa certa è che, ora, la sua faccia, poggiava su erba umida…
…si è
alzato da terra, barcollando………… distese accanto a lui, c’erano Tara e Anya…………
respiravano regolarmente, ma erano inerti…………… un’ondata di vertigini lo ha
buttato contro un albero ed è rimasto così, finché non ha sentito, di nuovo,
uno sparo……… a cui è seguito il rumore di un motore…
…ha
spezzato un ramo basso e si è tenuta stretta quell’arma improvvisata, come se
fosse un amuleto contro il pericolo…
…poi la
foresta si è aperta………… tra loro è comparsa una figura da incubo………… i vestiti
fumavano e la pelle del viso era rossa e ustionata……… rendendo ancora più
terribile quello sguardo dagli occhi gialli…
…lui e il
vampiro si sono fissati per qualche secondo…… entrambi stupiti di trovarsi
l’uno di fronte all’altro……… entrambi gettando un’occhiata all’arma
dell’avversario………confrontando il fucile che teneva in mano il non-morto e il
ramo spezzato di Xander…
<Chi tu
è, che resisti a pallottole ?…> ha chiesto il non-morto, con la bocca
contratta sul mozzicone di sigaretta… <… Capitan America ?…… ah ???…> e il
sorriso si è accentuato, per quella battuta che solo lui ha capito……… dalla
bocca è uscito un filo di fumo grigio……… e date le sue condizioni, non si
capiva se proveniva da dentro di lui o dalla sigaretta che pendeva dalle
labbra…
…Zabo ha
alzato il fucile senza nemmeno portarlo al volto……… a quella distanza era
inutile persino prendere la mira………… bastava solo premere il grilletto………e lo
ha fatto…………solo che non è successo niente…
…l’arma si
era inceppata…
…il
cecchino ha sorriso tristemente, inspirando una boccata dalla sigaretta ormai
arrivata al filtro e se l’ ha conservata nei polmoni, assaporando quell’ultimo
piacere, proprio mentre Xander è scattato avanti e gli ha piantato quel rozzo
paletto nel petto……………i due corpi sono caduti a terra e uno di essi è scomparso
in un’esplosione di polvere grigia…
…Xander ha
cercato di rialzarsi…… ma quello sforzo è stato eccessivo per lui……… ed è
crollato a terra, con un’ultima visione di neri scarponi militari che uscivano
dal sottobosco…
…e poi, di
nuovo, si sveglia e solo le parole “Capitan America” gli restano in testa………… e
nulla più……… fissa il soffitto della stanza, poi si accosta ad Anya cercando il
calore del suo corpo e riprendendo il sonno interrotto…
…lasciando
affogare quelle due parole, nel buio della sua mente…
…può
benissimo darsi, che non vogliano dire niente…
377. EPILOGO 3. Un mese dopo,
Honk Kong…
…
<Motivo della visita ?…> <Vacanze…> esclama la donna anziana, con
quella voce raschiante che esce dalla bocca rugosa…………il funzionario dell’aeroporto
fissa gli occhiali neri e il pacchiano capello bianco che le nasconde il
volto……… una foulard a pallini rossi, stretto attorno alla gola, completa
quella sorta di spaventapasseri vivente…
…un timbro
viene messo sul passaporto di Adele Jhonson e le, grosse dita con le unghie
dipinte di un rosso troppo vivace, lo ritirano e un sorriso di circostanza
compare su quel volto grassoccio…
…Adele si
avvia le uscite, camminando con il passo tranquillo della turista che si vuole
godere ogni istante di quella vacanza……… e in fondo………… perché non dovrebbe essere così ?…
…il
collagene iniettato sotto la pelle ha fatto il suo dovere, storcendo i
lineamenti…… e una mano di rossetto e di fondo tinta, hanno completato quello
che sembra un rudere che ha ripreso vita…
…l’esistenza
di “Adele Jhonson” le è costata quasi diecimila dollari………… ma, ormai, è
arrivato a Honk Kong ………e qui, il Gruppo, ha solo una rappresentanza formale………
tanto per dire che anche in questa città è presente…… ma, di fatto, non possono
agire in nessun modo, dato che la Loggia dei Serpenti di Giada domina la città,
fin dalla sua nascita…
… e un
patto stipulato oltre un secolo prima, vieta al Gruppo di agire nel loro
territorio…… come, ai Serpenti di Giada, è proibito interessarsi degli affari
del Gruppo, al di fuori del territorio cittadino…
…e tra
questi due colossi che si fronteggiano senza lottare, Vincent Harris, potrebbe
sparire senza problemi, almeno finchè le acque non si calmino quel tanto che basta
per cambiare definitivamente faccia e residenza…
… “Adele”
alza una mano e richiama un tassì lì vicino e questi si ferma di fronte a
“lei”, mentre il tassista scende e apre la portiera………<Grazie…> borbotta
Adele con quella sua voce sgraziata, entrando in macchina, mentre il suo
bagaglio viene caricato e il tassista torna al posto di guida…
<Dove
andiamo ?…> chiede questi con un’inglese senza alcun accento <Al
centro…> risponde Adele……… e non aggiunge altro………la macchina si immette nel
traffico e si confonde in essa………… il tassista guida velocemente e con perizia,
mentre “Adele”, fissa il paesaggio che sfila attorno…
…<Si
fermi pure…> esclama all’improvviso la “passeggera”, dopo qualche minuto di
quella corsa……… la freccia si accende e l’auto si accosta al primo tratto di
marciapiedi libero…
<Quanto
le devo ?…> domanda “lei” ripescando un voluminoso portafoglio, all’interno
della sua borsa di vimini intrecciato <Nulla……Signor Harris…> replica il
tassista, senza voltarsi… <…il denaro, servirà più a lei … in questa
meravigliosa, ma dispendiosa città…> aggiunge, scendendo subito dopo e
aprendo la portiera alla “passeggera”…
…che però
non si muove di un centimetro…… e fissa i due occhi duri del “Tassista”…
<Sia molto parsimonioso…> ammonisce questi <… tutte le città del
mondo, hanno la tendenza a rifiutare la gente povera……… e soprattutto eviti
viaggi fuori da questa città………… perché, ricordi, se occorre, saremo ben lieti
di aspettarla per l’eternità…… Signor Harris…>
…detto
questo apre il portabagagli e scende le valigie, adagiandole delicatamente a
terra, come compete ad un qualunque tassista…
… “Adele”,
quasi come in trance, scende sulla strada e assiste al passaggio del “tassista”
di fronte a “lei” <Benvenuto nella sua prigione, Signor Harris…> saluta
questi, prima di risalire in auto e rimetterla in moto……… per poi sparire nel
traffico cittadino…
378. EPILOGO 4. Un anno dopo,
Sunnydale…
…è arrivata
con la posta del mattino…… più che altro, è comparsa nel nulla in mezzo alle
altre lettere…… Dawn la solleva, mentre
le lacrime iniziano a uscire, quando la sua mente non riesce più a contenere la
gioia…
…è una
semplice cartolina illustrata, senza francobollo né timbro di sorta…………… come
se qualcuno l’avesse infilata di persona nella cassetta delle lettere, anziché
spedirla…
…dalla
parte illustrata, si vede una spiaggia dalla sabbia candida e un mare azzurro
che si perde oltre l’orizzonte e un sole si intravede tra le palme piegate
verso il basso……… potrebbe essere dovunque………… forse è solo un fotomontaggio………
o una foto scattata dieci anni prima…
…poco
importa…
…sul retro,
nella parte bianca, campeggia solo una parola, tracciata con la grafia incerta
di qualcuno che impari a scrivere solo in quel momento…
…e Dawn, in
quel momento, sa che le sue preghiere sono state esaudite…… sa che una cara
amica è viva e sta bene…
379. EPILOGO 5. Tre giorni
dopo, Sunnydale…
C’è un volto
di fronte a lei………… il volto ha due occhi……… DUE……… non tre, quattro, uno o nessuno……
due occhi, come tutti…
…un
naso………… non due o un buco nella faccia…………… un semplice naso, tutto sommato,
carino…
…una bocca
dalle labbra rosse……………UNA SOLA……… non due bocche o una lingua di
serpente, color verde scuro, che fa capolino in mezzo a denti marci e spezzati…
…capelli
rossi……… guance rose…………tutto questo, messo insieme, da come risultato una
faccia come tutte le altre…
…ma c’è
qualcosa di sbagliato………… qualcosa che Willow, fissando il suo volto allo
specchio, non sa definire in nessun modo preciso…
…una
sensazione di un vago, sfuggente terrore………… come un incubo, subito
dimenticato, al risveglio………ma che, un particolare qualunque, può riportare
alla mente se non tutto il sogno, almeno il senso di inquietitudine che lo ha
generato…
…una mano
sfiora quel volto, mentre questi si avvicina ancora di più allo specchio per
osservare ogni possibile particolare che stoni con tutto il resto………… ma quando
le dita scivolano via, non si staccano tranci di pelle, mostrando scaglie di
serpente o carne viva, rimasta nascosta sotto di essa…
…pelle
calda che scorre su pelle calda……… ecco !!!………eppure, nonostante tutto,
continua ad esserci qualcosa di sbagliato nel suo volto………… come se non le
appartenesse affatto…
…si può
fissare il proprio volto per interi minuti e, alla fine, chiedersi chi è quel
tizio che ti osserva………… si sa bene, di chi si tratta…………… ma Willow non né è
affatto convinta che la ragazza che la fissa dall’altra parte dello specchio,
sia la sua stessa faccia…
…manca
qualcosa……… o c’è qualcosa in più………… o qualcosa di diverso…………eppure, è sempre
la sua faccia………… quella che vede, ogni giorno, quando si specchia…
…è
stanca…………… deve essere questo………………… tutta la storia di Kate……… il ritorno
alla casa di Jacob……… l’attacco dei Berserker…………… tutta quella valanga di
emozioni che l’ hanno travolta…
…deve
essere questo !!!……………giusto !!!………… è proprio questo…
… Willow esce
dal bagno chiudendo la luce, mentre Tara, già sotto le coperte le sorride…
…STRESS………
ecco tutto………… non c’è altro…………deve calmarsi………… riprendere le forze…… presto
dovrà utilizzare tutto il suo potere…
…non ha
ancora parlato con gli altri………… ma sa già che l’approveranno………… che saranno
tutti d’accordo con lei…
… Buffy…………
si può richiamare………… CERTO……… lei può riuscirci……… ne è certa !!! ……… la può
salvare dall’inferno nel quale è precipitata……… ANZI…… la salverà certamente…
……… Buffy tornerà tra loro…… e sarà, come se niente fosse mai successo…
…alza le
coperte ed entra dentro al letto, accostandosi a Tara, mentre con un breve
cenno del capo, spegne le luci…… senza bisogno di nessuna, inutile, fatica
fisica di stendere il braccio e premere l’interruttore …
…Tara, nel
buio, apre la bocca per replicare……… ma la chiude………… dopo giorni interi di
tensione tra loro due, infine sono arrivate a quella sera, con nessun screzio
nell’arco della giornata … e non le sembra il caso di rovinare il tutto, per una
semplice, piccola e insignificante magia…
…le parlerà
domani………… domani mattina………… o domani pomeriggio, al massimo…
…chiude gli
occhi e si stringe a Willow, subito ricambiata da un corpo caldo che preme
contro il suo, mentre la sua mente inizia a sprofondare nel
sonno…………nell’incoscienza che si trascina dietro accozzaglie di impossibili
parole…
…Ph’nglui
mglw’nafh Ctlulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn…
…SI !!! …… POTERE……
immenso potere, l’attende nella città di R’lyeh………… lì, dove il morto Ctlulhu
attende sognando………… attende che qualcuno lo desti…
… Willow si
addormenta placidamente, con parole che non comprende, che scivolano come
serpenti, nel punto più profondo della sua mente, per cercare un tana profonda
e sicura… …e, se in quel momento, si alzasse e tornasse in bagno, troverebbe
una faccia che sorride incassata nello specchio…
…una faccia
dagli occhi totalmente neri e dal sorriso diabolico…
382. EPILOGO 6. Altrove……… la parola “tempo”, è solo un
termine senza valore…
<Dovevi
attendere…> esclama una voce <… il tempo sarebbe giunto da solo…>
<Giungerà…… così è scritto…> ribatte Nyarlathotep… <Eravamo vicini
alla nostra liberazione…… con la tua fretta, hai allontanato quel momento …>
<Liberi, lo saremmo già, se la Cacciatrice non si fosse intromessa…>
<Ma si è intromessa……… e ora tutto è lontano…> <Lo
avvicineremo…> <La strega è ancora viva ?…> <Si……… e sto
riprendendo contatto con lei…> <La Cacciatrice ?…> <Non dobbiamo
più temere il potere di Hydra……… ormai si è dispersa…> <E con essa, il varco…>
la voce ha un tono di accusa…
<Ne
apriremo un altro, quando sarà il momento…> <Non fallire……… un altro
errore… come con Erobon… non sarà più tollerato…> <Non fallirò…> giura
Nyarlathotep di fronte alla voce…
380. EPILOGO 7. Due mesi dopo, San Francisco…
…la Folla è
una creatura che viene appagata solo dagli atti estremi……la Folla è un mostro
assetato di sangue …… lo chiede con quella voce, che l’insieme di diecimila
voci……… lo pretende come un estremo sacrificio alla sua presenza…………e la Folla
grida il nome con il quale vuole essere conosciuta <… UCCIDI… UCCIDI… UCCIDI…> scandendo di continuo quella
parola, perché tutti possano comprenderla……… la Folla alza quelle diecimila
braccia verso al cielo, per imporre la sua presenza………la Folla vuole Morte….
…la Folla chiede questo……… e ciò che la Folla vuole, deve esserle sempre dato…
…perché la
Folla non ha cervello……… non ha anima……… non ha coscienza………… la Folla è puro e
semplice istinto primordiale…
…ma la
folla è anche “persone”………… singole persone che forse non griderebbero “UCCIDI”
se potessero leggere nella mente della ragazza stesa a terra…………i corti capelli
rossi che sembrano farsi liquidi attorno al suo corpo inerte, quando il sangue
sgorga dalle ferite e si impasta con il terreno, imbevendolo ancora di più e
facendo aderire quel fango ai suoi vestiti…
…l’essere………
la creatura alta due metri e dalla pelle verdastra……… il corpo umanoide e
coperto da chiazze di squame, con la faccia spigolosa e i grigi occhi acquosi,
simili ad un pesce……… alza le braccia al cielo, aprendo le mani palmate, come
se fossero antenne che devono raccogliere gli incitamenti delle diecimila voci
che gridano……… e che, dopo il suo gesto di saluto, prendono ad urlare ancora
più forte…
…per ora,
la Folla, grida la parola “UCCIDI”……… ma, fra poco, griderà il suo nome…… lo
inneggeranno…… lo innalzeranno fino alla volta di quella caverna………… lui sarà
il campione che combatte per loro……… lui sarà l’eroe che lotta per dare alla
Folla il sacrificio che chiede e pretende…
…lui sarà
lo specchio dei loro desideri…
… del loro
unico desiderio di sangue………
…una mano
afferra con forza la testa di Kate e solleva tutto il corpo, che pende inerte
come quello di una bambola, per esibirlo alla Folla…
…la ragazza
è vagamente cosciente di quello che succede…… gli spiace solo per quelli che
hanno scommesso su di lei……… saranno gli unici a addolorarsi per la sua
morte…………e poi……… anche se ne uscisse viva………… Organizzatore aveva una luce
strana negli occhi, quando l’ ha accettata di nuovo nell’arena……lui voleva
che lei morisse, in un modo o nell’altro……nell’arena, di fronte ad una folla
festante e pagante, contro il nuovo campione, sarebbe stato di certo meglio,
che eliminare quello che sarebbe rimasto di lei, dopo lo scontro…
…va bene
così, in fondo……… non che gli importi più, un granché, del resto…… della sua
vita…
…è tornata
qui, nel Cerchio, solo perché non aveva un altro posto che potesse considerare
una “casa”………ha solo un vago ricordo di quello che è successo due mesi prima……
parole……… voci nella testa…… il suo corpo che si muoveva senza che fosse la sua
volontà a farlo agire……… lei era solo uno spettatore, imprigionato dietro lo
specchio dei suoi occhi…… e per quanti sforzi facesse, non riusciva ad
oltrepassare le sbarre di quella prigione…
…c’era
qualcun altro con lei……… sentiva la sua presenza……… poteva……… poteva essere
Buffy ?… forse… ne era certa, all’inizio……… ma poi…………… poi la voce della
Summers, si è divisa……… frammentata in decine di voci diverse………… ognuna diceva
le stesse cose, ma ognuna con una voce diversa…
…è un
mistero inspiegabile………… e lei, con il viso coperto di sangue, si ritrova a
sorridere, ricordando quello che le disse suo padre, più di una vita fa……<Si
può vivere due giorni senz’acqua…… dieci senza mangiare…… e tutta la vita senza
una risposta…>…… la faccia sbatte con forza sul terreno, affondando di
alcuni centimetri …… il dolore genera un’esplosione luminosa nella sua mente……
…poi tutto
sprofonda nel buio e le voci della folla si fanno più distanti mentre Kate
sprofonda nell’incoscienza…
…nell’ultimo
barlume di realtà, i suoi occhi incontrano quelli di uno spettatore……… sguardo
serio e fisso su di lei (magari è contrariato perché ha perso i soldi scommessi
su di lei)…… capelli neri screziati di grigio……… e ha qualcosa………… una sorta di
Sensazione indefinibile……… la stessa che ha provato con Kroy…
…e poi è il
buio…
381. EPILOGO 8. Tre giorni
dopo, Sunnydale
È una notte
fresca e umida………… seduto sopra una pietra tombale, Spike fissa il cielo
stellato, cercando nella memoria, qualcosa che sembra prezioso……… qualcosa che
brilla come una luce in un pozzo di buio…
…ma vi
rinuncia qualche minuto dopo…………lui era certo di una cosa…… ne era
assolutamente certo…………………………………… ma non ricorda di cosa…
…si è perso
tutto quanto………… è tutto svanito, come il tatuaggio che aveva sul petto…………
tutto cancellato per farlo tornare lo Spike di sempre…
…raccoglie
da terra una bottiglia di tequila e se la porta alla bocca, stappando il tappo
con i denti e sputandolo via…
…il freddo
bacio del vetro si inumidisce con il liquido che entra nella bocca del
vampiro……… e che lui sputa un secondo dopo, scagliando via la bottiglia che si
perde nel buio della notte e si infrange da qualche parte, lasciando dietro di
se una scia di piccole gocce di tequila che galleggiano nell’aria qualche
istante, prima di cadere a terra…
…si volta
di scatto, avvertendo la presenza di qualcuno……… e il suo sesto senso non
sbaglia…… è comparso come per magia a pochi metri da lui…
…<Spero……… Poeta……… di non
averti disturbato in un momento importante…> la figura di Terek
Yeranko, sembra quella di un maggiordomo che deve annunciare (con un tono di
voce poco superiore al sussurro) “il pranzo è pronto…… abbia la compiacenza
di seguirmi” <…mi ero ripromesso, una volta che Padron Koskoff, me lo
avesse concesso…… di concludere un…… discorso…… che io e te, avevamo
lasciato in sospeso……… purtroppo, le cose, hanno preso una piega del tutto
loro…>
<Credevo che tu fossi tornato
a leccare le scarpe al tuo padrone…> <Questo fatto mi turba …perché mi
rendo conto di aver agito in maniera del tutto inadeguata alla mia mansione,
dando le dimissioni, senza alcuni giorni di preavviso……… ma la rabbia che provo
nei tuoi confronti…… deve aver ottenebrano la mia mente…> <Era questo il
…discorso ? …> chiede il biondo vampiro, sogghignando di fronte
all’eloquenza dell’uomo…
…<Solo un preambolo…> replica Terek
<…perché…… Poeta………il vero discorso, riguarda il fatto che… quando qualcuno fa
del male ai miei cuccioli… io mi adiro tantissimo…> <Davvero ? …>
domanda Spike, mostrando un falso sbigottimento… < …e cosa farai ???……… mi
sgriderai con forza ?…>
…l’uomo si toglie gli occhiali e
dopo averli ripiegati li ripone nel taschino……… e fissa il vampiro…<…non
esattamente…> risponde, mentre i suoi vestiti iniziano a essere tesi da
qualcosa che preme dal di dentro…
…e all’improvviso, con un rumore
di stoffa lacerata, due enormi ali da pipistrello sbucano dalla schiena di
Terek <……di solito……quelli che fanno male ai miei cuccioli…… io li
divoro…> esclama iniziando a spalancare la bocca in maniera fenomenale, con
la mascella inferiore che si abbassa di almeno trenta centimetri e tutti i
denti che si allungano della stessa lunghezza per riempire lo spazio
vuoto……<…e ora…> esclama un’orrenda voce cavernosa…<…ho fame…>
…Spike si
limita a sogghignare, mentre i pugni si serrano con forza, in attesa
dell’imminente attacco…
…<Dieci
giorni fa…> riprende Spike, elevandosi in tutta la sua altezza <… se tu
mi avessi voluto mangiare…… forse……… e dico forse………… ti avrei detto
anche “GRAZIE”……… ma, adesso…… temo che dovrai lottare con tutte le tue forze
per eliminarni…………… perché, vedi, mi hanno ricordato una promessa che ho
fatto………… e che devo mantenere…>
…poi,
entrambi, si scagliano l’uno contro l’altro…
382. EPILOGO 9. Quarantadue
anni dopo, New Hope, Vermont…
<Grazie
mamma…> <Figurati…> replica Dawn scrollando le spalle, mentre fissa il
figlio e la nuora che getta un’occhiata oltre la porta del bambino <…mi fa
sempre piacere raccontare una storia ad Adam…… buonanotte…> saluta, mentre
la porta della casa si chiude dietro le sue spalle, facendola sprofondare nel
buio della notte, interrotto solo dalle luci delle stelle…
…piccole
luci……… come………… come……………………………………………
…Dawn si
porta una mano al volto asciugando le lacrime che stavano per uscire…………
ripensare …… ripensare al “giorno zero”………<Non ti preoccupare,
briciolae…>… quel sorriso che aveva Buffy…………come se fosse tutto uno
scherzo…
…ma gli
occhi erano seri…
… si sono
addolciti nei pochi secondi in cui l’ ha stretta per salutarla, l’ultima
volta……… poi ha fissato il cielo…
…QUELLA COSA… che galleggiava su Sunnydale, facendo impallidire il sole… …terremoti
…… vento che spezzava alberi……… voragini che si aprivano nelle strade,
inghiottendo la folla terrorizzata…
…Dawn apre
la bocca e ingoia una boccata d’aria fresca, mandandola il più a fondo
possibile, per spegnere la fiamma dei ricordi che le brucia dentro…
…cammina a passo lento gettando occhiate alle
case disposte ai lati della strada di terra battuta………… è un po’ dura, da
quando non c’è più Thomas accanto a lei……… ma cerca, comunque, di tirare
avanti…
…l’aria è
fresca e frizzante…… una mano stringe con forza il colletto per combattere il
freddo che si insinua sotto i vestiti……… e nel fare questo, stinge anche la
piccola croce d’oro che le lasciò Buffy…………la stringe con forza, senza neppure
accorgersene…
383.
Il
campanello sopra la porta manda un allegro tintinnio, quando questa si apre………
nell’ambiente regna la penombra, combattuta solo dal lampadario che getta una
luce gialla che fa brillare i contenitori di vetro disposti sulle mensole…
…Tara e
Willow sono sedute al tavolo, dandole le spalle……… consultano una serie di
libri, parlando a bassa voce……… e ridendo, subito dopo, per qualcosa di
divertente…
…Anya, come
sempre, è dietro al bancone a contare l’incasso, mentre Xander, è seduto al
tavolo delle streghe, ma i suoi occhi sono solo per la sua fidanzata…………Giles si
aggira senza una meta, con un libro aperto in mano e le sue labbra si muovono
appena, mentre lo legge…
…Spike è
stravaccato sopra una seggiola in attesa di qualcosa che soltanto lui conosce…
…lei scende
lentamente i gradini interni del Magic Box, camminando con passo lento,
nonostante il groviglio di sentimenti che le si agitano dentro…
…passa
accanto a tutti i presenti, mentre l’Osservatore alza lo sguardo e la saluta
con un lento cenno della mano……… subito imitato dalle mani festose che si
alzano da Tara, Willow e Xander……… dal cenno di Spike…… e dall’esplosivo “CIAO” di Anya…
…poco
lontano, persa nella parte buia del locale, c’è un’ultima figura……… è in piedi
di fronte ad una libreria, mentre ripone un vecchio libro dalla copertina
consunta………la sua mano, compiuto il lavoro, si blocca a mezz’aria, come se si
accorgesse di essere osservata…
…Buffy si
volge verso di lei e la guarda per qualche secondo……<Ciao, Dawn…> la
saluta con quel sorriso pieno di calore…
384.
Dawn si
sveglia fissando il soffitto della stanza……… la sua mano, istintivamente, corre
a cercare nel punto vuoto dove dormiva suo marito Thomas…………ma non trova
niente…………… quel posto è vuoto da quasi tre anni, ormai…
…NON ERA UN SOGNO……… anche se lo era…………………era un richiamo…
…si volge verso
la finestra chiusa e fissa il cielo che si rischiara all’orizzonte…
…è quasi
ora………… è quasi il momento di tornare a Sunnydale…………tornerà e ritroverà tutte
le persone che si sono perse lungo la strada…… tornerà e ritroverà gli amici
perduti…… tornerà e ritroverà Thomas…… e, infine, si riunirà a sua sorella
Buffy…
…ancora
poco………… ancora poco tempo……… la stanchezza avanza……… un lungo sonno l’attende,
alla fine di quella lunghissima giornata che si chiama Vita…
…l’anziana
Dawn chiude gli occhi e il sonno, di nuovo, cala su di lei con la mente che
fruga nella memoria alla ricerca del volto di una sorella…
…ancora
poco, le dice una voce conosciuta……… ancora poco per ritrovare quella sorella
che ha varcato i confini della morte, per salvarla…
… “ancora
poco…”…pensa lei “…e ci ritroveremo Sunnydale…”…
…ancora
poco………
FINE