1.
…chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa…
…è importante allenarsi…
…perché solo con il costante
allenamento, si raggiunge il risultato voluto…
…chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa…
…Scully da un
forte calcio al sasso che si trova sul viale di terra battuta, mentre si
stringe ancora di più nella sua giacca per combattere il freddo della sera…
…chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa…
…il sasso vola
lontano e si perde in un qualche punto buio del parco…
…chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa…
…Dana si ferma
e si guarda attorno cercando qualunque cosa che attiri la sua attenzione……
fosse anche un alieno dai grandi occhi neri e dalla pelle verde che le si
avvicina per dire solo “Portatemi dal vostro sovrano…”…
…chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa…
…ma attorno a
lei è solo buio e silenzio…… un vento freddo si insinua tra i rami degli
alberi…… e anche se sembra impossibile, sembra anche attraversare tutti gli
strati di stoffa dei suoi vestiti e arrivare fin dentro le ossa, per gelarla il
più possibile…
…nella sua
mente, già compare l’immagine di quei strilloni di giornali in voga negli anni
venti… ………TROVATA AGENTE DEL F.B.I, RIDOTTA A STATUA DI GHIACCIO…… IL COMPAGNO
DI LAVORO ESCLAMA “Non ho più la mia collega
Scully…… ma, almeno, mi ha lasciato un nuovo X-Files su cui indagare…”…
…chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne importa……chi se ne
importa……chi se ne importa…
…ma perché,
anche stavolta, si è fatta convincere da Mulder……… ma la prossima volta, andrà
diversamente …… ne è sicura…… ormai si è allenata abbastanza………<Scully…>
esclamerà lui entrando trafelato nell’ufficio……<… hanno avvistato luci nel
cielo…> <Chi se ne importa…> risponderà lei……… e a quel punto,
dopo aver preso coraggio, lo fisserà negli occhi… <…CHI… SE… NE
… IMPORTA…> gli sillaberà in faccia…… e poi…
…Dana stringe
le labbra…
…poi si
sveglierà dal sogno dove lei si oppone a Mulder… e di CERTO, le toccherà
partire per qualche posto sperduto nel nulla……a indagare su non si sa cosa……
visto da un paio di ubriachi, che non riescono neppure a reggersi in piedi…
…E ALLORA,
ECCO QUA…
…BENVENUTI A GOLDEN FALLS…… nello stato dell’Arkansas…… un paesino che è poco più di una
macchia d’inchiostro sulla cartina stradale…
…due bar… una
Chiesa Battista… la stazione, di uno stanco e grasso sceriffo annoiato…… una
pompa di benzina, con un’ancor più grasso e annoiato gestore…… una fabbrica di
birra, chiusa da anni…… il cui fallimento, ha creato una disoccupazione andata
alle stelle…… che si è risolta nell’unico modo possibile…… la maggior parte
della gente se ne è andata…… lasciando “Golden Falls (“La città dalle cascate
dorate”… titola il cartello, arrugginito, che offre il benvenuto……) a diventare
una città fantasma… …… un bar dove si ritrovano gli ultimi alcolisti della
città a ricordare i bei tempi andati, quando la spumeggiante e dorata birra
“Golden Falls”, costava meno di un bicchiere d’acqua…… e ci si poteva sbronzare
con l’equivalente del costo di un pacchetto di sigarette…………e a questo
simpatico giro turistico, c’è da aggiungere anche un freddo intollerabile e il
pensiero fisso di un bagno caldo…………ma perché si è fatta convincere da Mulder
?… …… ma la vera domanda, è: com’è che lui, sia riuscita a convincerla di
nuovo ???…
…<Golden
Falls…> ha esclama lui, indicando un’invisibile macchia su una cartina
stradale…… <…ieri sera, Tom Sixy e John Stone, hanno detto di aver visto un
gruppo di sei luci muoversi a cerchio nel cielo…… scendere fino a terra, poi
svanire nel nulla…… dobbiamo indagare…>
…OH !!!… MA,
CERTO MULDER !!!…… andiamo ad indagare su un gruppo di eteree luci che
svaniscono nel nulla…… è ovvio, che sono ancora lì ad aspettarti…… se mai sono
esistite, oltre che nella testa dei tuoi “testimoni”…
…e che mal di
piedi…
…su e giù……
avanti e indietro, per tutto il parco, da un tempo che sembra immemorabile……
<Tu controlla il parco…> ha detto Mulder, prima di andare al Bar
“Tommy’s”, per andare ad interrogare i due testimoni…… sempre che, riesca a
farli uscire dal coma etilico, quel tanto che basta per farli testimoniare
sulle presunte “luci”…
…e mentre Scully
è persa nei suoi pensieri, all’improvviso, dal buio della notte, emerge
qualcosa che la paralizza dallo stupore…
…UNA PANCHINA…
2.
…è un sospiro
di sollievo quello che fa fremere il corpo di Dana, mentre si siede sulla
panchina di duro legno chiaro……ma per i suoi piedi stanchi e doloranti, che non
devono più portarla a zonzo, senza metà, questo è l’equivalente di un letto di
piume…
…Scully tira
un altro sospiro di sollievo, mentre stira le braccia e alza il volto al cielo,
quasi aspettandosi di vedere le misteriose “luci”, che danzano sullo sfondo di
un cielo buio e nuvoloso…
…<Buonasera…>
esclama una voce all’improvviso…… Scully sobbalza di colpo, rimettendosi in
piedi e fissando il tizio seduto a poca distanza da lei…
…avrà
quarantacinque / cinquant’anni …… impermeabile bianco (ormai tendente al grigio
chiaro) … faccia sbarbata, ma emaciata…… capelli biondo grano…… occhi azzurri e
naso d’aquila……e due sottili labbra distese in un sorriso…
…<Lei chi è
?…> domanda lei trafelata, frugando sotto il cappotto e il maglione, alla
ricerca della pistola e del distintivo……… l’uomo la fissa per qualche secondo,
con la faccia che cambia espressione diverse volte…………poi sorride verso di lei,
ancora intenta a rovistare tra gli strati di stoffa …
…<Io sono
io…> risponde l’uomo <… e lei invece ?…> chiede lui, accomodandosi
meglio sulla panchina <Sono un’agente federale…> esclama Scully quasi
urlando mentre, alla fine, riesce ad afferrare la pistola…… ma il distintivo le
scivola via dalle dita sudate……<AH !!!…> esclama l’uomo
sorpreso…<…F.B.I…> aggiunge dopo qualche istante di
riflessione………<…quella cosa con Hoover… giusto ?…… state cercando qualche
gruppo clandestino di comunisti ?…>…
…Dana estrae
la pistola e la tiene puntata verso di l’uomo…… ma questi si limita a fissarla
sorridendo… <Lei chi è ?…> domanda infine Dana, chiedendosi se la
paranoia di Mulder sia contagiosa… <Io sono Everett …… Everett Ryman…… per
gli amici Ev…> esclama lui, tendendo la sua mano aperta …
…Scully fissa
quella mano pallida per qualche secondo…… poi sospira scotendo la testa, mentre
rinfodera la pistola…… sta diventando paranoica, sullo stile di Mulder………
puntare la pistola in faccia ad uno sconosciuto, che ha avuto la sola colpa di
salutarla…
…<Mi
scusi…> esclama lei sottovoce, quasi vergognandosi di quelle parole…<… mi
è comparso così all’improvviso…> <Mia madre, che Dio l’abbia in Gloria,
mi chiamava “lampo”……… apparivo e scomparivo di continuo…> replica Ev, con
un sorriso immutato sul volto…<Mi scusi ancora…> ripete Dana, con la
mente piena di pensieri confusi, mentre inizia ad incamminarsi …… <…ora devo
andare…> <Perché ?…> domanda l’uomo facendola voltare verso di lui
<…voglio dire… dato che siamo qui, si potrebbe parlare di qualcosa…… se le
va, ovviamente…>
…una serie di
pensieri passano in quel momento nella mente di Dana, e a distanza di anni,
ancora non è riuscita a capire il motivo, per cui si rimise seduta accanto ad
Ev…
…e anche se
lei non lo ammetterà MAI……la spiegazione più ovvia, anche se non molto
scientifica, era che, così doveva andare…
3.
<Dana
Scully…> si presenta lei esclama lei tendendo la mano ad Ev… e questi la
stringe con forza…<Allora…> riprende lui… <…la domanda può essere
banale…… ma…… che ci fa una segretaria del F.B.I, in un posto come Golden Falls
?…> … Dana lo fissa qualche secondo <Sono un’agente…> lo
corregge lei con voce gelida…<Oh !……… non potevo immaginarlo… scusami se ti
ho offesa…> <Fa niente…… e forse sarebbe anche meglio se lo fossi
davvero…… una semplice segretaria, intendo…> replica lei curvando la schiena
sul sedile di legno…
…poi si volta
verso Ev che continua a fissarla in attesa che riprenda a parlare……<Sono
qui…> riprende <…perché sto cercando le prove dell’esistenza di vita
extraterrestre…… o qualcosa del genere…> ………Ev la fissa con un sorriso sul
volto…che dura giusto il tempo per capire che lei non sta scherzando <Alieni
? … dice sul serio ?…… accidempoli…> esclama lui facendo un fischio per la
sorpresa… <…e ne ha mai visto uno ???…… è vero che sono omettini verdi con
le antenne ?… e viaggiano a mezz’aria con la forza del pensiero ???…>
<Lei dovr…… Ev, dovresti incontrare il mio collega…… lui te li saprebbe
descrivere meglio…> <Li ha visti ???…> <Più che altro, passa il
tempo a cercarli…… per questo io e lui siamo qui…… per cercare delle luci nel
cielo…> detto questo Dana sospira pensosamente…… abbassa lo sguardo a terra
e inizia a strisciare le scarpe, fissando i solchi prodotte dalle punte nere
sul terreno……
…<Mi sembri
malinconica…> osserva Ev…<… ed è strano…… a me ecciterebbe il pensiero di
poter dare la caccia agli alieni ?……… voglio dire…… se tu ne incontrassi uno,
chissà cosa gli potresti dire…> < “Qui
non abbiamo sovrani da cui portarvi…”> risponde Dana………<…è una cosa che si vede nei film di
fantascienza…> spiega di seguito fissando lo sguardo confuso
dell’altro…<…ogni volta che scende un alieno e incontra il primo umano…… o
lo disintegra…… o gli chiede di essere condotto dal Sovrano della Terra…>
<Ehy… questo è vero !!!……… forse dovremmo averne uno…… un Re di tutto il
pianeta, intendo……… se poi gli alieni arrivano, dopo aver viaggiato per
miliardi di miglia, e chiedono di incontrarlo, almeno non li deludiamo…>
…l’ombra di un
sorriso compare sulle labbra di Scully…… in effetti Ev, sembra un tizio un po’
strambo ma innocuo…… e a dire il vero, di tizi strambi ma pericolosi,
ne ha incontrati a bizzeffe nelle indagini sugli X-Files…
…<Mi stavi
parlando del suo collega…> riprende Ev… <…e subito dopo è diventata
malinconica ……forse è un tipo odioso ???…… uno che rende impossibile la vita
agli altri ?…> <No !!!…> afferma con forza Dana, fissando Ev…
<…Mulder…… il mio collega…… è una delle persone migliori che abbia mai
incontrato…… intelligente… riflessivo…… divertente ……… è uno di quelli di cui
si sente la mancanza, se non lo si ha vicino…> <Sei innamorata di lui
?…> …… Dana lo fissa senza rispondere…
<Non…… non
volevo essere invadente…… scusami di nuovo…… ma è un bel po’ che non parlo con
qualcuno……… spero di non averti offesa……> Dana lo fissa intensamente………
vorrebbe alzarsi e andarsene…… ma dentro di lei, una sorta di diga si è rotta…
…tutto quello
che pensa…… che prova…… devo dirlo adesso…… ora che qualcuno la sta davvero
ascoltando……… <No…> risponde infine…<… non sono innamorata di lui………
non nel senso puoi pensare……… solo…… siamo amici……… ecco……… nient’altro…>
<Questo
Mulder, mi sembra un tipo perfetto…… magari è anche bello e ricco……… e lui
sarebbe la persona più indicata come a diventare Sovrano della Terra, per
incontrare gli alieni…> le labbra di Dana si distendono ancora di più, in un
sorriso migliore del precedente…… il pensiero di Mulder con la corona in testa
e un mantello rosso sulle spalle, è troppo divertente…
…<Se lo
incontri, non glielo suggerire…> replica lei… <… Mulder sarebbe davvero
in grado,di mettersi agli angoli di strada per raccogliere i voti di futuri
sudditi…> <Un tipo determinato…> commenta Ev…<Questo è il suo unico
problema…> osserva Dana accigliandosi di nuovo <… non è solo determinato…… è una persona
fissata…… ossessionata…… completamente in balia di un pensiero fisso…>
4.
<UNA
LUCE NEL CIELO…> esclama Dana con forza puntando un dito in
alto…<Dove ?… > chiede apprensivamente Ev…<… non la vedo……… dov’è
???…> <Era in senso metaforico…> spiega Dana …<Oh…… chiaro !…>
< UNA LUCE NEL CIELO…> ripete di nuovo Scully <…e potrebbe
essere qualunque cosa… da una cometa…… a una stella cadente…… a…… un ………
un…> <Biplano ?…> suggerisce Ev <Si… esatto…… un aereo……… o un
satellite…> <Sat… che ?…> <Satellite…> spiega Dana,
accigliandosi un poco…… Ev è molto più strano di quanto sembri davvero…
<…quelli per le comunicazioni…> <Ah… già…> replica lui con lo
stesso tono “Va bene lo stesso…… anche se non
capisco di quello che parli…”…<Ecco…>
prosegue Scully <…… una luce nel cielo che potrebbe essere qualunque cosa……
ma per Mulder è la prova inconfutabile che sia un’astronave aliena che sta per
scendere sulla terra……… è sempre così… praticamente, da quando sono con lui,
siamo sempre in caccia di una prova di vita extraterrestre… …… e sono stanca………
stanca di girare a vuoto……… stanca di ascoltare le ossessioni di Mulder… …
stanca di non trovare mai la prova che metterebbe fine alla sua ricerca………
stanca…>
…il silenzio
dura per qualche minuto, mentre Scully riprende a fissare il terreno……
<Ancora non capisco una cosa…> esclama Ev… <…ma tu, Dana……sei “stanca”
per se stessa… o “stanca” per il suo collega ?………… quello che voglio dire…>
<Ho capito…> lo interrompe lei…<…ho capito quello che vuoi dire……… e
la risposta è…… non lo so………… è ……… è che sono stanca di veder Mulder cercare
una verità sempre sfuggente…… io vorrei solo…… vorrei solo che Mulder ponesse
fine alla sua ricerca…… ecco quello che voglio…… solo che lui smetta di cercare
inutilmente…>
<Prima o
poi…… troverà qualcosa……… voglio dire…… il mondo è tanto grande…… e, come diceva
il mio povero padre, che Dio lo abbia in Gloria, quando ero piccolo, quando mi
prendeva sulle ginocchia…… “Ev… ricorda sempre
che ci sono più cose misteriose su questa terra, che stelle in cielo…”…> <Originale …> commenta Dana……
lei questa frase la conosceva in modo diverso, ma Ev annuisce con tanto vigore
che preferisce non rinfacciargli il fatto, che suo padre si è copiato pari pari
un vecchio proverbio…<Mio padre era un grande uomo………… per tutti gli altri
era solo un modesto impiegato di banca, tutto il giorno chino sui libri
contabili a scrivere con la suo pennino ad inchiostro……… ma per me, era un
davvero un grande uomo…… perché aveva ragione…… il mistero…… l’impossibile…… lo
possiamo trovare ad ogni angolo di strada, se siamo fortunati…… … o se cerchiamo
bene……… e forse il suo collega, un giorno guarderà meglio…… e troverà la verità
che cerca…>
… silenzio…
…tutto quello
che si poteva dire, senza entrare troppo nella propria vita privata, sembra
essere stato detto………Dana sospira di nuovo e dato che il fiato per dire “non credo ci sia altro da dire” non esce, si rimette in piedi fissando Ev…
…adesso è
proprio ora di andare…
5.
<E……… tu Ev
??…… che mi dici di te ???…> chiede Dana, spinta da un desiderio di cui neppure
lei conosce bene l’origine……… “…mi ha fatto
piacere parlare con te…… sfogarmi con qualcuno, voglio dire…… è da troppo tempo
che tengo tutto dentro…… grazie e arrivederci…” … è quello che avrebbe voluto dire lei……ma,
all’improvviso, il desiderio di conoscere un briciolo della vita del tizio a
cui si sono raccontati i propri problemi, le sembra una cosa di assoluta
importanza…
<…io ?…>
chiede Ev……… e rimane in silenzio per diversi secondi <…non che ci sia da
dire un granché sulla mia vita…… passo tutto il tempo seduto su questa panchina
a pensare…… e quando mi annoio…… capita, solo, ogni tanto, mi alzo e faccio un
giro per parlare con il primo che capita…………… ma credo, che vorrai sapere
qualcosa di più di questo……… incominciamo dall’inizio………… sono figlio unico…… i
pochi amici che avevo, se ne sono andati…… spero in un posto migliore…… e
quando sono morti i miei genitori, ho intrapreso il lavoro di mio padre
all’interno della banca………… ma ho lasciato perdere…… tutto il giorno al
chiuso…… chinato sui libri contabili a scribacchiare cifre di continuo……… ed
essere chiamato dal Direttore, solo con il nome di “Ehy, tu !!!”
…… ho capito che questo non faceva per me…… e me ne sarei anche andato, se non
fosse scoppiata la guerra e mi avessero arruolato a forza…>
<A forza
?…> chiede stupita Scully…… Ev non risponde e fa spallucce, come per dire “così è andata”………
poi prende un profondo respiro…… sembra quasi che le parole facciano fatica ad
uscire…… ma quando ci riescono, sono poco più di un sussurro… <…e poi, alla
prima battaglia, ho capito che c’era una grossa differenza tra stringere in
mano un bastone di legno e fare “Bang” con la bocca, come quando ero bambino……
e tenere stretto in mano un vero moschetto………… poi la battaglia è iniziata………
loro… i nemici, avanzavano verso di noi……… io ho puntato contro di loro…………ma
non ho avuto il coraggio di sparare ad altezza d’uomo…… ho mirato più in alto
possibile…… e anche la maggior parte dei miei compagni e loro, devono aver
fatto la stessa cosa……… ma qualcuno, no…… il mio compagno, accanto a me, è
caduto a terra senza aver il tempo di gridare……… e non aveva più la faccia………
poi, dopo la prima scarica di proiettili…… quando accanto a noi si sono
abbattuti alcuni nostri compagni………… E
LE LORO URLA…… i più fortunati erano morti…… gli altri avevano le mani premute
sulle ferite…… le premevano con la speranza che le budella e il sangue
rientrassero dentro…… le premevano e urlavano………… le……>
…Ev si
interrompe, fissando le mani che hanno preso a tremare con forza………si dà giusto
il tempo per calmare il tremito, prima di riprendere a parlare…
…<…allora
l’umanità che avevamo dentro… tutto quello che poterci definire “uomini” ……
svanì all’improvviso……… per paura…… per odio…… o forse per il semplice gusto di
uccidere…… ……chi lo può dire ???……… la seconda scarica di pallottole, da
entrambi le parti, non fu sparata sopra le teste……… sparammo solo per
uccidere…………… noi cadevamo a terra……… e anche loro…… poi fummo tutti così
vicini da passare alle baionette………… e se quando ero bambino, quando mio padre
leggeva la Bibbia, e mi spaventava con le visioni dell’inferno………… io lì, lo
vidi davvero, quel giorno……… l’inferno…>
…Ev si
interrompe di nuovo…… passa qualche minuto di silenzio, stavolta…
…<Lui…>
riprende all’improvviso…<… quello con l’altra divisa……avrà avuto la mia
età…… io ero a terra…… non ricordo per quale motivo…… ero caduto in ginocchio……
ho alzato lo sguardo…… lui mi si è lanciato contro con la sua baionetta……ho
pensato che sarei morto lì…… solo pochi secondi e poi sarei morto…… … ma, non
so come, lui perse l’equilibrio…… inciampò in qualcosa……sbraccio in aria, per
tenersi in piedi…… mi era quasi addosso…… ho alzato il mio moschetto e lui ci
si è infilzato da solo, alla mia baionetta… e ……………… mi ha guardato…… mi ha
fissato per quello che sembrava un secolo…… ma non c’era odio nei suoi occhi……
solo stupore…… con quello sguardo, sembrò quasi chiedermi “perché io ?”……… mi
ha fissato…… e poi più niente…… ho sentito una gran botta alla schiena…… e sono
caduto a terra…… non so se mi avessero sparato o infilzato…… solo, sono caduto
a terra con il sapore di sangue che mi riempiva la bocca…… poi ho visto…… ho
visto quella figura, intabarrata da un mantello grigio di polvere, che
camminava tranquillamente nella battaglia e nessuno la vedeva……… sapevo chi
era…… e sapevo che era venuta anche per me……… allora ho fatto come quando da
bambino non volevo farmi trovare…… ho chiuso gli occhi……… ho cercato di
sparire……… ho sperato che Lei non mi vedesse…… passasse oltre senza accorgersi
di me………… e quando ho riaperto gli occhi, attorno a me, il campo di battaglia
sembrava svanito… non c’erano i corpi dei morti…… era sempre lo stesso posto……
riconoscevo quell’albero o quel masso che avevo visto……… ma al posto della
battaglia c’era solo il rumore degli insetti………… e al posto dei cadaveri c’era
solo un prato di erba verde ………… tutto era scomparso……… come…… come se fossero
passati anni…>
…Ev si volge
fissando con forza Dana…
…<In questi
anni, ho avuto modo di pensare……… di riflettere con calma e molto bene…… e
credo di essere arrivato alla conclusione che io sono un qualunque assoluto…… ecco !!!…> Scully fissa l’uomo con uno sguardo confuso
<Un…???…> <Un qualunque assoluto…> afferma di nuovo Ev annuendo con
forza per dare maggior sostegno alle sue parole…… <…non “un tipo qualunque”,
per dire uno uguale a tutti gli altri…… io dico proprio un “qualunque
assoluto”…> <E…… sarebbe a dire ???…> chiede Dana, lanciando
un’occhiata sopra la testa di lui, sperando di vedere la familiare figura di Mulder……
il discorso sta prendendo una piega bizzarra…<Hai mai pensato, a quanta
gente, ogni giorno, nasce, cresce e muore, senza che nessuno sappia della loro
esistenza ???…> <In un mondo di sei miliardi di persone…> esclama Dana
con tono vago…<DAVVERO ???…> ribatte stupito Ev… <…siamo davvero a SEI
miliardi ???……seimila milioni ???…… accidempoli !!!……… e chi l’avrebbe mai
creduto…>
…Ev rimane in
silenzio per qualche secondo rimuginando su questa strabiliante notizia…
… poi si
scuote dal suo torpore e riprende a parlare…<Ecco…… Dana…… rifletti su
questo…… camminando per passando per strada, quanta gente di capita di
incontrare ???……… gente che conosci o che attira in un modo o nell’altro la tua
attenzione, voglio dire ???……… forse…… forse una decina o poco più…… il resto è
solo massa…… facce che non ti dicono niente, tanto sono normali e comuni……
volti che incontri un istante e già sono scomparsi dalla tua vista e dalla tua
memoria……… centinaia e centinaia di “qualunque” che ti sfilano accanto e, a
loro volta, sono ignari della tua presenza come tu della loro…… forse, anche
tu, sei una qualunque, al di fuori di un certo ambiente…… una persona che
potrebbe morire domani senza che, quasi, nessuno si accorga della sua
scomparsa……… ecco quello che voglio dire, quando parlo di “qualunque”…… tipi
che non lasciano segno della loro presenza…… nessuno li nota…… oppure a nessuno
interessa notarli…>
…Ev si
interrompe, lanciando un’occhiata alle spalle come se avesse paura che qualcuno
lo ascolti…… Dana segue il suo sguardo e sposta il corpo chiuso nella giacca,
per sentire la confortevole pressione della pistola sulla pelle…….…finora Ev si
è dimostrato abbastanza a posto……… ma non si sa mai…… e la mente di Dana passa
in rivista diverse scuse, da tirare fuori per allontanarsi da lui, in modo
cortese……… o per distrarlo giusto il tempo per tirare di nuovo fuori la
pistola…
…<Ma…>
riprende Ev <…ci sono alcune persone……… alcuni qualunque…… forse talmente
pochi da poterli contare sulle dita di una sola mano………… che davvero, passano
inosservati ……… nel modo completo e assoluto del termine………… sono persone, e lo
so per certo, che possono fermarsi all’improvviso………e diventare, all’istante,
talmente parte integrante dell’ambiente ………passare talmente inosservati, che le
altre persone……… lo scorrere del tempo…… e persino la morte in persona……… non
riesce a notare la loro presenza, e li sfiora senza toccarli ……… sono quelli
come me…… i qualunque assoluti…>
…detto questo,
Ev tace…
6.
…Scully lo fissa
in silenzio per qualche secondo, mentre i discorsi appena fatti scivolano via
dalla sua mente senza trovare un solo appiglio… …… all’improvviso le sembra di
trovarsi in uno di quei film, dove la protagonista si trova faccia a faccia con
uno di quei psicopatici che un attimo prima sono calmi e normali…… e un istante
dopo, aggrediscono le loro vittime con una mannaia…
<Adesso
devo proprio andare…> è l’unica cosa che riesce a tirare fuori Dana, con il
volto che non tradisce emozioni di sorta… “calma……
calma…” le ripete una voce
nella testa……… il braccio sembra penzolare casualmente, lungo la giacca……in
corrispondenza del calcio della pistola…
…ma Ev, non
scatta in piedi urlando, sbarrando gli occhi in uno sguardo folle e menando
colpi con un coltello…
…si limita a
fissare Dana annuendo…
…<Mi ha
fatto piacere parlare con te…> esclama Scully, con un sorriso di
circostanza… <… ci vediamo …> <Il piacere è stato tutto mio, Dana…>
replica lui <… e in fondo, è un pezzo che non parlo con nessuno…… avevo
davvero voglia di scambiare quattro chiacchiere con qualcuno……… in effetti, sto
troppo tempo a passare inosservato e pensare……… e comunque, io sono quasi
sempre su questa panchina se ti va di parlare ancora…>
…<Bhe…>
esclama Dana non riuscendo a trovare le parole adatte per congedarsi……<
…adesso devo proprio continuare…> si volta indicando con un dito il buio del
parco… <…magari gli alieni mi stanno aspettando laggiù……… e forse vorranno
sapere dove trovare il Re del…>…
…poi le parole
gli si bloccano in gola……un senso di gelo l’assale…………mentre parlava si era girata verso Ev, per fare un’ultima
battuta…
…ma la
panchina è vuota……… Ev è sparito nel nulla…… allo stesso modo di come è
apparso…
7.
I passi
rimbombano forti sul pavimento a scacchiare composta da lisce mattonelle
bianche e nere……… Mulder cammina verso un massiccio tavolo di legno, messo di
traverso nella grossa stanza…… c’è la figura di una donna dai capelli rossi
seduta sull’unica seggiola…
…di sicuro,
lei lo sente avvicinarsi, ma non si volge nemmeno a guardarlo…
<Ti sto
cercando da ore…> si lamenta Mulder……… è riuscito a sapere dove si trovava
la sua collega, solo perché una delle dipendenti del catasto, ne stava parlando
al bar dove lui ha passato la notte, sentendo dai due testimoni, la stessa storia
raccontata venti volte in maniera sempre differente…<…perché hai spento il
cellulare ?…> chiede lui appena è abbastanza vicino a lei ……ma non ottiene
risposta…<Ho parlato con Sixy e Stone……… e temo, che tu abbia ragione……quei
due, le luci nel cielo, le hanno viste attraverso il fondo di un bicchiere di
birra…>
…ma la battuta
cade nel vuoto………Scully fissa in maniera quasi ipnotica una pagina, fitta di
nomi, di un grosso libro dalla copertina nera e dall’aspetto antico…
…<Come fai
Mulder ?…> chiede infine con un filo di voce…<A far cosa ?…> domanda
lui preoccupato per quel bizzarro comportamento…<A credere…> esclama lei
voltandosi a guardarlo………c’è una luce indecifrabile negli occhi di
Dana…<…come fai a credere……… a credere in modo assoluto…>
…<Voglio
farlo…> è l’unica risposta che può dare Fox…
…Dana annuisce
lievemente e si volta di nuovo tornando a fissare un nome in particolare, in
tutta quella lista di cittadini di Golden Falls, caduti durante la guerra di
secessione…
…Everett Ryman… soldato
semplice… scomparso durante la battaglia Gettysburg… Luglio 1863 …
probabilmente deceduto …
……non ci sono
foto o descrizioni di sorta sul suo aspetto………… e perché dovrebbero essercene,
poi ???…………forse, per dare una risposta che la convinca del tutto, e in maniera
scientifica, del fatto che lei NON può aver parlato, appena la sera prima, con
un uomo dato per morto più di un secolo fa……… forse, per poter confutare il
fatto, che il potere di passare inosservati in modo assoluto, preserva una
persona anche dallo scorrere del tempo e dalla morte………… forse, per negare che
“su questa terra, ci sono più misteri di quante
stelle ci sono in cielo”…
…<…io non
ci riesco…> replica Dana, chiudendo il libro e alzandosi dalla seggiola con
la stessa rigidità di un automa…… si volta e fissa Fox negli occhi <… non ci
riesco Mulder…> esclama scotendo la testa…… poi si incammina oltre, mentre
lui la fissa perplesso…
8.
Le sei sfere
nere, disposte a cerchio, si riaccendono all’improvviso…… la creatura, ferma al
centro di esse non si muove…… la sua faccia è impassibile e senza lineamenti……
ma in qualche modo si può leggere il disappunto……… …duecento anni luce di
viaggio, solo per incontrare un terrestre, che alla sua richiesta di portarlo
dal suo sovrano, ha fatto spallucce dispiaciuto…… <Mi spiace…> ha
replicato lui… <… ma noi non abbiamo un Sovrano di tutto il pianeta……… provi
a ripassare da queste parti fra un paio di secoli e mi cerchi……… mi chiamo
Everett…… ma tutti mi chiamano Ev…>
…l’essere
fissa il terrestre che lo osserva incuriosito, ai bordi della foresta e agita
una di quelle appendici che gli abitanti di quel mondo chiamano “braccia”…
…NIENTE
SOVRANI……… MA GUARDA CHE ROBA !!!………… un lunghissimo periodo di viaggio in
animazione sospesa per portare un trattato di pace da far firmare al Re della
Terra…… e tutto per niente…
… le sfere si
alzano a mezz’aria e prendono a roteare sempre più velocemente attorno alla
creatura ………… “NIENTE SOVRANI …… SONO PROPRIO DEI PROVINCIALI, QUESTI TERRESTRI
!!!…” ……è l’ultimo pensiero cosciente del viaggiatore stellare, prima che il
suo corpo si dissolva nel nulla e le sei sfere si innalzino sempre più
velocemente verso il cielo…
…un bagliore
che diminuisce sempre più di intensità e svanisce dopo una manciata di secondi…
…Ev fissa il
punto buio del cielo ancora per qualche minuto, continuando ad agitare il
braccio per salutare l’essere di altri mondi…… bhe !!!…… in fondo gli dispiace,
non aver potuto aiutare quella creatura di mondi lontani…… comunque si
ripromette che fra un paio di secoli, quando tornerà di nuovo sulla terra, il
minimo che può fare è offrirgli una birra…
…e
d’improvviso Everett Ryman, svanisce nell’aria…
…come se non
fosse mai esistito…
FINE
Nota Finale : Se non avete
capito il titolo, questa nota è qui per questo. “Ev’ryman” è la contrazione
gergale di due parole inglesi. Every Man. Che tradotte vogliono dire “ogni
uomo”- “uomo qualunque”.