DESTINI INCROCIATI

(prima parte)

 

Nota : Questa storia si svolge durante la quarta serie di Buffy the Vampire Slayer, più precisamente tra la prima puntata “LA MATRICOLA” (titolo originale:“The Freshman” trasmessa in U.S.A il 05/10/99) e la seconda puntata “FUGA DALL’OLTRETOMBA” (titolo originale: “Living Conditions” trasmessa in U.S.A. il 12/10/99)

 

0.

Il vampiro cade a terra di schianto e il paletto viene infilato con forza nel suo petto…e pochi istanti dopo, il corpo del non-morto, svanisce in un esplosione di polvere…………Buffy si rialza da terra, osservando il cimitero……si gira di scatto e davanti a lei, una figura intabarrata da un lungo abito grigio e polveroso, la osserva come incuriosito…

 

…la osserva, da sotto un cappuccio che gli copre completamente la testa, mettendogli il volto completamente in ombra…

 

…lo sguardo della ragazza, vede del movimento, su una siepe lontana e scatta avanti, passando attraverso il corpo della misteriosa figura come se esso fosse fatto solo d’aria……

 

…per niente infastidito, lo sconosciuto, si volta a osservare Buffy che colpisce con un pugno in faccia un demone dalla faccia di rospo, che è appena uscito dal bosco…<Cosa guida qui, i tuoi passi ?…> domanda una voce profonda e cavernosa……la figura si volge e osserva un uomo anziano con una lunga barba bianca che, vestito di una lunga tunica anch’essa bianca, avanza con passo pesante verso di lui, mentre regge in mano un grosso libro dalla copertina rossa e una catena d’oro che parte da essa e gli incatena un polso…

 

 <Buonasera Destino…> esclama la figura, volgendosi ad osservare il resto del combattimento della Cacciatrice… <Morte…perché sei qui ?…> chiede nuovamente il Destino ma stavolta con voce dura…<Faccio il mio lavoro…> commenta freddamente la Morte <… osservo …e aspetto…> <Non vorrei che tu perdessi tempo, cara Morte…> ribatte il Destino <…ma non è ancora il momento che tu prenda Buffy Summers…> esclama lui mentre fissa una serie di simboli incomprensibili su una delle pagine del libro…<Lo so…> esclama la Morte…<E allora ?…vuoi fare uno strappo alla regola ???…> chiede il Destino con tono accusatorio <In un certo senso…Si …> <Che stai dicendo ?……È SCRITTO…non puoi ancora prendere la sua vita…> <Non tutto è scritto… non sempre è scritto…e non tutto è scritto definitivamente…> ribatte la Morte…<LO SO MEGLIO DI TE……ma stavolta queste regole, non si applicano a Buffy Summers …> esclama il Destino,con voce dura, sentendosi punto nel vivo <…non è ancora il suo momento… > <Davvero ???…> domanda la Morte con tono divertito…<…allora Destino, se è vero quello che dici……ci deve essere un errore sul libro dei fatti……evocalo…>…di colpo, la copertina del libro di Destino, si tinge di blu…e osservando un’altra serie di simboli, il Destino strabuzza gli occhi stupito… <Ma…ma…> balbetta incapace di formulare una frase di senso compiuto……e quando la copertina ritorna di nuovo rossa…Destino si accorge che anche alcuni simboli, relativi a Buffy Summers, sono cambiati…<…non è possibile …io…io solo potevo…che…che……NON È POSSIBILE…> urla incapace di trattenersi ulteriormente…

 

…la Morte continua a fissare le ultime fasi dello scontro, mentre Buffy, infilza anche il petto del demone… <Siamo a Sunnydale…> esclama, come se quelle parole spiegassero tutto…poi all’improvviso, svanisce nell’aria…

 

…il Destino rimane qualche secondo a fissare i simboli……continuando ad arrovellarsi il cervello per capire, per quale assurdo e incomprensibile motivo,  la data di morte di Buffy Summers si è, di colpo, modificata…apparentemente da sola…

 

…ed ora……è prevista per la sera dopo…

 

1. Due giorni prima…Sede di Denver della Megathec Corporation…

La bocca aperta, soffia fiato caldo sulle lenti di vetro, appanandole di colpo…poi l’uomo, tolto dalla tasca un fazzoletto bianco, prende a strofinare con forza gli occhiali……esaminato il lavoro e trovandolo perfetto, si rimette gli occhiali soddisfatto…e di seguito, piega in modo preciso il fazzoletto e lo ripone in tasca…

 

…Albert Jonichi, giapponese di nascita, Neurochirurgo e Genetista laureato con il massimo dei voti , 59 anni, celibe, impiegato come Ricercatore “generico” nella sede della Megatech Corporation, di Denver……l’uomo sorride tristemente, sotto i baffi grigi, mentre, con le mani incrociate dietro alla schiena, fissa la porta a vetri davanti a lui…

 

…Albert…come Albert Einstein…il nome gli  è stato dato dal padre, Professore di Fisica all’ università di Tokio…che forse sperava, che anche il figlio, un giorno, conseguisse una Cattedra in Fisica…cosa che non è accaduta, ma in un certo senso, anche Albert, ha seguito le orme paterne, divenendo come il padre stesso, e il nonno, e tutti quelli che lo hanno preceduto, un membro del gruppo definito gli Occhi Ciechi……l’uomo scuote la testa…e anche se vorrebbe ignorarlo, sente dei passi affrettati divenire sempre più forti, lungo il corridoio, dietro la porta di vetro…NO !!!non è affatto un’impressione…ci sono realmente, rumori di passi che si avvicinano…e suonano sempre più forti ed inquietanti…… “FUGGIRE ???”…si domanda sarcastico l’uomo……e dove ?… dov’è che il gruppo non può arrivare a colpire chi lo tradisce ?…abbassa lo sguardo e vede il suo camicie bianco, sporco da una macchia rossastra……troppo tardi per ripulirla o cambiarsi, afferra i lembi della stoffa, li tira per ridare al camicie almeno una forma perfetta…

 

…se deve proprio morire…almeno vuole essere presentabile…

 

…un’ombra, compare all’improvviso davanti al vetro…e dopo un istante, un potente calcio, spalanca di colpo la porta, mandandola a sbattere contro una libreria stracarica di libri, adagiata a sinistra dello stipite……il vetro si sgretola e cade a terra tintinnando……ma ancora prima che una scheggia di vetro tocchi terra, nell’ufficio, piombano dentro subito delle ombre…

 

2.

Due uomini, in tute nere e passamontagna, balzano dentro all’ufficio, puntando le loro mitragliette, pronti a sparare su chiunque possa rappresentare un pericolo…ma Albert, per nulla impressionato, rimane immobile …osservando impassibile la terza, nuova figura, che si staglia davanti alla porta aperta…

 

…sulla faccia di quest’uomo, la cicatrice che gli deturpa il lato sinistro del volto, è resa ancora peggiore dalla smorfia cattiva che gli dipinge il viso…appena vede, alle spalle del Professore, un gruppo di schermi video…su cui viene rappresentata quasi sempre la stessa scena……corpi in camici (ormai non più) bianchi in mezzo a pozze di sangue……l’uomo con la cicatrice avanza nella sala con passo rabbioso, e si avvicina fino ad una ventina di centimetri dal Professore…… <Dov’è ?…> domanda Simon Dougan, con un tono di rabbia nella voce <Non qui…> risponde con calma il Professore…

 

 …e Dougan, reprime una nuova smorfia di rabbia, osservando con disagio sempre crescente, le manciate di fogli, gettate a terra…e il cestino, vicino alla scrivania, da cui si alza un fumo nerastro…poi riporta lo sguardo sul volto del Professore…e di scatto indietreggia,  sfoderando, da una fondina ascellare, una pistola automatica …e puntandola in faccia ad Albert <DOVEÈCAVIA8 ?…> sillaba in tono cattivo…ma il Professore, continua a fissare semplicemente il foro della canna <Quella creatura… rappresenta quello che ho sempre cercato e mai trovato…> …esclama tranquillo il Professore <…l’assoluta perfezione genetica ……la tenacità dell’esistenza ……e io non potevo assolutamente permettere che venisse eliminato……non potevo rinunciare a lui……non come è successo per il progetto Hydra …riferite questo alla Signora…lei capirà…>

 

…LO SPARO…

 

3.

Il sole è giallo e verde…e ha una faccia…una faccia sorridente…e nel cielo sotto di lui, creature simili a gatti con le ali, volano in grossi e caotici stormi…<Gatti con le ali ?…> domanda la donna di mezz’età, mentre osserva la bambina di sette anni dai capelli castani, che nelle manine, stringe una grossa matita colorata che usa per disegnare strani esseri alati, su un grosso foglio…la bambina rialza lo sguardo e, con una buffa smorfia cattiva, fissa la nonna <…sono aerei …> esclama la bimba, un po’ stanca, di dover spiegare ai grandi, dei chiarissimi disegni… <E questo cos’è ?…> domanda la donna, indicando il disegno di qualcosa di verde, in fondo alla foglio…la bambina sbuffa <Un serpente che ha mangiato un elefante …> replica infastidita…e riprende a disegnare…la donna, solleva lo sguardo dalla nipotina e osserva tranquillamente, la lunga distesa di prati in fiore… mentre comodamente seduta su una sdraio si gode l’ombra di una grossa quercia…

 

…d’un tratto, una coppia di uomini in giacca e cravatta, escono dalla veranda della grossa casa padronale e camminano in fretta verso di lei……<Rachel…> esclama con voce gentile la donna, richiamando l’attenzione della bambina e questa alza lo sguardo verso di lei <…nonna adesso ha da fare…ma torna subito…> poi si alza, facendo un gesto…e come per incanto, compare alle spalle della bambina, un giovane orientale, che prende a osservarla…

 

4.

I due uomini, entrambi sui trent’anni, sono alti almeno una ventina di centimetri più della donna …sotto i loro vestiti firmati, in corrispondenza delle ascella, si può notare un forte rigonfiamento …e per quanto, siano tutti e due addestrati alla lotta……è chiarissimo che NON sono loro due, le persone più pericolose di quel terzetto……e in loro, questo senso di paura e disagio, cresce di parecchio…sapendo che devono conferire con la Signora…e NON per portagli buone notizie…

 

…il primo dei due, un uomo di colore, dal cranio lucido, deglutisce per alcuni secondi, mentre il compagno, un altro orientale dagli occhi scuri, si schiarisce la voce come per parlare…<Oggi…> esclama duramente la donna, bloccando all’istante ogni tentativo dei due, di iniziare loro il discorso… <…avevo deciso di passare tutta la giornata con la mia nipotina e con la famiglia di mio figlio…e ho chiesto…ho ordinato… di non essere disturbata, se non per gravi motivi… SPERO …comunque … che non siano i “gravi motivi” , ad avervi portati qui…> termina la frase con un sorriso amabile dipinto sul viso…<C’è … c’è un problema…> esordisce di colpo il primo uomo… <Non esiste problema, che non abbia una, o più soluzioni…> replica la Signora, mentre il suo sguardo, osserva la giovane donna che abbracciata da un uomo, a sua volta, fissa il terzetto da sotto la veranda della casa… i due uomini si irrigidiscono di colpo, cercando di trovare una qualche risposta …che non porti entrambi ad una condanna a morte … <Ecco…> riprende l’uomo di colore <…si tratta del progetto “Giuda”…Cavia 8…è fuggita…>…il volto della donna, diviene di colpo duro… <Com’è successo ?…> <Il Professor Jonichi …>…la Signora emette un breve triste sospiro…<Mente scientifica…e un cuore……pessimo abbinamento…è stato eliminato ?…> <Si, certamente…> <Molto male…> i due si irrigidiscono di colpo < …in ogni caso…quello che è fatto è fatto…cosa avete scoperto ?…> <Niente di definitivo…ma possiamo ipotizzare…che il Professore, dopo essere venuto a conoscenza dell’imminente eliminazione di Cavia 8…abbia deciso di liberarla……e…> <Quanti morti ?…> <Finora abbiamo ritrovato… diciotto corpi……si devono essere difesi strenuamente…ma non è servito…> <Non certo contro Cavia 8…> <Mancano all’ appello altri due ricercatori…oltre a Cavia 16…forse, quest’ultima è fuggita con…> <No… solo Cavia 8 è fuggita……i dispersi, sicuramente, se li è mangiati……per questo, doveva essere eliminata……quella creatura è troppo pericoloso…> <Cosa …dobbiamo… ???…> <Fate preparare immediatamente una squadra…voglio solo agenti operativi………anzi no…> la donna rimane assorta per qualche secondo…<…formate una squadra con elementi mediocri…con tutta probabilità, la missione sarà suicida…meglio, allora, non sprecare operativi efficienti……> <Come desiderate… ma…> <COSA ?…> < Ecco… noi… non abbiamo idea di dove sia Cavia 8 …il Professor Jonichi, essendo a capo del Progetto “Giuda”, era a conoscenza di tutti i rivelatori nel corpo di Cavia 8…e li ha disattivati, prima di liberarla…tranne ovviamente il rivelatore a corto raggio per i test, essendo inserito all’interno…> <Si è attivata la funzione Omega su Cavia 8 ?…> i due uomini si lanciano occhiate interrogative <Funzione…Omega ???…ecco…non…> <Già…> annuisce la donna <…non lo sapete……ottimo…se non lo sapevate voi, che eravate i supervisori di Jonichi…di certo non lo poteva sapere neppure lui …> la donna, si volge di scatto, riprendendo ad osservare la bambina, che impugna la matita come una clava, mentre la fa zigzagare sul foglio…

 

<Sunnydale…> esclama lei,come se quella parola dovesse spiegare tutto <…mettete in allerta i controllori di Sunnydale ?…Cavia 8 andrà lì…> <Sunnydale ?…ma…ma dista da Denver…almeno …> <La funzione Omega, guiderà Cavia 8 a Sunnydale…alla bocca dell’Inferno……e se è vero che è ferita gravemente…speriamo che la nostra squadra ci arrivi prima che muoia strada facendo…o… >…la donna si interrompe e prende ad avviarsi verso la  bambina…ma fatti pochi passi si ferma… <Il centro di ricerche di Denver, era sotto la vostra responsabilità…quello che è successo è gravissimo …e questo mette il gruppo nella spiacevole situazione di dover agire  direttamente… in prima persona…… voglio dei nomi… voglio i responsabili di tutto…un Professore morto non mi basta…voglio sapere tutto…o vi assicuro che la morte, diventerà l’ultimo dei vostri problemi…> <Si, Signora…> esclamano quasi all’unisono i due uomini, e dopo essersi voltati, prendono a camminare velocemente verso la casa…

 

<Problemi Signora ?…> chiede con reverenza il giovane segretario, appena vede arrivare la donna…questa sospira, più stanca che irritata <Purtroppo, Si…> ribatte mentre si volge verso la bambina osservando, che disegna strani ghirigori colorati… <… purtroppo per la Cacciatrice…> esclama in un sussurro…

 

5.

Il sole, si alza lentamente in un cielo che diviene sempre più azzurro, mentre le ombre notturne si ritirano velocemente…il calore crescente, riscaldando l’asfalto umido della notte precedente innalza una cortina leggera di nebbia intanto, che anche le creature della foresta, tagliata nel centro dall’ asfalto nero, sembrano riprendere vita e i loro centinaia di versi, risuonano tra gli alberi…

 

…ma non è tutto rose e fiori…infatti, a lato della carreggiata, una Chevrolet verde acceso, ultimo modello, è immobile come una bestia morta……anzi, ferita…dato che a terra, si trova un pneumatico squarciato e gettato senza tanti complimenti in mezzo alla strada…

 

<Allora ?…> domanda la donna dai capelli corvini, sporgendosi dal finestrino, mentre osserva il marito cambiare una ruota <ALLORA ?…> ripete di nuovo……l’uomo, con la camicia rossa deformata dai muscoli, sbuffa  si concentra sulla ruota… <Andrebbe meglio…> esclama irritato <…se tu scendessi a darmi una mano…> <E vuoi farmi rovinare le unghie ?…> domanda stupita la donna, mentre soffia sullo smalto fresco……l’uomo, William Samuels, sbuffa irritato e suda sia dalla fatica che dalla rabbia…E ACCIDENTI …tutti quei continui “cip-CIP…CIP” lo fanno andare fuori di testa…se avesse qui il suo fedele fucile da caccia…l’uomo sorride divertito……in fondo anche la moglie, non fa altro che cinguettare tutto il giorno……BAM…un bel colpo in mezzo alla fronte… “Onorevole Giudice… stimati giurati…” esclama nella sua mente, mentre si vede già al processo… “…Si…ho ucciso mia moglie…ma solo per evitare la sofferenza continua che accompagnava Ellen……la mia sofferenza in sua compagnia…” e subito i pensieri, vanno alla cara Jennifer ……non certo una futura moglie perfetta…non certo un’incredibile amante…ma di certo…una buona complice… William  si trova a sorridere, mentre, finalmente, la ruota sembra entrare nei quattro bulloni…E VAIII… finalmente……un paio di strette…e poi via…verso casa di Ellen……un paio di colpi di accetta…e far sparire il corpo della moglie dentro uno dei laghetti vicini…..come alibi ?… “Io…agenti, io…mi vergogno a dirlo…ma dopo che ho lasciato mia moglie a casa…ho passato tutto il tempo…con Jennifer  Burke…la…la mia amante…” “È la verità ?…” domanderà l’agente… “CERTO…”  esclamerà e annuirà allo stesso tempo, la testolina scema di Jennifer … “Quindi… Signor Samuels…lei non sa dove si trova sua moglie ?…” “Io…trovatela vi prego…ultimamente, il nostro rapporto era in crisi…ma io…la amo ancora…vi…prego… trovatela…” William sorride di nuovo…non un’interpretazione da Oscar… ma si può sempre aggiustare in seguito…e poi a indagine conclusa…

 

…l’uomo si gira di scatto, verso la foresta……di colpo…c’è silenzio…

 

…un mortale silenzio…

 

6.

Non si può definire…non ci sono parole che lo possano esprimere…ma…dentro di lui…c’è un vuoto…un vuoto che lui DEVE riempire……poi Cavia 8 si ferma di scatto, odorando l’aria… presenze…più avanti…in mezzo agli esseri marroni (che non sono buoni) tanto alti e con altre cose verdi (e neppure queste sono buone) attaccate sopra……il suo sguardo si fissa qualche istante su un’altra cosa…un essere più piccolo e colorato…(BUONO) …che lo osserva, saltellando in cima agli esseri alti e marroni….ma è troppo piccolo…non basta…anche se lui, non sa spiegare il perché…

 

7.

<Will ?…> domanda la donna, mentre fissa il marito che si è appena rialzato da terra e sembra fissare, ottusamente, la silenziosa foresta davanti a lui…

 

8.

L’odore è buono…e non è nemmeno colorato come gli esseri alti e marroni……dentro di lui, qualcosa prende ad agitarsi, mentre fissa l’essere che in parte è rosso…(ROSSO…ROSSO…) come rosso era il liquido buono e dolce…degli altri esseri che erano bianchi all’esterno…ma rossi all’interno…e che gridavano…quando si riempiva il vuoto dentro di lui…

 

9.

<Will ?…> domanda di nuovo la donna, chiaramente spaventata…ma il marito, non sembra ascoltarla…con gli occhi fissi ad osservare un cespuglio, che all’improvviso, prende ad agitarsi leggermente…

 

10.

DEVE RIEMPIRE IL VUOTO……ma non all’improvviso…altrimenti l’essere in parte rosso urlerà…e cercherà di andare via…e gli farà male……Cavia 8, si accuccia a terra, mentre nella sua rozza e brutale mente, tornano i ricordi confusi di tanta luce…e gli esseri completamente bianchi attorno a lui…e il freddo dietro la sua schiena, mentre non può evitare di fissare le piccole luci sopra di lui…e non può neppure muoversi……e poi il dolore…e qualcosa di freddo dentro di lui…e il dolore più forte……e gli esseri attorno a lui, che gridano con voci più basse…e lui che grida più forte di loro… ma gli esseri bianchi, rimangono attorno a lui…e non si spaventano…e la cosa fredda, continua a restare dentro di lui…

 

…e Cavia 8, non può più resistere…DEVE RIEMPIRE IL VUOTO…

 

11.

…il cespuglio, sembra esplodere, mentre una creatura dal pelo marrone scuro, salta fuori all’improvviso …William Samuels, ha solo il tempo di aprire la bocca…

 

…ma non il tempo di urlare…

 

…Cavia 8 gli è addosso, buttandolo a terra di peso…colpendo con gli artigli…mordendo con le fauci…riempiendo il vuoto dentro di sé……la donna, in macchina, prende ad urlare istericamente, con lo sguardo verso il corpo del marito che viene dilaniato sotto i suoi occhi…la bestia…la creatura…l’essere, tuffa ripetutamente il suo  muso sporco di sangue nel petto dell’uomo, con le mascelle aperte e le fauci grondanti di sangue…

 

…lentamente il vuoto, viene riempito…poi Cavia 8, comincia a prestare attenzione alle urla di un altro essere…molto più grosso di quello che ha riempito il vuoto…e verde come quelle cose che non sono buone…Cavia 8, sferra brutali pugni e colpisce ripetutamente il corpo dell’essere…… sollevando una miriade di scintille, mentre i suoi artigli incidono il metallo della fiancata……ma l’essere continua ad urlare, senza interrompersi…

 

…Cavia 8 si alza in piedi, troneggiando sul corpo contorto e senza vita dell’uomo…e colpisce…e colpisce e colpisce di nuovo…incrinando le portiere della macchina, il tetto metallico…facendo esplodere il cruscotto…ma l’essere verde, continua a urlare…

 

12.

La donna continua ad urlare istericamente, mentre la creatura pelosa, che ringhia e sbava grosse gocce di sangue, continua a colpire con furia animale la macchina, spostandola per la violenza dell’ impatto…lo sguardo di Ellen, come quello di un’animale braccato si sposta verso il cruscotto…le sue mani tremanti, lo aprono e incominciano a frugare dentro, finché le dita, raggiungono il calcio di legno della pistola calibro .38…<VATTENE…> urla la donna, prendendo a sparare all’ impazzata in direzione della creatura…

 

…una pallottola colpisce la spalla destra di Cavia 8…il proiettile si fa strada nel corpo ed esce un istante dopo, in uno spruzzo di sangue rossastro……la creatura si immobilizza di colpo…quasi paralizzato dalla paura…nella sua mente sconvolta, i ricordi degli esseri bianchi che urlavano…e gli provocavano lo stesso dolore, mentre lui riempiva il vuoto con loro… …è troppo per la sua mente spaventata…è semplicemente troppo…non vuole provare ancora lo stesso orribile dolore…

 

13.

…la creatura lancia un ringhio tremendo…Ellen, si copre le orecchie, cercando di non sentirlo, e chiude gli occhi di colpo, mentre il suo corpo è scosso dal tremore e le sue guance si bagnano di lacrime…il tempo passa…e la donna, apre timidamente un occhio…con il terrore, di vedere il mostro, che gli scaraventa addosso…ma davanti a lei…davanti al finestrino distrutto…non c’è niente…attorno alla macchina, l’unica presenza…è solo il corpo senza vita dell’adorato marito…

 

14.

Il sole, sta calando lentamente e il buio della notte avanza veloce, per inghiottire tutte le zone di Sunnydale, che prima erano illuminate…compresi i resti abbandonati della scuola superiore…

 

…e proprio da quelle parti, in una strada laterale, c’è un furgoncino blu, senza insegne e del tutto anonimo, che già da due giorni, continua a stazionare, nei pressi dei resti della scuola…e per quanto le diverse multe sul cruscotto, lo facciano sembrare un mezzo abbandonato…l’interno del furgone, è tutt’altro che vuoto…

 

…i due, un uomo ispanico con camicia rossa e una donna bionda con una maglietta bianca e una fondina ascellare, fissano stanchi, una serie di schermi, mentre da un sacchetto lucido di olio, pescano in modo annoiato, le patatine all’interno …<Niente di nuovo sul fronte Occidentale…> esclama il giovane in direzione della ragazza, con un sorriso a trentadue denti, mentre il suo orecchino d’oro, riflette la luce degli schermi…la ragazza, alza lo sguardo verso il compagno e scuote la testa annoiata…poi torna alle sue parole crociate… <Come si chiamavano…i mostri di quel film ?…> domanda di colpo la ragazza, agitando una mano in aria, come per afferrare una parola, che non ricorda <Quale film ?…> domanda il ragazzo, ripescando un’altra patatina <Quello …quello con quell’attore …> gesticola la ragazza <Quale attore ?…> chiede il ragazzo sorridendo… <L’invasione…dei corpi astrali…o qualcosa del genere…> <L’invasione degli ultracorpi ???…> domanda l’uomo <Si…proprio quello…> <Si chiamavano…un…un ….> …<Baccelloni ?…> esclama d’un tratto, una calma voce femminile da uno degli schermi…

 

…una donna di mezz’età, dai capelli grigi, raccolti in una coda di cavallo, che gli cade su una spalla, fissa i due giovani da uno degli schermi…<Fa piacere…> esclama la donna, sotto lo sguardo stupito dei due <…che malgrado la crisi in cui versa il gruppo…voi due riuscite comunque a rimanere tranquilli…> <Ecco…ecco…> balbetta il ragazzo, mentre la compagna, ha già buttato dietro di se il giornaletto…<Ci sono novità ?…> domanda subito dopo <No…no, Signora…i rivelatori, non hanno ancora segnalato la presenza di Cavia 8…> la donna annuisce, con le labbra contratte per qualche secondo… <State controllando… veramente ? …> <Certo, certo Signora…> <Bene…continuate la vostra sorveglianza…ma fatelo seriamente…e un’ultima cosa…se individuate Cavia 8…NON intervenite per nessun motivo… una squadra speciale, sta per partire alla volta di Sunnydale…limitatevi solo ad assicurarvi che non ci siano presenze umane alla Bocca dell’Inferno… …NONINTERVENITE…> esclama con tono duro, pochi istanti prima che lo schermo si oscuri di colpo… <Secondo te…si è arrabbiata ?…> domanda la ragazza, che non può fare altro che osservare lo schermo <No…> esclama ad alta voce il collega <…per niente…anzi, è probabile che ci mandi una decina di riviste da leggere…dentro la cella che occuperemo all’isola…prima della nostra esecuzione…> l’uomo scuote la testa e cerca di concentrarsi di nuovo sugli schermi…

 

15.

<STASERA ???……LI DENTRO ?…> domanda sconvolta Willow, scrutando il volto di Oz…lui reprime una smorfia <Lo scoperto, solo poco fa…> esclama il ragazzo alzando le spalle <…ho creduto che io e il gruppo, fossimo stati ingaggiati per un concerto al Bronze…non pensavo che sarebbe dovuto essere un Rave party…nella scuola abbandonata …> <Magnifico…> esclama la ragazza scotendo la testa <…un Rave Party… sopra la bocca dell’inferno…> <Per non offendere i demoni…> esclama Oz, alzando le spalle <…magari suoneremo solo Heavy Metal…> la ragazza scuote la testa, e velocemente si avvia verso il dormitorio…

 

16.

Il sole entra dalla finestra aperta, portando con sé il suo calore e il rumore degli studenti che passeggiano lungo la strada, sotto il dormitorio…Buffy, comodamente seduta a gambe incrociate sul letto della camera che divide con Willow, si concentra il più possibile, per dipingersi le unghia ed evitare di colorare anche le dita……la porta della stanza si apre di scatto e Buffy alza subito lo sguardo vendendo solo un’ombra con lunghi capelli ……e cosi facendo, perde la concentrazione e finisce per dipingere una lunga striscia di smalto rosso sull’indice…<…Buffy…Oz…> balbetta Willow, respirando affannosamente <…RAVE PARTY……ma ti rendi conto ???…> <No…> risponde la Cacciatrice, mentre cerca tra gli oggetti sparsi sul letto, un batuffolo smacchiante <COME NO ???…> domanda stupita Willow <Nel senso…che ho capito, al massimo quattro parole di quello che hai detto…una era il mio nome…e l’altra “capito ?”…> <Già…giusto…ma Oz…stasera…IL RAVE…> Buffy, sbuffa annoiata e si rimette in piedi, avvicinandosi all’amica e afferrandogli le spalle <WILLOW…calma…calma e tranquillità…> la ragazza si zittisce immediatamente e prende a respirare grosse boccate d’aria…<Allora ?…> domanda Buffy <…Oz…ha scoperto…che stasera, il suo gruppo, è stato ingaggiato per suonare…per un Rave improvvisato…sulla bocca dell’inferno…>…Buffy continua a fissare l’amica senza parlare…<Era meglio, se non capivo una sola parola…> esclama qualche secondo dopo…

 

…Buffy scuote la testa e guarda le tre sole dipinte della mano destra…<Pazienza…> in fondo, non si sente di finire il lavoro…sarebbe del tutto inutile……dato che, probabilmente, la sera stessa, dovrà rovinarsi le unghia a furia di pugni contro i vampiri e demoni…

 

17.

… la donna, con una lunga treccia che gli scende sulla spalla destra, reclina la testa sulla poltrona e chiude gli occhi……troppo stanca per pensare…o per fare altro…… come gli piacerebbe tornare indietro nel tempo di due giorni…ma, solo di due giorni…… fino a tornare seduta sotto la quercia e osservare la nipotina Rachel che disegna……la donna sospira e apre gli occhi, iniziando a premere una serie di pulsanti da una tastiera lì vicino…e lo schermo di computer, fissato sul tavolo di legno pregiato, si anima all’improvviso…mentre alcune foto compaiono di colpo…foto di persone che la donna…………………

 

… <Signora ?…> domanda con rispetto il giovane orientale, appena entrato nell’ufficio riccamente adornato……una delle mani della donna, si muove di scatto premendo un tasto e lo schermo si oscura all’istante… <Che c’è ?…> domanda con voce dura la donna…<Ecco, Signora… l’unità da lei richiesta è stata formata…ed  è già pronta a partire… aspettano solo il vostro via libera …> …la donna, non risponde, ma continua a fissare lo schermo buio per diversi secondi…… <Aspettino ancora…> esclama infine <Signora ?…> <Mi unisco al gruppo…> <MA… MA…> balbetta il segretario, sconcertato e terrorizzato……la sua padrona va a rischiare la sua vita a Sunnydale…in missione…e in compagnia di un gruppo di killer professionisti …niente, al mondo, avrebbe potuto sconvolgerlo di più…<Signora…io non posso permettervelo …> esclama il giovane con rabbia improvvisa, mentre i pugni si stringono di colpo…la donna, sorride bonariamente… <Capisco, quello che provi…> <SIGNORA …gli uomini di quel gruppo, sono dei rudi…non possono minimamente servirvi come posso fare io…e potrebbero forse mancarvi di rispetto……ben peggiore, Sunnydale è un luogo molto pericoloso… io …io non posso permettervi di andare…> <Pu shih !!!…> esclama la donna in un dialetto orientale… <…io andrò …e tu rimarrai qui ad aspettarmi …> il giovane si inchina di colpo <Come desiderate… > la donna si alza all’improvviso, passando di fianco al segretario… <Non ti preoccupare per me…> esclama la Signora, con un tono, che il giovane, impiega qualche secondo a definire “dolce”…<…so badare a me stessa da quando avevo sedici anni……praticamente, un’eternità di tempo fa…>

 

18.

La mano bussa con insistenza sulla porta e alla fine, questa viene aperta…<Si ?…> domanda un assonnato Osservatore, mentre sbadiglia coprendosi la bocca con una mano che regge una tazza di caffè…<Signor Giles…> esclama Buffy, entrando in casa seguita da Xander, Oz e Willow <…ha saputo le novità ???…> <Non ancora Buffy…non ho avuto il tempo di leggere il giornale…> <Non le notizie del giornale…> <E quali allora ???…> <NON LO SA ???…> chiede stupita Willow… <Willow…> esclama Buffy <…calma…e tranquillità…> la ragazza annuisce e prende a respirare grosse boccate d’aria, sotto lo sguardo stupito dell’Osservatore…<Le novità…> inizia l’uomo, inarcando un sopracciglio <…sono che avete formato un gruppo comico ???…> <NO…> esclama Willow con foga <…il RAVE…> …poi la ragazza intercetta l’occhiata di Buffy e riprende a respirare… …<Si tratta…> riprende Oz <…del contratto che il mio gruppo ha per stasera…per suonare ad un…>

 

19.

<…RAVE ???…> chiede il ragazzo dai capelli castani tagliati a spazzola, mentre spinge indietro le lenti degli occhiali, fissando l’amico…quest’ultimo Edward “MAD” Bennick annuisce sorridendo <…STASERA ???…> chiede di nuovo il ragazzo dai capelli castani, mentre i suoi occhi saettano in giro, in cerca di qualcosa che distragga l’amico, e lo faccia andar via…<…sai Eddy…ecco …io…veramente…> Edward allarga di scatto le braccia, mettendo in mostra la sua camicia con la decina di stemmi di band musicali, disegnati sopra…<DAI TOMMY…> esclama l’amico tirando fuori il suo sguardo da cane bastonato, che Thomas Sunford conosce da quando erano amici d’infanzia…lo stesso sguardo che riesce convincere Tommy a fare quello che l’amico gli chiede… ma questa volta… NO E POI NO…<EDDY…ascolta…stasera…ecco…io…> <DAI…ci divertiamo da morire…e poi, magari, troviamo un paio di ragazze…>…Thomas scuote la testa come per scacciare un pensiero…l’unica ragazza che gli interessa, è l’irraggiungibile Milly Sanders……irraggiungibile almeno per lui……il bestione del suo ragazzo, Marvin Solder, già gli ha spiegato una volta, che cosa gli farà se prova solo a guardare la ragazza…e il ricordo,del pugno allo stomaco…e gli amici di Marvin che ridono e Milly che sorride, mentre abbraccia i bicipiti del ragazzo…e lui, steso a terra, mentre si preme lo stomaco…questo ricordo, vecchio ormai di mesi, ancora, lo fa svegliare di notte, coperto di sudore…

 

…<NON PENSARCI…> esclama Edward, come se avesse letto il pensiero dell’amico…<Ascolta Eddy…> riprende Thomas…ma poi si blocca di colpo, mentre fissa una ragazza dai capelli biondo platino, camicetta rossa, e minigonna che più mini non si può, cammina verso di lui……il tempo pare rallentarsi, mentre il volto di Thomas diventa sempre più sorridente …e osserva estasiato la ragazza che cammina verso di lui, come se si muovesse al rallentatore… <Ciao…Mouse …> esclama Milly storcendo il naso, mentre gli passa accanto…<Ci…ciao…> balbetta Thomas… …Edward scuote la testa e i porta la mani alla bocca e imita un megafono <Pianeta Eddy…chiama Tommy… risponde Tommy…> <Eh ?…> è l’unica cosa che esclama il ragazzo, quando riesce a riportare lo sguardo sull’amico…<Ti ha chiamato Mouse…> <EH ???…> <TI HA CHIAMATO MOUSE…in pratica ti ha salutato con il soprannome che ti ha dato Marvin…> e Thomas storce la bocca, ricordando Marvin, mentre sorrideva e lo guardava contorcersi a terra “Sembra un topolino…” esclama Milly, portandosi l’indice alla bocca…Marvin ride divertito e…quello diventa il soprannome di Thomas…MOUSE …… TOPO…

 

<…Ciao Thomas…> esclama una ragazza, che indossa un anonimo vestito bicolore, passando dietro di lui, mentre cammina in fretta con i capelli rossi, in una crocchia disordinata e alcuni libri stretti al petto…<Ciao……> esclama il ragazzo, facendo uno sguardo interrogativo verso l’amico …questi alza le spalle <…kate … credo…> esclama Edward scotendo la testa… <CIAO …KATE …> urla Thomas…ma la ragazza, ha già imboccato un viale ed è sparita dietro una grossa siepe…

 

20.

Le porte metalliche dell’ascensore si aprono…e la luce del sole appena sorto, costringe la donna a stringere qualche istante le palpebre…poi, appena riprende il controllo della situazione e può fissare tranquillamente il sole, senza sbarrare le palpebre o piegare la testa di lato…la donna esce a passo svelto dalla cabina e si avvia tranquillamente sotto l’enorme volta metallica del hangar, passando avanti a decine di persone che cessano immediatamente i loro lavori su alcuni aerei per osservarla a bocca aperta…<…Ma…> <…LEI ???…> <…io…> <…mai…> frase spezzate e parole interrotte raggiungono la donna, mentre si avvia con passo deciso verso la sua metà…un grosso Jet con insegne opportunamente fasulle…conscia di essere sotto lo sguardo dei suoi subalterni, fa subito emergere sul volto, la maschera di gelida superiorità che la contraddistingue …anche se dentro di sé, continua a essere turbata come la prima volta, che entrò nella sala del Operativo Centrale…

 

(… “LORO TI ODIANO…” … gli ripeteva continuamente il Conte Herbert Von Klaus-Sterlich “Loro …… TUTTI LORO…ti odiano……e sai perché ???………perché ti invidiano……” lei annuiva silenziosamente……l’unico modo in cui poteva rispondere ad un uomo del genere……se avesse aperto bocca……se avesse “osato” interrompere il Conte, nel mezzo di uno di quei discorsi che lei odiava stare ad ascoltare……… “…tu possiedi quello che loro non avranno mai……tu puoi avere ciò che loro non avranno mai………a te sono concesso cose che loro possono solo sognare di fare……per questo ti invidiano……PER QUESTO TI ODIANO…” alla fine del discorso, lui si voltava verso di lei……e finalmente la fissava……prima di allora, il Conte, avrebbe potuto benissimo parlare da solo, tanta era la considerazione che aveva di lei “…tu rispondi al loro odio, con la tua indifferenza……LORO, i sottoposti,  esistono solo per servire il gruppo……ma il gruppo sei tu……quindi loro esistono solo per servirti…………e i servi vanno sempre ignorati…”

 

…BASTARDO !!!……se avesse potuto saltargli addosso……prenderlo a pugni……colpirlo con quanta forza possedeva………fino a far sparire dal suo volto, quell’aspetto freddo e altero……quei occhi di ghiaccio, che la fissavano sempre……la studiavano……la valutavano…

 

…ma non c’era traccia di calore in quei occhi azzurri………AMORE……AH !!!…una parola, di cui il Conte conosceva il significato………ma solo perché aveva letto la definizione su qualche vocabolario…

 

…strappargli il cuore…cento volte gli è venuta in mente quest’idea……ma era irrealizzabile…… lui era il CAPO ……il CAPO DEL GRUPPO……se solo ci avesse provato…se solo avesse provato a sfiorarlo……sarebbe morta prima ancora di sfiorarlo…)

 

…la comitiva di persone, che stazione vicino al Jet,  completamente intabarrate in tute nere e passamontagna, vedendola arrivare, si mettono in spalla dei grossi zaini anch’essi neri, e si dispongono in una fila ordinata dietro un uomo con una cicatrice sul lato sinistro del volto… <Signora, Buongiorno… > esclama Simon Dougan, mentre un sorriso sul volto, increspa la sua cicatrice <…non pensavamo che lei volesse ispezionare l’unità… > <Siamo pronti ad andare ?…> domanda la donna…l’uomo apre la bocca per la sorpresa <Sia… SIAMO ?…> chiede l’uomo, sempre più stupito <SI, Signor Dougan … “SIAMO”…io vengo con voi…ha qualcosa da contestare su questo punto ?…> <MA… Signora …andremo a Sunnydale…in missione…e arriveremo di notte…sarà pieno di vampiri e demoni…> esclama l’uomo, spiegando, in modo quasi infantile, i pericolo che sono in agguato alla Bocca dell’Inferno…timori che la <So perfettamente, cosa ci aspetta…… ma c’è lei…e gli uomini della sua squadra a proteggermi… sempre che ne siate in grado…> <Ecco…Si,Signora…certamente…> <Bene…visto che tutto è risolto… muoviamoci …>…la Signora donna passa avanti all’uomo ed entra nel piccolo aeroplano…sotto lo sguardo stupito dei presenti…

 

21.

DOLORE…DOLORE…DOLORE…Cavia 8, lo sente dentro di sé…è un dolore così profondo che neppure il pensiero di riempire di nuovo il vuoto, serve ad attenuarlo…il muso della creatura, si alza verso il cielo e le sue narici si dilatano, mentre annusa l’aria in cerca di un odore che gli sia familiare……molti altri esseri, come quello grosso e verde, ma di molti altri colori diversi, sfrecciano poco lontano dal lui, emettendo orribili grida…altri esseri più piccoli, come quelli che riempiono il vuoto, escono all’improvviso e gli passano davanti……e lui si accuccia in mezzo alla sporcizia dell’oscuro vicolo……non vuole che gli esseri lo vedano……altrimenti lo porterebbero nel luogo dove gli esseri bianchi gli fanno male……allora, Cavia 8, si accuccia per bene a terra…e aspetta…

 

22.

<Allora ?…> chiede Giles <…che volete che faccia…> <ECCO…> riprende con foga Willow…ma subito, fatti un paio di respiri veloci, sembra calmarsi…<…potrebbe dirci…come bloccare il Rave…> <E come potrei fare, secondo voi ???…> <Lei, Signor Giles…> riprende Willow…<…è un’…adulto…e i modi di rompere le uova nel paniere ai giovani…ne conoscerà moltissimi…> Giles apre la bocca con un’espressione stupita…e Willow prende ad osservare il resto del gruppo <…troppa televisione……mi riferisco a espressioni… “rompere le uova nel paniere”…> esclama con un sussurro <Il problema…rimane… > riprende Buffy < …se non troviamo il modo di bloccare il Rave…saranno i vampiri e i demoni a festeggiare…> <E…se salissimo sul palco ?…> suggerisce Xander, sfoderando un sorriso di superiorità…<Per fare cosa ?…> domanda Buffy <Per dire…che non si può fare…il Rave…> <Sarebbe una pessima idea…> commenta Oz… <Perché ?…> domanda l’amico <…pensi che non ci darebbero ascolto ?…> <Più probabile che ci spacchino le chitarre sulla testa…> <Questo è un bel problema…> esclama Xander annuendo… …<Su questo hai ragione…> commenta l’Osservatore con tono improvvisamente serio <…è davvero un bel problema…non possiamo certo dirgli, che tutti i presenti faranno da bersaglio alle creature della notte…> <Perché no ?…> domanda Xander <Dubito che ti crederebbero…> l’Osservatore sospira con tono già stanco…<C’è un’unica cosa da fare…>…esclama l’uomo scotendo la testa <… partecipare…>…… i presenti prendono ad annuire mentre l’idea si fa strada in loro…<Solo una cosa…> esclama Oz …<…lei Signor Giles…eviti giacca e cravatta…> <Stonano ?…> domanda Willow <A dire la verità…ho sentito, che probabilmente, lanceranno vernice sul pubblico…> <Speriamo…> esclama con tono serio l’Osservatore <…che almeno non sia rosso sangue… altrimenti, non riusciremo a distinguere chi è ferito a morte da chi è solo sporco…>…

 

…<Sarà una lunga serata…> commenta Buffy…

 

23.

<Allora ?…> chiede per l’ennesima     Edward, correndo davanti all’amico, per fermarlo…Thomas, sbuffa annoiato…<E…DAAAIIIIII…> riprende Edward…<VA BENE…VA BENE…> urla il ragazzo…<…ma solo fino alle dieci ?…> <LE DIECI ???…> esclama stupito Edward…<…ma alle dieci…praticamente, non c’è nessuno…> <O COSI…> <Va bene…va bene…ma dubito che né verrà fuori una lunga serata di divertimenti…>

 

…Thomas, incrocia le braccia…mentre Edward alza le sue, come se volesse arrendersi <O.K. …O.K. …> esclama quest’ultimo…<…le dieci…> poi si allontana scotendo la testa…

 

24.

…gli esseri che fanno rumore, ora sono molto meno…..la luce è quasi sparita…e ora arriva la non-luce…Cavia 8,  prende ad agitarsi……oltre al fetore della spazzatura nel vicolo, intorno a lui, sente anche qualcos’altro…una sensazione che non è definibile in nessun modo…e il dolore, si attenua un poco……Cavia 8, riemerge dal vicolo sporco e avanza barcollando…lasciando dietro di sé, una grossa macchia di sangue rossastro, nel punto in cui è stato accucciato per ore……mentre dalla ferita alla spalla, continua a colare un rivolo di sangue…

 

25. Qualche ora prima

Il sole tramonta, oltre le alte montagne…la luce svanisce lentamente…e nubi illuminate da essa, si dipingono di rosso fuoco…la donna si distrae qualche secondo da questo scenario che si svolge fuori dal finestrino dell’aereo per fissare l’orologio che porta al polso…le diciotto e trentacinque… arriveranno a Sunnydale, dopo il tramonto…la donna scuote la testa e riprende ad osservare le nuvole arrossate dal sole morente… mentre seduti diversi sedili dietro di lei, i sette membri della squadra, rimangono in silenzio…la Signora fa un breve sorriso triste, guardando il vacuo riflesso del suo volto sul vetro…di certo, se non ci fosse stata lei sull’ aereo, a quest’ora, nella cabina, risuonerebbero battute oscene e risate e barzellette e moti di spirito……sa che è così……anche lei, ha fatto parte degli Operativi……com’è che si diceva ???……com’è che venivano definite le chiacchiere tra agenti, prima di entrare in azione ???…… “Serio discorso sul nulla, prima della morte” ???……una cosa del genere…

 

…ma ORA, nessuno degli agenti sull’aereo, si azzarderebbe a dire niente………LEI È CON LORO……ecco il motivo……già……che tristezza…la donna sospira silenziosamente……e se scoppiasse di colpo a ridere ???…una risata… niente di più …ma non può certo permetterselo …qualunque subalterno, che si trovasse adesso al suo posto, lo potrebbe fare…e magari attaccare bottone con gli altri parlando di partite di Football …o di cinema o di quell’attore o attrice o dire solo una sciocchezza qualunque …ma certo LEI, non può farlo……per nessun motivo, deve mostrare di avere anche un lato umano …non dopo tutto quello che gli è costato costruirsi la sua immagine… “LA SIGNORA” …quante cose ha sacrificato a lei ??? a quest’ immagine dura e spietata…a questa donna, che sente così diversa da lei…ma è un ruolo, che deve ricoprire ventiquattro ore al giorno se vuole restare a capo del gruppo…per questa immagine… quanti sacrifici……quasi quarant’anni di sacrifici …in cui ha dovuto anche rinunciare all’affetto dei suoi figli…e all’amore di un uomo…

 

…la donna si concentra a fissare il buio oltre la cabina…il silenzio attorno a lei, è carico di tensione …lo sente …ma è certo, che nessuno, dirà una sola parola …e del resto, non sarà lei a fraternizzare con i membri della squadra…MAI E POI MAI…non può permettersi certi scatti di umanità… se facesse un’ azione del genere…e lo venissero a sapere all’Operativo Centrale…i rappresentanti mondiali del gruppo, che fino ad ora, hanno sempre avuto un terrore reverenziale, nei suoi confronti… potrebbero anche pensare di poterla contestare apertamente, sapendo che anche lei, in fondo è un essere umano non diverso dagli altri…

 

…di colpo la donna si sente stanca…terribilmente stanca…ha sbagliato a rivangare il passato …se lo era ripromesso molti anni prima…il passato è passato…ripensare a quello che non è più, l’avrebbe solo fatta soffrire… …ma ormai ha iniziato a ricordare…e non può farci niente… neppure lei…

 

…e quanti compromessi continui è stata costretta a fare…ma quelli peggiori, erano i compromessi a cui doveva scendere con se stesa…una volta, prima di tutto questo la sua vita, era splendidamente semplice…lei sapeva chi erano i buoni e i cattivi…e lei era, di certo, una dei buoni…era dalla parte dei buoni e combatteva per i buoni……contro quelli che erano indiscutibilmente i cattivi……ma dopo… dopo…è tutto cambiato…più complicato, più difficile …capire chi è il buono e il cattivo…più difficile che mai, perché quello che poteva essere il buono, poteva rappresentare il cattivo per gli obbiettivi del gruppo…e viceversa…e allora bisogna agire di conseguenza… eliminare o arruolare… sopprimere o reclutare…niente più buona né cattiva… ora la donna si sente sulla linea di confine… …né bianco né nero…appunto…sulla linea…lei è grigia… come lo sono adesso i suoi capelli…la donna sorride divertita …ma il sorriso dura solo qualche istante…poi viene fatto sparire…e spera che nessuno l’abbia visto…sarebbe un’incontestabile segno di umanità…

 

…e i suoi amici ?…ne ha mai avuti ?… una volta, tanto tempo fa, aveva di amici veri e sinceri e qualcuno che l’amava…e lei era felice, poteva sorridere o ridere apertamente…e dire una sciocchezza…e divertirsi con i suoi cari amici… …ma è stata almeno una, o due vite fa… …la realtà, adesso,  è che non è ha nessuno, attorno a lei, che possa chiamare “amico” …meno che mai all’interno del gruppo …all’età di quasi sessanta anni è arrivata alla metaforica vetta più alta che mai, nessuna persona potrebbe raggiungere……a capo di un gruppo che ha incalcolabili capitali alle spalle…contatti e rappresentanti  in tutto il mondo… risorse in campi scientifici che molte nazioni, possono solo sognare di avere in futuro……è sempre lei che, a volte, decide la politica mondiale… se quel presidente, generale o ministro deve essere destituito o fatto restare al potere…e la sua fortuna personale, quella che appartiene alla sua famiglia, si conta con alcuni numeri seguiti da minimo otto zeri…in qualunque valuta…“Si, Signora”… “certo, Signora”… “Come desiderate, Signora” …SIGNORA…SIGNORA …ormai la conoscono solo con questo appellativo …persino nella sua famiglia, quasi nessuno conosce il suo vero nome… “mamma” e “nonna”…solo cosi la chiamano… …tranne la piccola Rachel…l’unica alla quale si è sentita di confidarle il suo vero nome  …ma non poteva fare altrimenti……aveva un disperato bisogno, che qualcuno la chiami di nuovo per nome…che gli ricordasse chi è veramente…… ma prima di questo, da quanto nessuno la chiamava più per nome ?……da quando, lei stessa, smise di ripetersi il suo stesso nome ?…da decenni ormai……una volta, tanto tempo prima, si metteva davanti allo specchio …si osservava il viso, cercando di rammentare come fosse prima delle operazioni di ricostruzione facciale…… e si diceva il suo nome…solo per ricordarsi chi era, in un tempo passato…ma era troppo difficile, formulare quelle semplici parole…troppo difficile e doloroso…il passato è passato………la donna chiude gli occhi, come se volesse riposare, e questa è l’impressione che vuole dare ai presenti… …perché MAI, nessuno possa vedere nei suoi occhi, la tristezza…

 

…e la Signora chiude gli occhi, fissando il buio dietro le palpebre…cercando scampo in un breve sonno, che comunque non verrà …mentre dentro di lei si sente sola…

 

…disperatamente sola…

 

26.

Il sole, tramonta pigramente dietro le colline, lasciando spazio al fresco della notte…e al buio…

 

…il gruppo di ragazzi, dall’altra parte della strada, fissa come ipnotizzato i resti sgangherati di quella che era la loro scuola <Quanti ricordi…> esclama Willow fissando le pareti annerite dal fumo…<Già…> commenta la Cacciatrice annuendo <…dall’invasione di vampiri guidata da Spike, durante la notte di San Vigeus……fino all’esplosione finale che ha spazzato via il Sindaco…> <Io…> riprende Willow <…pensavo ad Oz…> il ragazzo, dietro di lei, gli butta le braccia intorno al collo sorridendo…

 

…<Eccomi…> esclama una voce ben nota alle loro spalle…il gruppo si gira e vede arrivare l’Osservatore…<Signor Giles…> si stupisce Buffy, vedendo l’uomo con una giacca di pelle nera, camicia bianca e capelli tirati indietro da chili di brillantina…<…è proprio lei ???…sembra così…> <Dean Martin ???…> suggerisce l’uomo <Direi…teppista di una banda giovanile degli anni ‘50 …> l’uomo si ferma a scrutare il gruppo…scotendo la testa… <No…> esclama Willow <…è proprio il Signor Giles…non vedete che ci disapprova sempre allo stesso modo…> … l’Osservatore apre la bocca per dire qualcosa…poi la chiude prendendo a camminare in direzione della scuola… <Hey… Signor “Ribelle”…> chiama Xander sorridendo <…ci aspetti…>…

 

27. Due ore prima

<CHE CAVOLO…???> sbotta l’uomo ispanico, fissando uno schermo con gli occhi spalancati …<Che succede ?…> chiede la donna bionda, spostando la sua seggiola vicino al compagno…e osservando, lo schermo video, che rimanda l’immagine di una telecamera nascosta…che inquadra il pozzo della bocca dell’inferno…e un gruppo di ragazzi attorno a lei, che spostando alcune assi, e con vari strumenti in mano, stanno improvvisando a costruire un palco…<Ma che sono…scemi ?…> chiede l’uomo a nessun in particolare, mentre fissa a bocca a aperta i ragazzi che collegano alcune chitarre elettriche ad alcuni altoparlanti…<…maldicion…> impreca l’uomo, in spagnolo… <…che stanno facendo ?…> <Quello che ha tutta l’aria di un Rave…> esclama la donna, fissando un altro schermo che inquadra un punto del locale, dove un nuovo gruppo di ragazzi e ragazze, improvvisano dei balli senza musica…<ACCIDENTI…> impreca l’uomo a voce alta <…se Cavia 8, si dirige davvero alla bocca dell’inferno…e ci arriva stasera farà un massacro…dobbiamo mandarli via…>…l’uomo si alza di scatto e aperto un armadietto di metallo, tira fuori un’uniforme da poliziotto…velocemente si spoglia rimanendo solo in mutande, mentre la donna, si gira ad osservarlo con un sorriso sulle labbra…l’uomo si blocca qualche secondo scrutando la collega <Quando usciamo insieme ?…> <Siamo “insieme” da ben TRE giorni…e mi basta per tutta la vita…> <Pensavo di piacerti…> replica l’uomo con una smorfia divertita…la donna non risponde e si limita a sorridere di più……ma se avesse prestato attenzione alla strumentazione anziché al compagno……avrebbe visto, su uno schermo simile ad un radar…un puntino luminoso …un semplice “bip” della durata di un secondo……ma che avrebbe innegabilmente dimostrato che la loro preda è in zona……e che si sta avvicinando a loro…

 

…l’uomo si allaccia la fondina e ci infila una pistola d’ordinanza…la donna tossicchia per richiamare l’attenzione del compagno e lui si gira e prende a fissarla…<Agente…ma che bell’ orecchino…> commenta la donna bionda…l’uomo scuote la testa divertito…mentre apre lo sportello posteriore del furgone……e la prima cosa che vede… ad un paio di metri di distanza da lui…è Cavia 8…che lo osserva, mentre lentamente, scopre le mascelle irte di denti…<…maledicion y muerte…> …impreca l’uomo mentre la sua mano corre alla fondina…

 

28. Sempre due ore prima

Cavia 8, vede un essere…davanti a lui…è blu…e l’odore è simile a quello degli altri esseri…quelli con cui riempie il vuoto…lo vede muoversi…lo vede………e vede l’essere blu, con la cosa che procura sofferenza…e dolore…e agonia…nella mente, i ricordi del dolore, tornano subito a farsi sentire……e lui non vuole dolore, non vuole più provarlo…e con un balzo si scaraventa verso l’essere blu…

 

29. Sempre due ore prima

L’uomo, fa solo in tempo a estrarre la pistola…e sparare un colpo, nell’istante stesso che la Cavia 8 gli balza addosso…la pallottola, scava un buco nel petto della creatura…ma questa non muore… l’impatto è tremendo e i due corpi, vengono scagliati all’interno del furgone…Cavia 8, comincia a colpire con i suoi artigli…alzandoli e abbassandoli…scagliando sangue sulle pareti e sugli schermi …e l’uomo urla…urla sempre più forte…la donna, rimane paralizzata dal terrore…poi il suo addestramento ha la meglio…e in fretta la mano, corre ad afferrare la pistola dalla sua fondina ascellare……Cavia 8, vede il movimento……e si lancia su di lei, con le mascelle spalancate…

 

30. Sempre due ore prima

Il furgone blu, completamente insonorizzato verso l’esterno…oscilla vistosamente, ma sia le urla, che i ringhi feroci o le grida……trapelano verso l’esterno, solo come deboli voci……e l’unico rumore che è al loro livello, è il dondolio rugginoso delle sospensioni…

 

…poi l’oscillazione prende a rallentare…fino a fermarsi…

 

31.

Il sole è già calato da due ore e l’unica luce che illumina l’esterno della scuola è quella di una dozzina di auto e furgoncini, parcheggiati a caso sul prato antistante la costruzione…gruppi schiamazzanti di ragazzi e ragazze, camminano a passo svelto, passando vicino ai automezzi, da cui, gli stereo alzati al massimo, sparano fuori decibel di note musicali, dei più svariati complessi… alcuni ragazzi, ancora dentro le loro auto, muovono la testa a gruppi, seguendo il ritmo della musica, senza perdere l’occasione di suonare il clacson quando una bella ragazza gli passa vicino …… poco lontano, però, un paio di uomini, vestiti con identiche camicie rosse, sembrano non partecipare alla festa…ma osservano con aria critica la gente che entra nella costruzione abbandonata……<Pazzesco…> esclama il primo dei due, alto e dai capelli neri <Cosa ?…> gli domanda il secondo, più basso ma tozzo e con le spalle larghe <A questo Rave…fanno entrare chiunque…> esclama il primo, indicando una coppia di ragazzi, che ha passo svelto e senza guardare nessuno, camminano verso l’atrio sporco di fuliggine…

 

32.

<Accidenti…> commenta Edward, fissando l’amico che per l’occasione ha sfoggiato una cravatta nuova…<…ti avevo detto di vestirti a modo…> <Appunto…> esclama Thomas, sbuffando per la decima volta, mentre si passa una mano sul colletto della camicia bianca, per allentare un poco il nodo della cravatta fattogli dalla madre…<Quando ho detto “A MODO”…> riprende Edward <…intendevo dire…come me…> esclama il ragazzo bloccandosi di colpo, mentre i larghissimi e stracciati pantaloni di Jeans, oscillano come vele di una nave…Edward afferra la camicia nera su cui campeggia il disegno di uno zombi, che con un motosega, colpisce un cantante in frac… <…a modo ???…> domanda Thomas, facendo una smorfia…l’amico, prende ad annuire mentre il cappello con i campanellini, che porta in testa, suonano una musica di colpo allegra…<…a modo ???…> chiede di nuovo Thomas con un espressione sul viso, che fa capire all’amico, cosa pensa esattamente di lui…

 

33.

<Una cravatta ???…> domanda stupito il primo uomo, osservando i due ragazzi che entrano nell’atrio della scuola…<Non c’è più gusto nel vestire…> esclama il compagno <Hai ragione… …ammazziamoli…> esclama il primo, mentre la faccia gli si deforma per qualche istante e mostra gli inconfondibili canini da vampiro…

 

34.

La ragazza dai capelli biondi, appoggiata ad un muro, poco dopo l’ingresso, sembra flirtare con un suo amico, più alto e dai capelli castani…ma in realtà, osserva i ragazzi che  entrano, cercando di individuare eventuali vampiri…<Per rendere la cosa più vera…> sussurra Xander <…sarebbe meglio baciarci ?…> chiede…Buffy gli lancia un’occhiataccia e l’amico alza le mani di scatto retrocedendo di un passo……subito, lo sguardo della Cacciatrice, viene attirato da due ragazzi appena entrati…uno che sembra il perfetto opposto dell’altro…il primo in giacca e cravatta…il secondo, che sembra riemerso da un armadio cadutogli addosso……<Vampiri ???…> sussurra Xander, con aria interrogativa <Più probabilmente…> esclama Buffy, girandosi a guardare un altro gruppo di ragazzi appena entrato…<…demoni……demoni dediti a qualche culto…sulla moda…>

 

35.

PLIC

 

una goccia di un rossa, colpisce una piccola pozza di liquido dello stesso colore, che si è formata sul terreno, sotto il portello posteriore di un anonimo furgoncino blu, parcheggiato in un vicolo… …poi di colpo, una zampa pelosa si posa nella pozzanghera di sangue……una forma scura scende a terra, barcollando come un ubriaco… mentre tutti i suoi sensi, sono attirati…sono calamitati…dalla bocca dell’inferno …e da quella che sente la fine del dolore… …Cavia 8 avanza lungo il vicolo, mentre strane urla di molti esseri, gli arrivano alle orecchie… …poi si blocca di colpo…la sua bocca si apre all’improvviso e una delle sue mani artigliate ci entra dentro……ed emerge dopo qualche istante con un piccolo oggetto…(non buono) …Cavia 8 lo osserva qualche istante…ma poi il richiamo di casa, è più forte…e lascia cadere a terra l’oggetto…

 

…un piccolo orecchino d’oro…

 

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