TITLE: Iolokus #1
AUTHOR: MustangSally and Rivka T
TRANSLATED BY: Ainos - Ainos@SoftHome.net
CLASSIFICATION: M&S Relationship/Mitologia/X-File
CONTENT WARNING: NC-17 per il sesso, la violenza ed il linguaggio (brevi scene di slash)
SPOILER WARNING: Quinta stagione a partire da "Emily"
DISTRIBUTION STATEMENT: L’intero universo.
THE DISCLAIMER: Le autrici apprezzerebbero molto il fatto di non venir citate in giudizio. Nessun attore è stato danneggiato durante la stesura di questa storia.


* Capitolo 2 *

L'oscura nube dei suoi lamenti
E' solo l'inizio. Presto, io lo so,
la fiamma crescerà come aumenta la sua collera.
Profonda nella passione ed implacabile
che cosa potrà fare adesso lei, offenderà con insulti?


Mercanzia?

Sento Mulder che inghiotte a vuoto quando Abrams lo dice.

La parola crepita attraverso il mio auricolare ed il mio cervello, mentre seguo il quartetto di Rangers su per la tromba delle scale.

Perché scegliere quella parola? Possibile che Abrams sappia?

Io sono stata mercanzia.

Loro, (gli onnipresenti, gli invisibili) mi hanno accatastato, mi hanno messa in magazzino e poi ritornata al mittente.

Con l'affrancatura a carico del destinatario.

I Rangers si accigliano, a nessuno di loro piace l'idea che una piccola cosetta come me possa fare il lavoro di un uomo. Che vadano a farsi fottere, penso, e prendo il fucile che uno di loro mi passa. Sono fortunati che non ho puntato la pistola contro quello che mi ha tenuto aperta la porta per il tetto. Controllo il fucile, guardo attraverso il mirino e vedo che è ben calibrato e rifornito di cartucce. Non prevedo un conflitto a fuoco con Abrams, ma voglio più di un solo colpo nel caricatore.

"Riesce a maneggiarlo? Sembra un po' troppo grande per lei." mi chiede Zippy.

Uno dei Rangers sbuffa ed una macchia di colore illumina gli zigomi olivastri di Zippy.

"Volevo dire... non preferirebbe una pistola piuttosto?"

"So sparare con un fucile."

"Colpisca alla testa quel figlio di buonadonna e inneggeremo a lei per tutti i giri di bevute che ci faremo al Parrothead's giù in città." offre un agente dell'FBI con i capelli biondi tagliati a spazzola.

"Se questa signorina riuscirà a colpire Abrams, ci appenderemo alla barra del bancone!" borbotta il più vecchio dei Rangers.

Un altro propone di scommettere su chi avrà i peggiori postumi di sbornia la mattina seguente e tutti continuano nei loro puerili atteggiamenti maschili. Zippy inizia ad aiutarmi ad indossare il giubbotto a prova di proiettile: è creato a misura di una corporatura maschile e così mi appiattisce dolorosamente il seno contro le costole.

Indossata la mia armatura high tech, inizio ad arrostire avviandomi verso il comignolo del tetto. Un elicottero mi sorvola e smuove onde di sabbia del colore del grano tostato. Il pannello d'accesso è sbloccato e una parte di tetto scivola via. Un rettangolo nero affonda all'interno dell'edificio. Un rettangolo nero e piccolo. Davvero molto piccolo.

Inizio a slacciarmi il giubbotto antiproiettile.

"Se lo rimetta immediatamente! Vuole essere colpita?"

"Senta, non riuscirei a passare per il condotto indossando questo! Non potrei muovermi e potrei anche beccarmi un bel colpo di calore. Possiamo usare solo l'imbracatura, per favore?"

L'imbracatura in questione è quella standard da alpinismo, una imbracatura da uomo che, pur allacciata e fissata dalle abili mani di Zippy, si adatta a malapena a me. Intanto mi sono tolta le scarpe e i collant, così come mi sono tolta la giacca. Il calore è talmente intenso che fa evaporare il sudore dalla mia pelle. Finalmente, con l'imbracatura a posto, la cuffia con l'auricolare in testa ed il fucile afferrato con entrambe le mani, mi calano lentamente dentro il buco.

Il condotto dell'aria è di metallo ed è caldo contro i miei piedi nudi. Senza luce, i miei occhi si adattano velocemente all'oscurità, mentre calo metro dopo metro nello stomaco dell'edificio.

****

Al diavolo, penso mentre ascolto ciò che sta succedendo sulla mia testa.

Faccio già fatica a concentrarmi quando sono al meglio di me, ma ascoltare il respiro di Scully mentre sto cercando di parlare con Abrams è davvero più di quanto il mio cervello sia in grado di gestire. Il problema è che il ritmo di respiro che lei ha nel condotto d'areazione è quasi identico a quello che prende quando facciamo sesso. E' un po' come parlare a un telefono a luci rosse mentre il tuo capo è in ufficio. Se mi allontano dalla porta della nursery con un'erezione è sicuro che oggi nascerà una nuova leggenda sullo Spettrale Mulder.

"Bill, guarda, non puoi rimanertene lì con i bambini, c'è un'intera squadra della SWAP qui fuori che ti ridurrà in polpette se li esasperi. Perché non metti giù la pistola ed esci fuori prima che la situazione vada fuori controllo?"

"E non è fuori controllo adesso?"

Il gusto amaro di queste parole mi suona un po' troppo familiare, l'ho avuto in bocca ben più di una volta.

"Non è troppo tardi." sussurro attraverso il legno appiccicoso della porta.

"Se non mi ammazzano quelli della SWAT, lo faranno "Loro". Dammi una ragione valida perché debba lasciar perdere tutto come farebbe un bravo bambino."

Non ne ho una e Kazdin inizia a ringhiarmi alcune sciocchezze nella testa, così abbasso il volume dell'auricolare visto che non ne posso più di ascoltare il respiro di Scully.

Chiudo gli occhi e le parole mi appaiono così chiare in mente che, onestamente, non saprei dire se le pronuncio o meno.

Non lasciare che ti prendano vivo.

Ci sono modi peggiori di morire che mettersi in bocca una pistola.

Io lo so.

Fallo Bill.

Lo scalpello nel mio stomaco picchia un po' più in profondità.

****

C'è una luce alla fine del tunnel. Letteralmente. Riesco a vedere la luce attraverso la grata del foro di ventilazione della nursery e riesco a sentire una voce di uomo che borbotta tra sé e sé. Sin da prima che echeggiasse nelle mie orecchie, so che non è quella di Mulder. Striscio in avanti come una lumaca su un marciapiede bollente, lasciando parti cotte del mio corpo ai lati del foro di ventilazione. Il fucile è stretto sotto il mio braccio e mi preme in modo insopportabile contro il seno sinistro. Non mi meraviglia il fatto che le Amazzoni si facessero una mastectomia per perfezionare il loro tiro con l'arco.

"In posizione." sibilo nel minuscolo microfono.

Con il naso contro la grata sporca, posso vedere la testa di Abrams e le sue spalle che sbucano da una fila di scaffali pieni di allegri peluche. L'intero cast di "Sesame Street" mi sorride placido. Ernie mi appare piuttosto stupido oggi. All'angolo del mio ristretto campo visivo posso intravedere qualcosa che assomiglia a due piccoli corpi, sul tappeto davanti alla finestra. La stanza è molto tranquilla. Deve avere già ucciso i bambini, non c'è altra spiegazione.

Faccio scivolare fuori il fucile e mi metto comoda, poi mi guardo in giro ancora un po'.

Come sparare ad un pesce nel barile.

Il mirino adesso è allineato con la nuca di Abrams.

Il bastardo ha ucciso i bambini.

Il mio dito sudato è sul grilletto e aspetta solo l'ordine.

****

Mi chiedo dove sia Scully, se sta aspettando da qualche parte con il fucile, alle spalle di Abrams o anche alle mie, per quello che m'importa.

"Come faccio a sapere che non sei uno di "Loro"?" mi chiede Abrams.

"Non puoi," ammetto, "devi prendermi in parola."

Fallo, ed il Quartier Generale ti compererà una fossa con una bella vista sul "Canale dell'Amore".

"Hai ragione, non posso."

Un fucile fa un particolare rumore quando viene caricato, anche uno come il modello AK-47. Nonostante si dica il contrario, attualmente morire non è il principale dei miei desideri.

Mi getto sul linoleum nel momento esatto in cui il colpo mi sibila sopra la testa.

Schegge di legno e di sangue non meglio identificato mi piovono addosso dalla porta distrutta. Tutto quello che riesco a sentire è il battito del mio cuore e uno strano gorgoglio di acqua che dovrebbero essere delle voci. Alzo la testa: trucioli di legno e pezzi sanguinolenti cadono a terra. La testa di Abrams mi sembra una zucca di Halloween che sbuca da uno squarcio nella porta, come se volesse scivolarne fuori. Ma Abrams non scivolerà più fuori da nessuna parte, a meno che non gli riesca di farlo anche senza cervello.

Mi alzo in piedi ed un pezzo di materia grigia della dimensione di un pugno rotola per terra con un tonfo.

Dall'interno della stanza sento risuonare un rumore metallico e così guardo attraverso il buco della porta, giusto in tempo per vedere Scully che salta fuori da un foro d'areazione con un fucile che le penzola da una spalla come un soldato. Si dirige immediatamente, a piedi nudi, verso il primo corpicino abbandonato sul tappeto. La vedo toccare un piccolo polso per controllare le pulsazioni. La vedo tirare indietro i capelli del bambino e guardare sulla sua nuca.

So che cosa sta cercando.

E non voglio che lo trovi.

Il dolore allo stomaco mi fa quasi vedere doppio. Mi trascino fino ad un minuscolo bagno e vomito la colazione e alcune tazze di caffè in un piccolo lavandino. Poi mi risciacquo la bocca e mastico un paio di Tums.

Un momento dopo, Zippy è piegato su un altro lavandino e vomita qualcosa che doveva essere stato un pancake. Mi sento decisamente meglio.

Bill Abrams è morto per un colpo che si è inflitto da sé. Il colpo che gli ha sparato contro l'Agente Scully dalla pozza di ventilazione gli ha trapassato il cuore e l'avrebbe ucciso se lui non si fosse già spiaccicato la testa da solo un millisecondo prima.

Abrams non ha lasciato famiglia (nessuno ne ha reclamato il corpo), ma in compenso ha lasciato diciannove bambini uccisi. Sembra che – non voglio togliere il lavoro a Scully, sto solo ipotizzando – ne abbia strangolati sedici dopo essersi accorto di aver ricoperto il pavimento di sangue sparando ai primi tre. Troppo sangue sul pavimento... avrebbe potuto scivolarci sopra. Scully ha trovato il ventesimo bambino nascosto sotto una pila di animaletti di pezza in un armadietto. Non vorrei essere nei panni di chi dovrà pagare la fattura della degenza di Jamal in una clinica mentale per il resto della sua vita.

Mentre Scully cerca di persuadere il futuro ospite della clinica ad uscire dall'armadietto, do un'occhiata al collo del bambino più vicino a me. E' uno dei fortunati che è stato fatto fuori con un colpo solo, invece che rimanersene in fila a vedere i suoi compagni di classe morire uno dopo l'altro. Non c'è nulla fuori dall'ordinario, a parte il fatto che c'è un sacco di sangue ed il bambino è rigido come un merluzzo secco.

Questi bambini non sono mercanzia.

Perfino mentre il Rangers e gli altri agenti stanno portando in trionfo Scully, le sue labbra sono strette e lei mi fissa con occhi fiammeggianti al di sopra di un cumulo di cadaveri.


continua...