Trasformazione del
rapporto di lavoro da tempo pieno a "parziale"
Hanno titolo
a chiedere detta trasformazione:
i docenti delle scuole di
ogni ordine e grado;
il personale educativo;
il personale ATA, con
l'esclusione dei DSGA;
il personale utilizzato in
altri compiti per motivi di salute.
La domanda -
da inoltrare all'Ufficio Scolastico Provinciale di appartenenza, tramite il
Dirigente Scolastico - deve contenere:
le generalità (nome, cognome, luogo e data di nascita);
il ruolo di
appartenenza/classe di concorso/profilo professionale;
la sede di titolarità;
l'esplicita richiesta di
trasformazione del rapporto di lavoro;
la tipologia: orizzontale (con articolazione della prestazione di
servizio ridotta in tutti i giorni lavorativi) ovvero verticale (con articolazione della prestazione su alcuni
giorni della settimana, del mese o di determinati periodi dell'anno) ovveromisto (con articolazione della prestazione
risultante dalla combinazione delle due precedenti modalità); per il solo personale ATA, inoltre, la
tipologia verticale deve essere realizzata in misura tale da
rispettare la media della durata del lavoro settimanale prevista per il
tempo parziale nell'arco temporale preso in considerazione (settimana,
mese o anno);
la durata della prestazione
lavorativa (per i docenti, di
norma pari al 50% di quella a tempo pieno; per il personale ATA, non
inferiore al 50% di quella a tempo pieno);
l'anzianità
complessiva di ruolo e non di ruolo (come
riconosciuta ai fini di carriera);
il possesso di eventuali
titoli di precedenza.
Per la durata
di almeno due anni il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale non
può richiederne la trasformazione in rapporto a tempo pieno. Prima della
scadenza del biennio, eventuali domande in tal senso possono essere accolte
sulla base di motivate esigenze ed anche in relazione alla situazione organica
complessiva.
Il personale
docente a part-time deve
adempiere (così come, di seguito, indicato) alle attività di
carattere individuale e collegiale:
preparazione delle lezioni e
delle esercitazioni; correzione degli elaborati; rapporti individuali con
le famiglie (per intero);
collegio dei docenti,
attività di verifica iniziale e finale, informazione periodiche
alle famiglie (40 ore per intero);
svolgimento di scrutini ed
esami, compresa la compilazione degli atti (per intero);
partecipazione ai consigli di
classe, interclasse, intersezione (il
"tetto" delle 40 ore deve essere rapportato in proporzione
all'orario effettuato).