Pesticidi nei paesi poveri!

Vedi "Scorie nucleari in Sudafrica"


La Fao denuncia: 500 mila tonnellate di pesticidi abbandonati nei paesi poveri
MARINA DELLA CROCE

Cinquecentomila tonnellate di pesticidi inutilizzati o scaduti, disseminati nelle discariche dei paesi cosiddetti in via di sviluppo e dell'Europa dell'est, rischiano di contaminare le falde acquifere, ma anche il petrolio, e rappresentano una minaccia per la salute delle popolazioni interessate.
A lanciare l'allarme è un rapporto della Fao, l'agenzia delle Nazioni unite per l'alimentazione, presentato ieri a Roma in una riunione internazionale di Paesi donatori. Secondo l'agenzia, il dato che viene fuori dallo studio sarebbe di cinque volte più alto rispetto alle previsioni fatte da loro stessi (500 mila tonnellate contro le 100 mila stimate). Per questo la Fao lancia l'allarme ("I pesticidi abbandonati rappresentano un pericolo per la salute delle persone e per l'ambiente") e promuove una campagna per la bonifica dei siti contaminati, vere e proprie bombe ecologiche causate dall'accumulo, negli ultimi trent'anni, di sostanze tossiche. Anche perché spesso queste discariche si trovano vicine a villaggi e fattorie, con gravissimi rischi per la popolazione. Il dossier sottolinea infatti come, in particolare nei paesi più poveri, i bambini giochino vicino ai depositi di pesticidi e la gente mangi cibi contaminati.
Per l'incenerimento, unico metodo ritenuto ecologicamente accettabile, servono più di otto milioni di dollari (all'incirca sedici miliardi di lire), di cui la metà sono già stati offerti da Paesi bassi, Stati uniti e Svezia. Ma la Fao chiede l'aiuto anche delle industrie chimiche che hanno contribuito a creare questa situazione, rappresentate dalla Federazione mondiale per la protezione dei prodotti agricoli. Finora, con il contributo di Paesi bassi, Germania, Stati uniti, Svezia e della stessa Fao, sono state già smaltite poco meno di tremila tonnellate. Inoltre l'agenzia delle Nazioni unite sta assistendo il governo dell'Etiopia nel più grande progetto per l'eliminazione di pesticidi in Africa.
Secondo il dossier, oltre 100 mila tonnellate di pesticidi sono depositati in Africa e Medio Oriente, almeno 200 mila si trovano in Asia e altrettante in Europa orientale e nell'ex Unione Sovietica. Resta fuori l'America latina, sulla quale si stanno ancora raccogliendo i dati. A fornire i pesticidi ai paesi in via di sviluppo sono state proprio le agenzie internazionali di assistenza, ma secondo la Fao l'eccesso di "forniture" è stato causato dalla mancanza di coordinamento. Non solo. L'organizzazione internazionale ammette che, essendo coinvolti grossi interessi economici, nelle forniture questi "possono influire in maniera più o meno palese sulle decisioni riguardanti le commesse". Come a dire, ci sono state delle multinazionali che hanno fatto carte false per incassare commesse plurimiliardarie ed esportare nei paesi in via di sviluppo sostanze tossiche di cui questi non avevano assolutamente bisogno. E ora proprio queste industrie sono chiamate a collaborare per ripulire ciò che esse stesse hanno provocato.