MARCIA NUZIALE

Matrimoni per amore, matrimoni per forza

ne ho visti di ogni tipo, di gente di ogni sorta

di poveri straccioni e di grandi signori

di pretesi notai, di falsi professori.

Ma pure se vivrò fino alla fine del tempo

io sempre serberò il ricordo contento

delle povere nozze di mio padre e mia madre

decisi a regolare il loro amore sull'altare.

Fu su un carro da buoi se si vuol esser franchi

tirato dagli amici e spinto dai parenti

che andarono a sposarsi dopo un fidanzamento

durato tanti anni da chiamarlo ormai d'argento.

Cerimonia originale, strano tipo di festa

la folla ci guardava gli occhi fuori dalla testa

eravamo osservati dalla gente civile

che mai aveva visto matrimoni in quello stile.

Ed ecco che soffia il vento e si porta lontano

il cappello che mio padre tormentava in una mano

ecco cade la pioggia da un cielo mal disposto

deciso ad impedire le nozze ad ogni costo.

Ed io non scorderò mai la sposa in pianto,

cullava come un bimbo i suoi fiori di campo

ed io per consolarla io con la gola tesa

suonavo la mia armonica come un organo da chiesa.

Mostrando i pugni nudi, gli amici tutti quanti

gridarono: "Per Giove le nozze vanno avanti"

per la gente bagnata, per gli dei dispettosi

le nozze vanno avanti, viva viva gli sposi.

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