KHORAKHANE'

Il cuore rallenta la testa cammina

in quel pozzo di piscio e cemento

a quel campo strappato dal vento

a forza di essere vento

porto il nome di tutti i battesimi

ogni nome il sigillo di un lasciapassare

per un guado una terra una nuvola un canto

un diamante nascosto nel pane

per un solo dolcissimo umore del sangue

per la stessa ragione del viaggio vaggiare

Il cuore rallenta e la testa cammina

in un buio di giostre in disuso

qualche rom si è fermato italiano

come un rame a imbrunire su un muro

saper leggere il libro del mondo

con parole cangianti e nessuna scrittura

nei sentieri costretti in un palmo di mano

i segreti che fanno paura

finché un uomo ti incontra e non si riconosce

e ogni terra si accende e si arrende la pace

i figli cadevano dal calendario

Yugoslavia Polonia Ungheria

i soldati prendevano tutti

e tutti buttavano via

e poi Mirka a san giorgio di maggio

tra le fiamme dei fiori a ridere a bere

e un sollievo di lacrime a invadere gli occhi

e dagli occhi cadere

ora alzatevi spose bambine

che è venuto il tempo di andare

con le vene celesti dei polsi

anche oggi si va a caritare

e se questo vuol dire rubare

questo filo di pane tra miseria e fortuna

allo specchio di questa kampina

ai miei occhi limpidi come un addio

lo può dire soltanto chi sa di raccogliere in bocca

il punto di vista di Dio.

``Cvava sero po tute

i kerava

jek sano ot mori

i taha jek jak kon kasta

vasu ti baro nebo

avi ker.

Kon ovla so mutavla

kon ovla

ovla kon ascovi

me gava palan ladi

me gava

palan bura ot croiuti

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