From: malax@tin.it (Alessandro) Date: Thu, 07 Jan 1999 19:52:59 GMT -------- {t:Le passanti} {st:Fabrizio De Andre'} Io [F]dedico questa can[E]zone Ad ogni [A]donna pen[A7]sata come a[D]more In un [Am]attimo [G]di liber[C]ta'[E7] A [F]quella conosciuta ap[E]pena Non c'era [A]tempo e va[A7]leva la [D]pena Di [Am]perderci un [G]secolo in [Am]piu' A quella quasi da immaginare Tanto di fretta l'hai vista passare Dal balcone a un segreto piu' in la' E ti piace ricordarne il sorriso Che non ti ha fatto e che tu le hai deciso In un vuoto di felicita' Alla compagna di viaggio I suoi occhi il piu' bel paesaggio Fan sembrare piu' corto il cammino E magari sei l'unico a capirla E la fai scendere senza seguirla Senza averle sfiorato la mano A quelle che sono gia' prese E che vivendo delle ore deluse Con un uomo ormai troppo cambiato Ti hanno lasciato, inutile pazzia Vedere il fondo della malinconia Di un avvenire disperato Immagini care per qualche istante Sarete presto una folla distante Scavalcate da un ricordo piu' vicino Per poco che la felicita' ritorni E' molto raro che ci si ricordi Degli episodi del cammino Ma se la vita smette di aiutarti E' piu' difficile dimenticarti Di quelle felicita' intraviste Dei baci che non si e' osato dare Delle occasioni lasciate ad aspettare Degli occhi mai piu' rivisti Allora nei momenti di solitudine Quando il rimpianto diventa abitudine Una maniera di viversi insieme Si piangono le labbra assenti Di tutte le belle passanti Che non [Am]siamo [G]riusciti a trat[F]tenere