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“Giochiamoci il cuore, per cambiare il mondo”

Il 12 Marzo 2007, in memoria di S. Massimiliano, martire per obiezione di coscienza,ha avuto luogo, presso la città di Cassino, l'incontro nazionale dei giovani in Servizio Civile che ha affrontato come tema specifico “la persona umana, cuore della pace.La spiritualità come dono di sé” (messaggio del Papa per la giornata della Pace 2007).

Il SC, come sappiamo, trae origine dall'esperienza dell'obiezione di coscienza al servizio militare e dal principio che era ed è possibile difendere la Patria senza l'uso delle armi contrapponendo, invece, forme di pace; una pace che si costruisce giorno per giorno facendo qualcosa di concreto per gli altri in nome della giustizia, della solidarietà, della verità, dell' amore.

Tale assunto ha rappresentato la base su cui si è andati ad approfondire il tema della giornata, cercando di indurre una riflessione, in noi giovani, circa l'impegno personale nel Servizio.

In particolare, emblematica la storia del giovane martire, S. Massimiliano, il quale rifiutò di prestare il servizio militare, non esitò di donare la vita in nome della sua profonda fede cristiana, del suo amore per Dio e gli “altri”.

Semplici parole, infatti, pronunciò per giustificare il suo gesto: “ io sono cristiano” .

Affermazione semplice ma decisa, che mi ha dato profondi spunti di riflessione e ha fatto nascere un interrogativo : “cosa vuol dire essere, veramente cristiano?” .

A mio avviso, la risposta non è così scontata come potrebbe sembrare.

In generale, infatti, tutti sentiamo di dover abbracciare la causa degli altri, degli ultimi, di combattere per la difesa della non violenza, delle ingiustizie, per rivendicare il rispetto della dignità di ogni persona.

Tutti vogliamo la pace, che è dono di Dio. Ma concretamente, siamo certi di dar sempre seguito a tali convinzioni, di tradurre in modo coerente i nostri pensieri alle nostre azioni? O talvolta dietro il nostro agire c'è la volontà di dar pace alle nostre coscienze?

Questo tipo di considerazioni è già da tempo che occupano i miei pensieri : spesso mi domando, in relazione al servizio, chi sono veramente, fino a che punto sono disposta a mettermi in gioco per gli altri, chi voglio realmente aiutare : me o gli altri ? !

Bhe, io sono alla ricerca delle risposte e credo di aver intrapreso il giusto percorso, grazie anche, a questi importanti momenti di formazione e di informazione.

In conclusione, i temi affrontati nel corso della giornata, alcune frasi particolari hanno raggiunto il mio cuore e la mia coscienza; hanno stimolato ulteriori riflessioni sull'impegno personale.

Si è rafforzata la convinzione che per essere d'aiuto agli altri, per essere costruttori di pace è necessario liberarsi da ogni condizionamento, “disarmarsi”, impegnarsi in modo coerente e responsabile.

Occorre giocarsi il cuore per cambiare il mondo, per contrastare l'indifferenza, le disuguaglianze, le ingiustizie e gettare un seme di pace.

Come afferma il Papa, nel suo messaggio, “ Dio è amore, ed è in lui che possiamo trovare le ragioni supreme per farci fermi paladini della dignità umana e coraggiosi costruttori di pace”.

Rossella Laface

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