DANZA LENTA

“COMINCIA LA SFIDA DELLA TUA VITA”

“Alla ricerca di qualcosa che ti scuota dentro”

Hai mai guardato i bambini
in un girotondo?
o ascoltato il rumore della pioggia

quando cade a terra?
o seguito mai lo svolazzare

irregolare di una farfalla?
o osservato il sole allo svanire
della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Percorri ogni giorno in volo?
Quando dici "Come stai"?" Ascolti la risposta?
Quando la giornata è
finita ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Mai detto a tuo figlio,

lo faremo domani? senza notare,

nella fretta, il suo dispiacere?
Mai perso il contatto

con una buona amicizia che poi è
finita perchè tu non avevi

mai avuto tempo di chiamare
e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare cosi veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.

Quando corri così veloce

per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e
corri tutto il giorno, 

è come un regalo mai aperto...

gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila più piano.
Ascolta la musica

prima che la canzone sia finita!

 

 

 

 

Da quando è possibile svolgere il S.C. in Caritas, quest'ultima si pone l'obiettivo di formare ed aiutare a crescere i ragazzi che vivono quest'esperienza, a tale scopo vengono organizzati dei corsi regionali di formazione, oltre alla formazione specifica, che accompagnano i ragazzi in tre periodi importanti del servizio, il primo mese, il sesto e il dodicesimo.

Il corso proposto all'inizio di questo cammino è stato rivolto a 54 giovani della Calabria che il 02 ottobre '06 sono entrati in servizio. La formazione è avvenuta in un convento gestito dalle suore Battistine presso la località di Cetraro (CS).

Si è articolata in vari momenti formativi improntati non solo alla conoscenza di sé ma anche degli altri attraverso esercizi e simulazioni che hanno dato l'opportunità ai ragazzi di mettersi in gioco, di confrontarsi, di riflettere su temi importanti per relazionarsi poi nel giusto modo non solo nei centri ma anche nella vita quotidiana.

Fondamentali le metodologie usati dai formatori, in particolare la “pedagogia del conflitto” e il “dilemma del prigioniero” . Nel primo, si trattava di fornire strumenti concreti di analisi dei conflitti a vari livelli e di fare sperimentare ai partecipanti l'alternativa che offre la gestione non violenta dello stesso.

Per quanto riguarda il “dilemma del prigioniero” la domanda nasce spontanea :“Che sarà mai questo dilemma?”. Bene, domanda più che lecita…Tenteremo di spiegarvelo.

Obiettivo da raggiungere era quello del miglior risultato possibile e non il solito massimo punteggio ma il migliore…Questa attività si basava sulla Teoria degli Equilibri, ricordate il bellissimo film “A Beautiful Mind”? Bene, bastava mettere in pratica quella teoria per poter raggiungere il miglior risultato possibile , che ovviamente valesse sia per noi che per l'altra squadra.

L'attività si doveva basare sul “vinciamo tutti rischiando del mio: metto a disposizione dell'altro la possibilità di fare punti”. Con tutta sincerità non è stato facile decidere le mosse da fare…la nostra logica di gioco non ci ha portati al raggiungimento del miglior risultato possibile ma a fare il maggior punteggio…solo per la nostra squadra! Alla fine, quando i formatori ci hanno spiegato bene quale sarebbe stata la giusta giocata per poter risolvere il dilemma del prigioniero, vi confesso che siamo rimasti spiazzati e ci domandavamo come avessimo fatto a ragionare in modo così competitivo!

Comunque quest'attività è servita a farci riflettere sulle crude realtà che molti Paesi del mondo subiscono a causa di decisioni dei cosiddetti “potenti” che hanno in mano la vita dei più deboli.

Durante questo corso alcuni di noi si sono trovati a recitare una parte attraverso l'attività di simulazione ed altri ragazzi erano gli osservatori. Nell'attività di simulazione venivano forniti il caso e il contesto che poi sarebbero stati simulati, ovviamente agli interpreti venivano forniti dati sul personaggio e niente altro, infatti, durante la scenetta, tutto quello che veniva fuori era frutto dell'improvvisazione e per certi versi tirava fuori il carattere degli attori. E' stato bello calarsi nei panni di un'altra persona e cercare di trasmettere agli altri la propria personalità, ci siamo divertiti ma allo stesso tempo abbiamo dovuto mettere da parte il nostro modo di fare, i nostri atteggiamenti, in una situazione tipo proposta dai formatori con tanto di copione…vi diremo: “E' stato entusiasmante!”

Durante il corso è stata celebrata la Santa Messa in una graziosa chiesetta e ci sono stati anche dei momenti di preghiera che ci hanno aiutato a fare un po' di silenzio anche dentro noi e a placare quel caos di idee, informazioni, riflessioni e dubbi che i nostri bravi formatori si sono impegnati a donarci! Ci piace utilizzare questo verbo “donare” perché crediamo rispecchi davvero ciò che abbiamo ricevuto durante questo corso di formazione…Tanti doni, anche se alcuni poco piacevoli, quasi scomodi, perché carichi di incertezze, ma, siamo sicuri che nel tempo diventeranno la nostra forza e il nostro scudo per affrontare la vita nelle sue varie sfumature, accogliendo con serenità noi stessi e il nostro prossimo!

Stefania E., Stefania R., Teresa , Angela , Fabio, Marina, Maria C., Santina

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