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Schema sulle teorie dello Stato
di Machiavelli, Bodin, Campanella e altri

Schema sulle teorie di Bodin, Machiavelli, Campanella
- Legenda -
I cerchi rappresentano i soggetti titolari di sovranità (individui o Stato) e anche, almeno in parte, l'estensione di tale sovranità. Le linee sono le relazioni fra i soggetti.
I quadrati sono, invece, un tentativo di rappresentazione dei diritti e dei doveri individuati dai vari pensatori come base per il funzionamento dello Stato o della comunità, cioè di ciò che limita i possibili eccessi della sovranità.










Machiavelli (1469-1527) considera la sovranità del Principe sui suoi sudditi comunque limitata dalla necessità di ben operare: qualora egli si comporti da tiranno certo perderà il principato [il cerchio che ne rappresenta la sovranità verrebbe a inglobare quelli degli altri individui]. In questo senso il quadrato della necessità politica racchiude tutti gli individui (anche il Principe), ma allo stesso tempo è garanzia per essi e per lo Stato.

Uno schema sull’isola Utopia di Moro (1478-1535) non dovrebbe essere molto dissimile da quello su Campanella; ma Moro, dichiarandone l’utopicità, pensa implicitamente a una via di mezzo fra l’Inghilterra a lui contemporanea e Utopia.

Per Bodin (1530-1596) la sovranità dello Stato, pur assoluta, è limitata dai diritti degli individui (libertà personale e proprietà).

Lo stato teocratico di Campanella (1568-1639) esercita la propria sovranità su tutti gli individui che finiscono coll’avere diritti che si identificano con lo Stato [per questo non appaiono quadrati nello schema]: ciò funzionerebbe solo se individui e Stato fossero perfetti. Ma, in pratica, un’utopia che pretenda di aver trovato la soluzione al problema di chi o di come è giusto (bene) governare tende al totalitarismo.

Lo stato di natura in Hobbes (1588-1679) è rappresentato solo con cerchi che si sovrappongono: la guerra di tutti contro tutti è possibile sovranità di tutti senza che per nessuno vi siano diritti o doveri; mentre lo Stato avrebbe nella migliore delle ipotesi una rappresentazione simile a quella di Bodin, ma nella peggiore come in Campanella [con il cerchio esterno che ingloba tutti gli individui]: il Leviatano non è limitato da alcunché.

Nello stato di natura per i giusnaturalisti ci sono, oltre ai cerchi, anche i quadrati: la sovranità di ciascuno può estendersi (non è detto che lo faccia) fino a che non incontri i diritti fondamentali di un altro individuo.

Uno schema del liberalismo di Locke (1632-1704) potrebbe essere un sistema di cerchi e quadrati in rapporto reciproco e non conflittuale [senza sovrapposizioni] all’interno di un unico cerchio tratteggiato (lo Stato): a intendere sia la separazione dei poteri, sia l’autonomia di molte attività rispetto alla politica.

Ampliato: Domenica, 26 gennaio 2003

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