"Uno dei postulati della tendenza razionale è appunto che le nuove forme architettoniche, nei loro rapporti di vuoto e di pieno, di masse pesanti (cemento, mattoni, pietre) e di strutture leggere (ferro, vetro) abbiano a donare all'osservatore un'emozione artistica"
Giuseppe Terragni
1904
nasce a Meda in provincia di Milano il 18 aprile
1921
diplomato si iscrive alla Scuola Superiore di Architettura presso il Politecnico di Milano dove si laurea alla fine del 1926
1925
non ancora laureato partecipa con Pietro Lingeri al Concorso per il Monumento ai Caduti di Como da erigersi nella piazza del Duomo
1926-1927
escono sulla rivista "Rassegna italiana " i quattro articoli del Gruppo 7,, considerati il manifesto del razionalismo italiano. Oltre a Terragni li firmano Libera, Figini, Pollini, Frette, Larco e Rava
1927
apre lo studio a Como con il fratello Attilio e l'esordio in campo professionale avviene con la ristrutturazione del fronte dell' albergo Metropole- Suisse a Como. Partecipa alla III Mostra Internazionale della Arti decorative di Monza dove espone il progetto per l' Officina del gas e per una Fonderia di tubi
1927-1929
realizza l' edificio ad appartamenti Novocomum a Como che provocherà il primo scandalo nella sua città e la prima grande difesa da parte dei maggiori esponenti dell'architettura contemporanea
1928-1932
partecipa alla prima e seconda Mostra di architettura razionale a Roma nel 1928 e 1931, a quella di Breslavia del 1929, alla IV Triennale di Monza nel 1930, e all'Esposizione di Architettura razionale di Firenze nel 1932
1931- 1933
realizza su un disegno di Sant'Elia il Monumento ai Caduti di Como negli stessi anni viene nominato fiduciario del Sindacato Fascista Architetti
1932
viene incaricato di realizzare l' allestimento della sala "O" dedicata al 1922 alla Mostra del Decennale della Rivoluzione Fascista a Roma
1932-1936
realizza la Casa del Fascio di Como che lo consacra a livello internazionale
1933
partecipa al IV Congresso CIAM in navigazione tra Marsiglia e Atene dove presenta i primi studi per il Piano regolatore di Como. Fonda insieme ai compagni astrattisti la rivista "Quadrante" che verrà diretta da Pier Maria Bardi e Massimo Bontempelli
1933- 1936
consolida la collaborazione con Pietro Lingeri realizzando le cinque case di Milano
1934-1938
inizia la stagione dei grandi concorsi romani: il primo e secondo grado del Palazzo del Littorio 1934-1937, e il primo e secondo grado per il Palazzo dei Ricevimenti e Congressi all' E42 1937-1938 che si risolvono in disillusioni
1936-1937
sono gli anni in cui la parabola della sua attività giunge al punto più alto: gli anni delle opere più poeticamente convincenti e lucidamente risolte la villa Bianca a Seveso, l 'asilo Sant' Elia a Como e la Casa del Fascio di Como ultimata nel 1936
1938-1940
Terragni è in piena attività con molte opere in corso: il Danteum in collaborazione con Lingeri, il progetto per la sistemazione del quartiere Cortesella e altri complementi del piano regolatore di Como, la Casa del Fascio di Lissone, la raffinata e complessa Casa Giuliani Frigerio ultimo capolavoro realizzato
1939- 1941
viene richiamato alle armi e dopo un periodo di addestramento viene inviato nel 1941 prima in Jugoslavia e poi in Russia
1943
ritorna in Italia nei primi giorni del 1943 seriamente provato fisicamente e psicologicamente muore a Como il 19 luglio dello stesso anno
Sei anni dopo durante la mostra commemorativa che Como gli dedica, Le Corbusier lo esalta come un compagno di lotta per un'arte pura: " Une art tout à fait attaché à l'esprit".
Terragni al fronte mentre disegna |
La Casa del Fascio a Como |
Testo e immagini tratte dal sito della Fondazione Giseppe Terragni