Associazione ex-Allievi Liceo TASSO

 

 

 

"l'Associazione consiglia"

Martedì  1° marzo 2005  -  ore 21.00

 

Teatro delle Arti - Salerno

ASSOCIAZIONE ARTESTUDIO

presenta

THEATRE CHEZ PICASSO

liberamente ispirato a

Le quattro bambine  Il desiderio preso per la coda  di  Pablo Picasso

con

Roberta Bignardi  -  Marilena Bisogno - Francesco Di Napoli

Jorge Hernandez  -  Giorgia Sabatini  -  Francesca Severino

 Scene e costumi Bottega San Lazzaro     Disegno luci Loredana Mutalipassi

Aiuto regia Marilena Bisogno

Adattamento e regia Licia Amarante

 

Quando Massimo Bignardi mi propose la messa in scena di questi due testi di Picasso in occasione della mostra sul pittore andaluso, in realtà, non sapevo a cosa andassi incontro. La prima lettura del testo, come sempre accade di fronte a personalità geniali, lasciò noi tutti alquanto interdetti, ma poi, lentamente, l’opera sembrava prendere forma e coglievamo di volta in volta i richiami, l’ironia, la gioiosità. L’esigenza maggiormente sentita era dare forma di immagini a ciò che leggevamo, poiché appare chiaro che è un pittore colui che ha scritto, un pittore che dà corpo, suono, colore alle singole parole. I testi rivelano un “Picasso litteratissimo, perfino eccedente nel gusto di una ricerca verbale sofisticata, autofondata”, come scrive Renato Barilli nell’introduzione all’edizione italiana dei lavori, cosa tanto strana per uno che non ha mai voluto scrivere nulla.

Ma ecco, forse, la magia del teatro, del gioco, dell’hic et nunc che sempre dà possibilità di essere cambiato, di “non cercare nulla, ma trovare”.

I due testi, scritti nel 1941 Il desiderio preso per la coda e nel 1947/’49 Le quattro bambine, riflettono momenti diversi nella vita di Picasso, uno legato a Parigi ed al gruppo di intellettuali con i quali, scherzosamente, allestì il lavoro sotto la direzione di Camus, l’altro, invece, al trasferimento a Vallauris e l’avvicinamento del maestro alla ceramica. Della sua vita, però, i due, testi sembrano non riportare nulla ... o forse no. Personaggi come le quattro bambine o la Cipolla  mi hanno richiamato alla mente le donne che tanta parte ebbero nella vita e nell’arte di Picasso: Olga, severa e precisa, Marie-Thérèse, eterna bambina, Dora, creativa e pratica, Françoise, figura positiva e propositiva. Ma nei testi sembra esserci molto di più: riferimenti al mondo classico, ai suoi dipinti, all’arte erotico-culinaria e poi i colori e i simbolismi della sua pittura, il tutto mescolato con una grande ironia che solo l’intelligenza del genio può avere.

Partendo da tutto questo, ho voluto costruire uno spettacolo snello il cui ritmo fosse alquanto accelerato per evidenziare la vorticosità del genio, in cui i riferimenti alla sua arte fossero lievi, nascosti nei colori da lui più amati, in costumi lineari che richiamassero i periodi coevi della sua pittura, in scene semplici, dettate talora dalle numerose didascalie dei testi. Importante è stato inoltre trovare una “colonna sonora” che permettesse di fondere agilmente non solo i due testi, ma anche le singole parti de Il desiderio preso per la coda che in origine erano pensate come atti.  In questo, con Marilena Bisogno, abbiamo lavorato partendo dalle indicazioni del testo e cercando spunti surrealisti nei rumori quotidiani.

Tanti sono i ringraziamenti alle persone che hanno permesso tutto questo, ma in particolare ai signori Natella per la loro disponibilità; a Loredana, la mia socia-amica; ai miei genitori, che con pazienza mi supportano e sopportano; ai “miei” ragazzi, che con entusiasmo mi hanno seguito in questa avventura; a Marilena, con la quale abbiamo discusso su ogni scelta, anche minima, ma soprattutto a Massimo Bignardi, per aver avuto il coraggio di credere in me, per la pazienza nell’ascoltarmi, per le amichevoli lezioni ed i mille suggerimenti che con estrema gentilezza e discrezione mi ha offerto in più occasioni. A lui, in particolare, va il mio grazie per credere ancora, nonostante tutto, nelle capacità dei giovani, nella nostra città e nella possibile rinascita della cultura.

Licia  Amarante