scienza o fede

Timoteo, custodisci il deposito, schivando le profane vacuità di parole e le opposizioni di quella che falsamente si chiama scienza, della quale alcuni facendo professione, si sono sviati dalla fede. La grazia sia con voi." (I Timoteo 6:20-21)

È opportuno sottolineare che La Parola di Dio, la Sacra Bibbia, parla positivamente della scienza in diversi episodi, come si può vedere anche in proverbi: "Il timore dell'Eterno è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione." (Proverbi 1:7) Alcuni pensatori però più volte nel tempo hanno tentato di rispondere ai quesiti della vita, spesso senza un valido supporto scientifico, sviluppando delle teorie che tuttora indegnamente contrastano le verità bibliche e la fede di coloro credono in Dio. È certamente in un contesto simile che l'apostolo Paolo, uomo colto ma con grandi virtù spirituali, rivolgendosi a Timoteo lo invitava a dissociarsi da qualche falsa teoria che ingiustamente si faceva chiamare "scienza" il cui scopo era quello di creare una disposizione di mente ostile alla religione, e al Vangelo.

Di non indifferente importanza era in quel periodo il pensiero filosofico di Democrito (400a. C.) il quale credeva, che ogni cosa fosse formata da atomi compresa la realtà spirituale che ci circonda non lasciando spazio al trascendente. L'uomo quindi veniva considerato un essere meccanico e materiale strettamente legato all'immanente. Per quanto riguarda la concezione naturalistica era sulla stessa linea anche Epicuro, altro filosofo greco (300 a. C.), ma che nel suo insegnamento morale ha avuto come scopo il raggiungimento della felicità consistente in uno stato di tranquilla libertà interiore, fermezza d'animo e autocontrollo, escludendo ancora l'esistenza di Dio.

Tutto questo è in naturale contrasto con quanto predicato dagli apostoli, ed alcuni credenti in nome della ragione possono sviarsi dalla fede, confondendo teorie come quelle sopracitate per assiomi. Mentre la vera scienza, per intenderci, non è mai fatta su deduzioni non dimostrabili ma é basata sul metodo della verifica sperimentale, così come l'applicò Galileo Galilei nel 1600 circa quando diede origine alla scienza moderna. Dopo Galilei, con questo nuovo metodo di fare scienza, il conflitto poteva essere superato ma così non è stato. Nuove teorie contrastanti, anche se di scarsa credibilità scientifica, si sono poste ugualmente al di sopra della verità teologica negando ancora l'esistenza di Dio o la Sua Parola, continuando a sedurre quei credenti che hanno posto la loro fiducia principalmente sulla cultura.

"S'insegnerà forse a Dio la scienza? a lui che giudica quelli di lassù?" (Giobbe 21:22) Impariamo quindi a porre umilmente le nostre domande al Creatore, cercando nella Sua Parola, la Sacra Bibbia, la risposta ai nostri perché. Ricordandoci che Colui che ha fatto ogni cosa e conosce tutti i misteri del creato, senza guardare alle eresie che nascono nel cuore dell'uomo ha dato il Suo Figliolo Gesù Cristo a morire per noi, e risuscitandolo ha mostrato ancora una volta di essere al di sopra delle leggi fondamentali della natura e della vita. Accettiamo quindi che ogni cosa è sottoposta a Lui e che la scienza non ha risposte davanti a simili miracoli.

Concludendo, anche se in mente ritorna Darwin e la sua teoria sull'evoluzione, risuonano forti le parole dell'apostolo Paolo a Timoteo: "Attieniti con fede e con l'amore che è in Cristo Gesù al modello delle sane parole che udisti da me" (II Timoteo 1:13)


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È curata da Giuseppe La Rosa. Aggiornata al 19/10/02

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