ATTIMI
In un secondo tutto è finito, tutto svanisce
volgendo al termine.
In
quell'istante, i
fotogrammi
appartenenti alla pellicola del
film della vita, scorrono
velocemente
innanzi a te,
facendoti ricordare tutto,
momenti di gloria e altri
bui e
dolorosi, i quali non giovano
per nulla al cuore e all'anima
tua, trafiggendoli in
continuazione.
Sai
caro amico, quando pensi di
essere felice e aver così raggiunto la pace
dei sensi perché
qualcuna o
qualcuno, con tante belle
moine t'ha ingannato fingendo
di apprezzare la tua persona, è
proprio allora che ti devi
allarmare.
Senza che te
ne accorga, alle tue spalle è in agguato per colpirti (quando
meno te l'aspetti), una
forza occulta e bestiale, la
quale con le
sue fauci
maledette,
non molla facilmente la
presa.
IL MIO SGUARDO
(Poesia)
Stupenda Ilaria, volgendo lo sguardo verso
l'infinito firmamento, noto che vi sono miriadi
di
stelle.
Ce ne
una in particolar modo, che dista miliardi di
anni luce dal punto nel quale mi trovo.
Sai? Ora mi sei
accanto e ti ringrazio ma, ma dimmi stellina
cara, come hai fatto in un così breve
lasso
di tempo a giunger sino al cor mio?
Vedi Etienne
(rispose la bella stellina Ilaria), conoscendo
il pensier tuo, in punta di piedi entrai nel
mondo arcano del tuo
coricin.
Ora se vorrai,
rimarrò per sempre al fianco della tua persona e
ti conforterò pur nei momenti più
bui e
tenebrosi che dominano l'ego tuo.
DONNA
Una donna; si, proprio una bella
parola. Ma
che cos'è la donna, o più
chiaramente, quel tipo di
donna... si proprio lei, la
quale prima fingendo con molta
maestria fa
credere di esserti amico
per
la vita.
Pian piano a fuoco
lento ti cuoce, finché non sei
ben cotto e quasi sicuramente
si permette
di scimmiottare alle
tue spalle,
e
poi in un attimo ha anche la
sfacciataggine (senza vergognarsi
minimamente)
di gettarti
all'interno di una latrina
lurida, e poi subito dopo,
tirare
l'acqua.
Ed ecco
che in pochi
attimi sei diventato per lei
nient'altro che una sudicia e
spregevole
pezza
da piede; un
nulla. Un tipo di
donna così, non può essere altro
che una poco di
buono,
nonché un'avventuriera,
in cerca di principi azzurri.
DESIDERAVO UN'AMICA
Ho desiderato
tanto un amica e ti devo
dire che fino ad ora in tutta
sincerità, non ne ho
trovata
neppure una.
L'amica vera è colei che capisce
quando hai bisogno e cerca a ogni costo di
darti
una
mano.
Sai mia piccola sbinfera, io
scruto profondamente la
gente prima di prendere una
decisione,
dopo di che decido. A
malincuore ti devo
dire che mi hai deluso
profondamente. Non mi sarei mai
aspettato da te, d'essere
trattato come un essere così
ignobile. Avrei ancora molte cose
da dirti ma
ora non ho
più voglia di parlare. Sappi
solo questo, cercavo te come una
vera amica.
Ti chiedo umilmente perdono e
cercherò con tutte le mie forze
di uscire per sempre dalla tua
vita,
mi ero molto
affezionato.
Perdonami ancora per averti dato
tanto fastidio e tutti quei bei
nomignoli
tipo:
dolce fanciulla, bambolina, farfallina,
fiorellino, sbinfera, ecc...
ecc, ora ho capito che
questi
miei sentimenti, avrei
potuto serbarli per un'altra
donna più meritevole di te.
Dolce angelo
mio, fammi
salire sulle tue
leggerissime ali
di farfalla.
Tu
ed io voleremo
verso spazi
infiniti alla
ricerca di nuovi
mondi, quei
mondi che sanno di favola,
dove tutti gli
spiriti buoni,
godono di pace
immensa e
indescrivibile.
In quei
luoghi così
belli, non
esiste odio, né
delinquenza, non
regna altro che
pace e amore gli
uni
verso gli altri. Questo luogo
così magico, per
ora lo
custodisco nel
mio
cuoricino,
aspettando da un
momento all'altro che il
mio piccolo,
fragile
fiorellino, mi
prenda con se e
mi tenga
stretto,
stretto,
fra i
suoi
profumatissimi
petali, che
sanno di
rosa, per volare
verso spazi
celestiali, dove
nessuno
potrà
mai più farci
soffrire. Portami via con
te.
PIANGERE
Inutile piangere quando
tutt'intorno ti sorride. A
che scopo piangere?
Fiori, piante sempre verdi,
l'azzurro del cielo e il mare
blu, tutto ti sorride e aleggia
attorno a
te.
Mai essere tristi,
anche nei momenti più bui e
tenebrosi.
Se ti siedi e riesci a stare accanto ad un
piccolo fiore, oppure appoggiata
a un albero di alto fusto
e
secolare, ti accorgerai di
quanta energia e potenza,
riuscirà a trasmetterti.
Non piangere più mia
piccola amica.
LA
PRESENZA DI LEI
Il profumo di lei invade la
camera e tutto quello che è in
essa. Le sue mani hanno ormai
toccato
tutto e tutto sembra vibrare. La
sua presenza, se pur non fisica
è assieme a me.
Ogni
oggetto che osservo, mi ricorda
lei e so con certezza che le sue
dita, l'anno
accarezzato.
Mi sembra un sogno
o ancor più di essere entrato in
una favola.
Vorrei che
questi momenti continuassero in
eterno, ma con la forza del
pensiero e
un pizzico
di
fantasia e
tanta
semplicità, riuscirò per qualche
istante a diventare e a pensare
come un bambino,
e la presenza
di lei mi accompagnerà per lungo
tempo.
NOSTALGIA
(Poesia)
Son trascorse
poche ore dal nostro "Ciao; arrivederci" che già, sento tanta,
tanta nostalgia di
te
amore mio.
Rimembro
le dolci frasi,
provenienti dal tuo immenso intimo, pronunciate poi dalle tue
carnose
labbra con ardore.
Sai
dolcezza mia? Anelo ardentemente che giunga il domani, perché
so, che sarai lì per ascoltar la
la mia voce.
Desidererei
esserti accanto, ed accarezzar la lunga tua chioma nera e
sussurrarti "Quanto ti amo
mon amour".
G ENTAGLIA
(Poesia infernale)
E
purtroppo questa gentaglia
maledetta, continua a vivere
attorno a me.
In questo
momento piove a dirotto, fa
molto freddo e l'aria è umida.
La
pioggia, sta scrosciando
insistente contro l'unica
finestra del mio tugurio e devo dire che non mi
spiace per nulla, anzi,
mi tiene compagnia.
Ci sono
persone invece,
che non
sono sensibili a questi eventi.
Odo il
ventaccio insistente; il fragore
dell'acqua e la grandine, sempre
più combattiva
la quale
sembra essersi impossessata di
tutto, anche di qualche
gentaglia.
Dopo il
grande
casino, più niente, non si sente
più nulla, tutto s'è placato. L'enorme uragano,
sembra
essersi inghiottito pure una
megera di passaggio.
Sono ormai
fuori dal mio squallido
tugurio e voltatomi verso
destra, vedo in lontananza, che si
avvicina molto
lentamente
una carrozza nera, anch'essa
lugubre, che sa di morte,
trainata da sei
alti
cavalli neri, con a bordo sei
beccamorti vestiti di tutto
punto e il colore dei loro schifosissimi
indumenti, non può
essere che: nero inferno.
Per il
momento in carrozza non c'è
più posto per altra gentaglia
come lei, perché lei con la sua
cattiveria e il suo
grande
egoismo, vuole l'abitacolo,
tutto per se.
Uno di
questi sei becchini e
precisamente quello che ha le
redini in mano, ha
assicurato che
ben
presto
torneranno per prelevare altra
immondizia umana, togliendomi
d'attorno questa gentaglia
maledetta.
PARTIRO'
Partirò, sì mon amour, un dì non molto distante,
partirò per un mondo nuovo dove scorrono
torrenti di fresca
acqua viva con latte e miele.
Solo allor saprò che le
mie calde lacrime, non saranno state vane su
codesto terrestre suol il qual
non m'appartien.
Tu mio dolcissimo amor,
dal capanno dove mi dicesti un dì: "T'amo tanto
tesoro", le campanelle
udrai. Via etere,
codeste campanelle riceverai e a trasmettertele,
sarà il tuo buon Etienne.
Non scordarlo mai, mon
éternel amour… Hana.
PIANSI TANTO
(Preghiera)
Già …
tesoro, piansi
tanto per te quando telefonasti dicendomi:
"Amore sto male; ti prego prega
per
me". Feci come mi dicesti
e, prostrandomi a terra, pregai così: "Oh!!! Mio
buon Gesù, fa sì che
questa bimbetta guarisca.
E ancora: "Non pensar al
dolor mio ma, al suo e a chi soffre più di me,
però fa sì che io raggiunga il
più presto possibile
casa tua, così vedrò pure la mia mammina celeste
… grazie tante o buon Gesù".
PENSIERO
NOTTURNO (Poesia malinconica)
Cerco di non pensare a nulla e, rimanere solo
con me stesso nella profondità più recondita del
mio
essere, pensando
solo ai Verdi Pascoli di Dio.
Chiudo gli occhi e
piango ma all'orizzonte … nulla non riesco a
visualizzarli non scorgo neppure un
Pascolo del mio
Dio; nulla, tutt'attorno a me … tace.
All'improvviso,
ecco che qualcosa di molto terrificante e
diabolico mi assale, cerco con tutte le forze
di respingerlo ma nulla,
questa bestiaccia schifosa e infernale è già
dentro me. Lui mi domina con il
suo schifosissimo
sogghigno e il
poveruomo,
accasciandosi a terra privo di vita; tace … tace
… tace
per sempre. Che tu sia
stramaledetto.
PREGHIERA DELLA SOFFERENZA
Tu lo sai quanto soffro mio Buon Gesù e questo
dolore lo offro a te, in espiazione dei peccati
e le
marachelle compiute quando ancora ero piccino. E
ancora: "Ti prometto mio amatissimo creatore,
che se con la Tua
potenza Divina mi darai una mano a guarire,
appena uscirò da questa stupenda
struttura, porterò
con me, solo i ricordi più belli cioè, di chi è
venuto in mio
soccorso e di chi mi ha
curato con tanto
amore e dedizione. Ringrazio inoltre e,
infinitamente la qui presente Ilarietta, la
quale sinché potrà,
si prenderà cura di me; dopodiché, prenderò i
miei quattro stracci e andrò
ramingo su codesto
suolo che non m'appartiene. Dove mi porterà il
destino... non lo so". Terminato
di
pregare, tutto
tacque ma, ecco che un singhiozzio ininterrotto
interruppe quel mistico silenzio.
AL
MIO GATTO
Ciao Pipèto come
stai? Ti penso
tanto sai?
Ti domando
umilmente
perdono per
quando ti
trattavo male.
Sai Pipèto? Molto
presto lascerò
(con l'aiuto del
Buon Dio) questo
mondo per
raggiungere i
Verdi
Pascoli, una
volta lì, ti
aspetterò
e preparerò un
bel posticino
accanto a me.
Per tutta
l'eternità, mai
più nessuno
potrà separarci!
Né ricchi, né
poveri.
Abbi fede
Pipètino, su
questo suolo che
non ci
appartiene,
siamo solo di
passaggio e
tutto ciò che
abbiamo
rimarrà
qui, solo la
nostra anima
salirà sulla
bilancia
dell'Altissimo per essere
giudicata da
Lui! Solo da
Lui e, non
dall'uomo.
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