L'esposizione dell'uomo ai campi magnetici ed elettrici artificiali, è aumentata moltissimo negli ultimi decenni. Ovviamente, questi campi oscillanti e le onde radio non esistevano sulla terra poco più di 100 anni fa. Non esiste ancora nessuna prova conclusiva che mostra una diretta correlazione tra un rischio diretto per la salute ed i livelli normalmente incontrati, ma diversi studi suggeriscono un collegamento tra i cambiamenti del comportamento e problemi di salute come leucemia infantile e tumori al cervello.

I rischi derivati dai campi elettromagnetici (EM) sono difficili da studiare perché i campi possono esistere in molte differenti frequenze e forme d'onda, e possono cambiare rapidamente. Tuttavia, ridurre l'esposizione ai campi EM può essere più facile che ridurre l'esposizione ad altre fonti di rischio come potrebbe essere il gas Radon. La riduzione del rischio è ottenuta dal localizzare le fonti di campi EM e spostando i mobili ad una maggiore distanza da queste fonti. In una tipica abitazione, il campo magnetico alternato è di media 2 milliGauss (qualcosa di più nella prima serata e di meno nella prima mattinata). I campi elettrici all'interno di una abitazione possono arrivare a 2 kiloVolts per metro. Incidentalmente, questi sono anche i livelli minimi ai quali si crede inizino gli effetti biologici.

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