Quarta di copertina
Il volume contiene una raccolta di errori esperiti, almeno una volta nella vita, dalla maggioranza delle persone. Ad esempio, può capitare di non ricordare dove è stata parcheggiata l’automobile o di accorgersi di essere tornato a casa invece di recarsi al supermercato; oppure di produrre una parola sbagliata o, infine, di dimenticare un impegno importante. Per ognuno di questi (ed altri) fallimenti cognitivi viene descritto il corrispondente disturbo neuropsicologico, cogliendo l’occasione per proporre una rassegna delle principali teorie esplicative, esposte in maniera facile e scorrevole. Vengono così descritte le principali sindromi neuropsicologiche come, ad esempio, amnesie, afasie, dislessie, agnosie, disturbi dell’attenzione e delle funzioni esecutive, riportando molti dei casi clinici che ne hanno permesso l’interpretazione.
La Neuropsicologia studia gli effetti del danno cerebrale sul comportamento. Un ictus, un trauma cranico, un tumore cerebrale, una demenza producono alterazioni del funzionamento cognitivo e del comportamento. La neuropsicologia, quindi, contribuisce alla descrizione clinica, all’inquadramento diagnostico ed alla riabilitazione di tali disturbi. Ma uno dei motivi del crescente interesse suscitato da questa disciplina (non soltanto tra gli psicologi) è forse il suo contributo euristico alla conoscenza del funzionamento cognitivo normale. L’analisi degli errori prodotti dal danno cerebrale, infatti, permette di evidenziare alcune operazioni che in un sistema cognitivo intatto vengono eseguite in maniera rapida e silente. Lo studio di alcuni disturbi, poi, consente inferenze su importanti questioni filosofiche. Gli errori cognitivi accidentali, commessi talvolta dai soggetti normali, presentano suggestive analogie con i sintomi neuropsicologici, suggerendo ipotesi interpretative per lapsus, sbadataggini e piccole dimenticanze che ci affliggono quotidianamente.
Indice
CAPITOLI :
- Neuropsicologia della vita quotidiana
- Perchè non bisogna parlare al telefonino mentre si guida: l'attenzione e i suoi scherzi
- Fare qualcosa senza accorgersene: errori di cattura e comportamenti di utilizzazione
- I bambini, questi “frontali”
- Lo strano caso di “transito di divieto” (Ed anche a Zelig...Gioele Dix al min 1,16)
- I “lapsus linguae” ed il fenomeno del “nome sulla punta della lingua”
- «Dove ho parcheggiato l’auto?»: la memoria ongoing
- «Ha un faccia conosciuta… »: i fallimenti nel riconoscimento dei volti
- «Ho dimenticato di prendere la pillola… »: la memoria prospettica ed i suoi fallimenti
- L’errore del correttore di bozze: lettura globale e lettura “lettera per lettera”
- «Quella nuvola somiglia ad un cane»: attribuzioni erronee a forme casuali e i disturbi del sistema di riconoscimento visivo
- Perdere la strada: il disorientamento topografico ed altri difetti della navigazione nello spazio
- Leonardo da Vinci e la scrittura speculare
- «Mio padre è una buona persona»: le contraddizioni della memoria autobiografica nel colloquio psicologico
- Il déjà vu e l’epilessia temporale
- Piccole confabulazioni: i falsi ricordi e la psicologia della testimonianza