Movimento Anticlericale Italiano


Vai ai contenuti

Menu principale:


Conferenze



RELAZIONE PRESENTATA AL CONVEGNO LAICO DI TREVISO, PRESSO LA CASA DEI CARRARESI IL 23 SETTEMBRE 2000
di Ivano Dorizza


Saluti

Parlando di laicismo e anticlericalismo rischiamo di cadere in due errori.

1° pensarli fenomeni ottocenteschi.

2° non interni al cristianesimo e, più in generale, alle religioni.



premessa

L'anticlericale è per definizione ostile al clero e alle interferenze di questo in ambito sociale. Il termine anticlericalismo (sec. XIX), si fonda sull'opposizione al clero per motivi politici, economici, sociali, e ideologici (illuminismo, razionalismo). Al contrario di quello che pensano molti cittadini, l'anticlericalismo non è un fenomeno recente, l'opposizione al clero non nasce con quei partiti e movimenti che storicamente sappiamo contrapposti al clero, come ad esempio socialisti, repubblicani, anarchici e comunisti; la storia anticlericale è più antica e complessa.

· LO STATO LAICO

Oggi la forma soft di anticlericalismo si concentra nelle parole, laicismo, laico, e derivati (anche la chiesa cattolica adopera spesso questi termini, naturalmente con proprie definizioni). Nel nostro caso, laico, va inteso come organizzazione statale e/o sociale; nonché come atteggiamento individuale di freno all' invadenza religiosa che, come si sa, tenta continuamente, anche attraverso le sue organizzazioni politiche, di orientare scelte e coscienze individuali e collettive.

· LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO?

Uno o più partiti di orientamento religioso, sufficientemente forti, oggi, potrebbero dare al cosiddetto stato laico, orientamento teocratico. Se ciò accadesse, la famosa frase Libera Chiesa in Libero Stato, perderebbe di significato. Nel mondo ci sono ancora troppi popoli assoggettati a governi teocratici, schiavisti e sanguinari, per stare tranquilli; da qui, non la necessità, ma l'obbligo di usare tutti gli strumenti democratici perché un tale infausto evento non debba mai verificarsi.

· LA CHIESA TRIONFANTE

E’ sufficiente aprire un libro di storia, fermarsi in una qualsiasi pagina per accorgersi che partendo dall'imperatore Costantino, ogni grande o piccolo fatto ha visto protagonista la chiesa cattolica, aiutata spesso da suoi interessati sostenitori.

· LE ORIGINI DELL’ANTICLERICALISMO

Come ricercatori, possiamo sicuramente affermare, che il fenomeno anticlericale è antichissimo. Esso si manifestò fin nei primissimi secoli, spinto dall'ondata di indignazione e di scandalo causato dall'ammiccamento prima, e connubio poi, tra il potere religioso e quello civile. Molti furono i cristiani che si opposero anche attraverso sporadiche manifestazioni e tentarono di respingere ogni invadenza del dominio temporale.

· CRISTIANI ANTICLERICALI

La storia ci racconta che l'opposizione cristiana al clero, nata nei primi secoli, venne soffocata; ma dal sec. XIII, spinta dall'immoralità del clero, dai numerosi casi di simonia, dall'affermarsi in seno alla Chiesa delle dottrine teocratiche, l'opposizione cristiana anticlericale riaffiorò con virulenza.

· ANTICLERICALISMO A TUTTO CAMPO

L'invadenza ecclesiastica in campo civile e religioso, fece da trampolino di lancio; le libertà comunali, messe in discussione dal clero, accesero la miccia dell'anticlericalismo nelle città, anticlericali furono i nobili, che difendevano la loro autonomia giudiziaria, anticlericali furono i re in difesa dei diritti dello stato contro la teocrazia.

· LE ERESIE

Aperta parentesi

Un capitolo da trattare con cura, ma troppo vasto per essere qui trattato, è quello relativo alle eresie, che si proposero in alternativa e contro l'autorità ecclesiastica… Basti solo dire che partendo da Ario, tutti i liberi pensatori, per la chiesa cattolica sono eretici.

· LA NEGAZIONE DELLA RELIGIONE

Riprendendo

Fino al sec. XVII, l'anticlericalismo era sempre rimasto religioso, da questa data inizia il libertinismo, ma sarà sopratutto con il razionalismo, quindi con la negazione della religione, considerata strumento per mantenere l'uomo nell'ignoranza e superstizione, che inizierà la battaglia antireligiosa.

· LA RIVOLUZIONE FRANCESE

La rivoluzione francese, estese e esportò l'anticlericalismo, abolì I privilegi della chiesa; a partire dal 1870, l’anticlericalismo riprese forza, favorito dallo scientismo, dall’ateismo e dall’indifferenza religiosa, in Germania trovando la sua più alta espressione nella KulturKampf, in Francia nella lotta tra la separazione dello Stato dalla Chiesa e nella lotta per una scuola laica.

OGGI

E’ interessante osservare che il fenomeno anticlericale, nell’ultimo secolo, se da un lato ha perso terreno fra la classe borghese, alleatasi con la Chiesa contro le ideologie comuniste e socialiste; ha acquistato il favore delle classi proletarie, alimentato dalle aspirazioni sociali delle masse, in lotta per l’affrancamento economico e culturale.

Negli ultimi anni, favorite anche dalla debolezza delle ideologie, le idee laiciste e anticlericali, hanno ripreso vigore, con il sostegno sia del proletariato sia della borghesia. Il Manifesto Laico, le numerose e variopinte commemorazioni a Giordano Bruno (compresa quella Massonica), l’entusiastico ricordo della presa di Porta Pia, lo testimoniano.

Le continue interferenze della chiesa cattolica, l’esaltazione di personaggi come papa Pio IX e l'arcivescovo di Zagabria Stepinac, presentati come simboli, esempi per l’umanità, non lasciano nessuno indifferente.

E’ inevitabile che una società sana, messa di fronte a questi campioni di cattolica moralità debba reagire.

In conclusione

Noi del Movimento Anticlericale Italiano, da quindici anni assieme alla gente, lavoriamo a favore della libertà di pensiero e di coscienza, consapevoli che una società matura, debba sviluppare i suoi anticorpi, per vivere e progredire. Quindi alla domanda se il laicismo e l’anticlericalismo, sono superati, si può rispondere tranquillamente che sono superati tanto quanto è superata la terza legge della dinamica, che stabilisce che ad ogni azione corrisponde un’azione uguale e contraria. Chi conosce alternative si faccia avanti.

La libertà si costruisce giorno per giorno, noi oggi stiamo costruendo con la certezza di un domani migliore.

GRAZIE

*******


13 ottobre 2001

Convegno nazionale per la rifondazione della LIAC Lega Italiana Abrogazione Concordato
di Ivano Dorizza


Casa dei Carraresi – Treviso -
Un cordiale saluto a tutti dal MAI - Movimento Anticlericale Italiano -

Prima di addentrarmi in una veloce analisi sullo scopo della LIAC e quali potrebbero essere le strategie per arrivare all’abolizione del concordato; vorrei esprimere il mio e il nostro cordoglio alle vittime delle torri gemelle ed esprimere disagio e preoccupazione per la guerra in Afganistan che, in aggiunta, provocherà altra morte e ulteriori sofferenze, soprattutto tra la popolazione civile.

L’augurio di noi tutti è che il conflitto non si allarghi; non degeneri in scontro tra civiltà e religioni.

L’abolizione del concordato, tra le altre cose, ha lo scopo di impedire il trascinamento dello stato laico in conflitti di carattere religioso.

E’ anche per limitare questi tragici e nefasti pericoli, che le organizzazioni oggi presenti, operano e si mobilitiamo, e chiedono l’abrogazione dell’articolo 7 della costituzione italiana che recita:

“Lo Stato e la Chiesa sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi.

Le modificazioni dei Patti, accettati dalle due parti non richiedono procedimento di revisione costituzionale.”
GLI SBAGLI SI PAGANO

Ricordo che l’inserimento nella costituzione italiana del famigerato articolo 7, avvenne in fase costituente, con il voto di quasi tutto il parlamento ad eccezione dei repubblicani, i socialisti, gli azionisti e parte dei liberali.



I partito comunista allora capeggiato da Palmiro Tolgliatti, pagò a caro prezzo la sciagurata scelta di votare a favore del Patto, pochi mesi dopo fu cacciato dal governo filo cattolico, e non ne fece più ritorno.

I PRECEDENTI

La storia della repubblica italiana, ricorda che furono fatti due importanti tentativi di modifica dei Patti Lateranensi:

Nel 1957, si tenne a Roma il primo convegno sui rapporti fra Stato e Chiesa, organizzata dalla rivista “Il Mondo”, di Mario Pannunzio, e da un gruppo d’intellettuali, in quell’occasione fu chiesta l’abrogazione dei Patti Lateranensi.

Nel 1967, fu approvata dalla Camera, la mozione Zaccagnini – La Malfa – Ferri, che impegnava il governo alla revisione del Concordato.
PERCHE’ABOLIRE L’ARTICOLO 7

Perché abolire il concordato; i motivi sono molti, ne elencheremo alcuni:

1. I costi economici considerevoli

Ne abbiamo parlato talmente tanto, che insistere sull’argomento, potrebbe stancare, aggiungeremo solamente che, i soldi che diamo ogni anno al Vaticano sotto varie forme, superano di gran lunga il prodotto interno lordo di alcuni stati. Con questi soldi potremmo risolvere parecchi problemi a milioni di persone.

2. Le interferenze

Le continue interferenze politiche del vaticano, dei suoi prelati e del papa, nelle scelte politiche interne, con la scusa che i cattolici devono essere indirizzati moralmente; fa decadere, di fatto, l’art. 7.

Nella prima parte, infatti, si legge:

“Lo Stato e la Chiesa sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.

Ricordo che esisteva l’art.98 del Testo Unico delle leggi per l’elezione della camera dei deputati, 30 marzo 1957, n°361, il quale definiva come reato punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 3.000 a 20.000, il ministro di qualsiasi culto (…) (il quale) abusando delle proprie attribuzioni e nell’esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati o a vincolare i suffragi degli elettori a favore o in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o indurli all’astensione.

Dalla elezione della costituente in poi questa norma non è mai stata osservata dalla Chiesa, ne è mai stata fatta osservare dalle autorità dello Stato.

Anzi si è trovato persino un magistrato della repubblica italiana, il quale, contrapponendo all’art. 98 del Testo Unico delle leggi elettorali l’art. 1 del concordato del 29 e con l’art. 21 della costituzione, ha sentenziato che “Non costituisce reato la propaganda elettorale in chiesa!

Sembra una barzelletta, l’Italia indipendente dal Vaticano non lo è mai stata, al punto da meritarsi il nomignolo di “Repubblica pontificia”.

3. Anticostituzionale

In Italia, tutte le religioni, teoricamente, hanno gli stessi diritti, come recita l’art.8; ma solo la religione cattolica ha un concordato addirittura previsto dalla costituzione; la violazione è manifesta.

4. Contro i diritti universali

Nella carta universale dei diritti dell’uomo, si pongono sullo stesso piano tutte le religioni. In Italia ciò è violato dall’art. 7 della costituzione, siamo fuorilegge rispetto al diritto internazionale.

5. Anticristiano

Il Vaticano è il più ricco stato del pianeta, i suoi tesori e le sue proprietà sono inestimabili.

Se potessimo raccogliere e raggruppare i beni immobili che il vaticano possiede in tutto il pianeta, formeremmo uno stato Vaticano certamente più grande dell’intera Italia. Un grande Stato in mano a 400.000 preti.

Tali ricchezze dovrebbero scandalizzare prima di tutto i cattolici, soprattutto quelli che si richiamano ai valori cristiani, ricordo a queste persone che nei vangeli ci sono questi precetti:

Matteo 19:23 E Gesù disse ai suoi discepoli: «Io vi dico in verità che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.

Marco 10:25 È più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio».

Luca 18:22 Gesù, udito questo, gli disse: «Una cosa ti manca ancora: vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».

Passi evangelici di questo tipo ne troviamo a bizzeffe, è stupefacente che i cattolici e i preti non se ne siano accorti e continuino ad arricchirsi.
PROPOSTE

1. Ci rendiamo conto che una società laica, è prima di tutto una società consapevole, la consapevolezza è data anche da una sana informazione; quindi, auspichiamo un più incisivo uso dei mezzi di comunicazione di massa; radio, tv, giornali, internet, ecc. sono i mezzi più efficaci.

2. In questa battaglia, sconsigliamo, per quanto possibile, il ricorso ai partiti politici, l’esperienza ci insegna che non sono affidabili, sempre pronti a sostenere la Chiesa Cattolica, quando si tratta di raccattare qualche voto in più.

3. La battaglia va affrontata in ambito internazionale, sostenuta legalmente, forti dei diritti riconosciuti dalle maggiori istituzioni mondiali:

Ad esempio, l’articolo 7 della nostra costituzione, privilegiando una chiesa cattolica continuamente protesa verso l’interferenza morale e politica esercitata anche attraverso i partiti che si ispirano al cattolicesimo, di fatto lede gli art. 1-2-7-12-16-18-19 della Dichiarazione universale dei diritti umani Risoluzione adottata all'unanimità nel 1948 dall'Assemblea generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU).

Stessa cosa dicasi per la Convenzione Europea per i Diritti Umani, la quale garantisce da ogni discriminazione dei diritti umani, attraverso la Corte europea per i diritti umani Tribunale internazionale istituito nel 1950 dai paesi firmatari della Convenzione europea per i diritti umani
IN CONCLUSIONE

In regime democratico ogni atomo di libertà particolare è sottratta alla libertà di tutti, anzi comprime, limita la libertà di tutti.

In questa battaglia nessuno può tirarsi indietro, né per ragioni politiche, finanziarie o religiose.

I conflitti sociali sono originati dalle ingiustizie, il concordato con la Chiesa Cattolica è un’ingiustizia che va corretta nell’interesse di tutti.

Con la pazienza e l’impegno di tutti ci riusciremo.
Grazie



Torna ai contenuti | Torna al menu