Il castello

L'etimologia della parola Castello arriva probabilmente dal "castellum" romano, che designava fortificazioni di minore entità  poste lungo i confini dell'impero

L'idea di avere un edificio che proteggesse un territorio si ha con la caduta dell'impero romano, nonostante le mura aureliane costruite tra il 270 ed il 273, dall'imperatore romano Aureliano erano gia un esempio di fortificazione contro le sempre piu frequenti invasioni barbariche
Chiaramente nel Medioevo questo diventa la residenza del feudatario, il quale da li esercitava i suoi poteri, emanndo leggi, riscuotendo tasse, e controllando il territorio.
Ma cosa era esattamente il feudalesimo?
Era semplicemente un sistema sociale che si affermò in europa  occidenatale in un periodo che comprende la caduta del sacro romano impero e  la nascita dei primi stati moderni nel XVII secolo.
ogni proprietario terriero, dal vassallo al valvassino si dota percio' di un castello, usato sia come abitazione della sua famiglia si come quartier generale dei soldati alle sue dipendenze.

Questo periodo detto anche dell' "incastellamento", vede nascere castelli un po' ovunque, anche se in realtà erano solo fortificazioni per lo piu di legno usate per proteggere appezzamenti di terreno e passaggi obbligati,solo in seguito col passare del tempo, queste diventano sempre piu imperiose e costruite in pietra costituendo cosi'  interi borghi al loro interno, nel quale gli abitanti erano asserviti al loro signore.

Tutti i castelli per quanto differenti l'uno dall'altro rappresentano delle  parti in comune nella costruzione, eccone un piccolo elenco

La residenza fortificata ,Dongione

La residenza fortificata o Dongione era la vera e propria abitazione dei signori  e della corte era comprensiva del mastio, estremo rifugio fortificato in caso di attacco  Rappresentava la costruzione più solida, massiccia e protetta del castello. Ne occupava generalmente il centro o il lato meno accessibile, ma talora anche quello più debole. In genere era costituito da un solo torrione, a più piani, adibito ad abitazione e a difesa, formato da una successione verticale di ambienti, con poche e ristrette aperture, a pianta quadrata, rettangolare, circolare o pluriangolare, ai quali si accedeva con piccole scalinate realizzate nello spessore delle mura o con scale interne retrattili.

Le torri

Le torri difensive  elementi fortificati che si sviluppavnao in verticale  , in genere erano sempre piu alte degli edifici o delle mura ,avevano appunto uno scopo difensivo.

Tra i diversi tipi di torre troviamo ;

Torre portaia sovrastava il portone di accesso al castello e il ponte levatoio

Torre Scudata  una torre mancante della parete interna, in modo da evitare che il nemico una volta conquistata si potesse difendere

Torricella; spesso di piccole dimensioni ed eretta su di una casaforte

Torrione è spesso di grande dimensioni e molto spesso coincide con il mastio, è detto anche torrazzo

Le Merlature

Classica carateristica di un castello medievale, consistevano in una  spaziatura  di vuoto e pieno in modo da formare una sorta di estremità dentata .
Il loro scopo era proteggere i soldati sui camminamenti  dall'attacco  di arcieri.
I merli presentano due stili architettonici: si definiscono merlature ghibelline quelle che presentano sommità a coda di rondine, mentre merlature guelfe a corpo quadrato. Tuttavia questa definizione è impropria poiché anche se guelfi e ghibellini effettivamente utilizzarono queste divisioni, negli anni successivi le merlature furono costruite a discrezione dei progettisti.

esempio di merlature di tipo guelfo

La motta

A volte quando il luogo non aveva alture a sufficenza si procedeva alla costruzione di una motta sulla quale ospitare il mastio

Resti del castello di Restormel, in Cornovaglia, edificato su una motta.

 

La motta  solitamente era creata utilizzando parte degli scavi provenienti dal Fossato Un fosso perimetrale della stessa estensione delle mura, talvolta persino più vasto dell'area interna che protegge,

Il Bastione

Il bastione venne utilizzato in realtà  in tardo periodo medievale , agli inizi del XVI secolo,

Era una sorta di puntone sporgente  messo agli angoli della cinta muraria ,utilizzato piu che altro per difesa ,i soldati potevano infatti difendere il castello rifugiandovi  al suo interno.

Bastioni del Castello di San Sepolcro

I Bastioni, come anche gran parte della cinta muraria di un castello, erano di solito forniti di feritoria  ovvero, una sorta di nicchia ricavata dallo spessore murario. Queste incominciarono ad essere utilizzate, quando le armi di attacco incominciarono ad essere piu potenti, ed il lancio delle frecce dalle torre merlati non era piu sufficiente.
La conformazione e distribuzione della feritoia trovano giustificazione nel suo utilizzo per tiri quasi esclusivamente frontali, ma ciò non senza il necessario supporto di tiri ausiliari di fiancheggiamento e di una lunga attesa finalizzata alla individuazione e allo sfruttamento del momento più opportuno per colpire efficacemente l’avversario.

Feritoia ricavata nelle mura di un Castello Normanno.

Il Mastio

All'inzio il Mastio era usato esclusivamente come torre di Avvistamento e di difesa,il suo utilizzo invece  come dimora protetta, dimensionalmente maggiore rispetto alle altre torri dello stesso circuito murario che domina sia all’esterno che all’interno, trova ampia diffusione solo nel XII secolo.
Solitamente il Mastio era realizzato vicino all'edificio padronale, da utilizzare dunque come ultimo baluardo in caso di capitolazione
Ospitava al suo interno il tesoro, l’armeria, talvolta la cappella, la cisterna dell’acqua e le provviste di viveri a lunga conservazione (rinnovate periodicamente in vista di probabili assedi) costituite da: frumento, vino, sale, olio, orzo, miglio, fave, ceci, carne salata, formaggio e, in alcuni casi, “tonnina”, un alimento a base di tonno.
Col tempo pero' l'esigenza di spostare le cose in edifici piu specifici fanno si che questa fortificazione non ospiti piu tutto questo genere di cose.

Esempio di Mastio ottagonale di civitavecchia

Il Ponte Levatoio

Nell'immaginario comune tutti abbiamo bene presente cosa sia un ponte levatoio, grazie sopratutto a film che trattano del periodo storico del medioevo..
Questo era per lo piu costituito da un  tavolone a ribalta che attraversava il fossato , sollevato dall'interno del castello grazie ad un sistema di contrappesi,era solitamente protetto da Caditoie  situatte al di sopra del portone d'ingresso, e quindi del ponte levatoio.
Queste ultime  permettevano agli assediati di poter lanciare qualsiasi cosa al di sopra delle teste del nemico, non ultimo il famoso olio bollente.
Purtroppo la deperibilita' del materiale e gli attacchi che questo doveva subire durante gli assedi , non ci permettono di avere al giorno molto in mano, ad ogni modo, cio' che è giunto fino a noi è stato ampiamente e finemente restaurato.

Il rivellino

Opera difensiva simile ad un piccolo castello indipendente dal resto della struttura che, costituendo l’ampliamento turrito del battiponte (il sostegno verticale sul quale si congiungono le due metà del ponte levatoio), difende la porta di accesso alla fortificazione da urti e tiri frontali e fornisce lateralmente un ottimo tiro fiancheggiante per la difesa del fossato che domina.

 Modellino che riproduce un disegno di rivellino di Leonardo da Vinci (dal Museo della Scienza).

Il rivellino, realizzato in posizione avanzata rispetto al perimetro murario esterno, compare verso la metà del XV secolo come una piccola fortezza completa di espedienti di offesa e difesa e dalla forma varia (triangolare, quadrata, a mezzaluna, pentagonale).

La Scarpatura

La scarpatura non è nient'altro  che un  muro inclinato alla base della cinta muraria , lo scopo era quello  sia di rafforzarne le fondazioni ed aumentarne la stabilità strutturale sia, nello stesso tempo, di tenere a maggior distanza possibile dal perimetro murario torri d’assedio e scale nemiche.

esempio di Scarpatura