SpresianOnLine: Museo di Storia Naturale di Spresiano
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GNS GRUPPO
NATURALISTICO
SPERCIGLANUS
Presenta:



Museo di
STORIA NATURALE
di Spresiano



BREVE GUIDA AL MUSEO E ALLE SUE TEMATICHE ESPOSITIVE

Il Museo di Storia Naturale di Spresiano e' stato realizzato con le raccolte di reperti del gruppo Naturalistico Sperciglanus, associazione senza fini di lucro costituitasi nel lontano 1977.

Durante gli anni di attivitò del gruppo, le raccolte vennero via via incrementate da reperti acquisiti mediante ritrovamenti, donazioni ed acquisti in occasione di mostre/mercato, fiere ecc. fino a giungere ad una consistenza tale da permettere, con orgoglio, l'allestimento del presente Museo.

L'Amministrazione Comunale di Spresiano, sensibile alla necessita' di favorire lo studio, la conoscenza e la divulgazione delle scienze naturali anche mediante l'esposizione descrittiva dei reperti dell'associazione, ha concesso gli idonei spazi per il Museo.

Nel Museo troviamo reperti di zoologia, paleontologia, mineralogia (disposti in 3 distinte sale) e una mostra fotografica di orchidee spontanee del Trevigiano. L'esposizione e' completata da pannelli descrittivi e da un grande diorama raffigurante un suggestivo angolo delle grave del Piave.

Il continuo arricchimento con reperti, l'aggiornamento negli studi e nelle classificazioni, la strutturazione in funzione didattica, esaltano le caratteristiche di "Museo aperto" pienamente fruibile da tutte le categorie di utenti, ma in particolare dalle scolaresche.




SALA A - ZOOLOGIA.

E' possibile vedere una ricca e rara raccolta di uccelli naturalizzati, stanziali o di passaggio nel territorio trevigiano, dal piccolo regolo al grande cigno reale, adeguatamente classificati e collocati in luminose vetrine.

Alcuni esemplari di mammiferi, tra i quali un bell'esemplare di tasso - ritrovato nelle campagne di Spresiano - sono visibili accanto agli uccelli.

Sul lato destro della sala sono esposti, in apposite cassette, esemplari di farfalle e coleotteri.

La stanza contiene, infine, una grandiosa ricostruzione di un angolo suggestivo delle grave del Piave, con animali naturalizzati delle specie più significative di stanza in tale ambiente.


GLI UCCELLI

Gli uccelli appartengono al regno Animale, tipo Cordati (vertebrati), classe Uccelli. Sono, all'interno dello classe, suddivisi in 27 (o 28) ordini e via via in famiglie, generi e specie Attualmente sulla terra vivono 8.600 specie, di cui in Europa solo 462.

Gli uccelli, con ogni probabilità, sono derivati dai rettili, attraverso tentativi della natura ripetuti per decine e decine di milioni d'anni. Nel 1877 in Baviera veniva ritrovato uno stranissimo fossile che aveva circa 150 milioni d'anni e che venne battezzato Archaeopteris lithographica. Lo scheletro era simile a quello di un dinosouro corridore però lo presenza, nel sedimento, delle penne che ricoprivano l'animale lo ha fatto classificare tra gli uccelli. Da questa forma primitiva gli uccelli sono venuti via via evolvendosi con stupefacenti adattamenti corporei fino a raggiungere le svariate forme attuali.

Lo scheletro degli uccelli non solo è solido, ma è anche leggero, dato che la maggior parte delle ossa sono cave e piene d'aria. Le ossa lunghe, in particolare, sono tubolari e molto resistenti; la loro cavità pneumatica riduce in modo considerevole il peso di tutto lo scheletro, fattore, questo, importante per il volo.

Il corpo è coperto da penne e piume: le penne sono lunghe e semirigide e servono principalmente al volo, le piume sono più corte, morbide e fini e servono a tenere costante la temperatura corporea.

Lo sterno è notevolmente ben sviluppato e funge da attacco ai potenti muscoli che distendono e ripiegano le ali.

Gli organi sensori presentano gradi diversi di sviluppo. Alcuni sono assai specializzati, altri invece rudimentali. Ben sviluppati sono la vista e l'udito.

Gli organi della voce esplicano chiaramente un ruolo molto importante nella vita degli uccelli. Essi sono ben sviluppati negli uccelli cantori, molto meno in altri gruppi. Certuni, come la Cicogna bianca, mancano completamente di organi vocali.




SALA B - PALEONTOLOGIA.

Troviamo, contenuti in apposite vetrine e suddivisi per periodo geologico, numerosi reperti fossili di vegetali, crostacei, pesci, ammoniti, gasteropodi, bivalvi e coralli vissuti in epoche geologiche passate, affiancati da idonei cartellini di classificazione.

La disciplina scientifica che li studia, la Paleontologia, permette di percorrere la storia della vita sulla Terra proprio perché essi ne sono la testimonianza diretta.

Una vetrina orizzontale illustra i vari processi di fossilizzazione, mentre un'altra contiene reperti (gasteropodi, bivalvi, coralli ed altro) ritrovati nelle cave di argilla di Possagno, risalenti all'epoca in cui il mare copriva tale territorio. Quest'ultima vetrina è completata da un plastico raffigurante Possagno e dintorni.

Lungo la parete destra si possono osservare alcuni reperti fossili di ripple marks, caratteristiche increspature della sabbia che si formano ad opera di onde e deboli correnti sulle spiagge e nei bassi fondali marini.


LA VITA SULLA TERRA

Si pensa che agli inizi la terra fosse costituita da una massa fluida, fortemente surriscaldata. Quando la temperatura superficiale diminui' fino o 1200/800 C, cominciò a solidificarsi una crosta, mentre nell'atmosfera si condensavano grandi masse di vapor d'acqua misto ad alogeni che, con un successivo raffreddamento, si depositarono sulla superficie terrestre formando le prime distese oceaniche.

La successiva evoluzione della crosta terrestre e le numerose trasformazioni nella disposizione e nell'estensione dei continenti e degli oceani furono causate da movimenti tettonici, da fenomeni di compensazione isostatica, di subsidenza, di epirogenesi, di erosione e soprattutto da fenomeni orogenetici.

La vita è comparsa molto presto sulla terra, ma difficilmente potremo avere la documentazione fossile dei primi organismi.

Sono di circa 500 milioni di anni fa (Ordoviciano inferiore) i resti fossili dei vertebrati acquatici piu' primitivi e piu' antichi.

Il mare e' l'ambiente di vita primordiale, con Invertebrati (per esempio i Trilobiti) e pesci. Questi ultimi acquistarono sempre maggiore importanza e passarono, da forme prive di mascelle, ai giganteschi predatori dei mari del Devoniano (400 milioni di anni fa).

Circa 370 milioni di anni fa un particolare gruppo di pesci, con le pinne simili ad arti, fu in grado per primo di spingersi fuori dall'acqua. Iniziarono così a differenziarsi i primi Anfibi, che domineranno per un centinaio di milioni di anni lo terraferma, prima dell'avvento dei Rettili. Questi ultimi furono i dominatori di un'intera Era, quella Mesozoica, da 250 a 65 milioni di anni fa. Dai terribili Dinosauri agli Pterosauri, il cui corpo provvisto di grandi membrane alari era adatto al volo, agli Ittiosauri, ai Plesiosauri e ai Mesosauri che si erano riadattati a vivere nell'ambiente acquatico.

Attorno ai 150 milioni di anni fa presero origine i primi uccelli, mentre cominciavano a svilupparsi i mammiferi. Contemporanei ad essi vivevano nei mari i Megalodonti, le Ammoniti, le Spugne e i Coralli.

Con la fine del Mesozoico si verifico' una grande crisi biologica, non ancora spiegata: molte specie scomparvero, compresi i dinosauri.

Con il Cenozoico, i pesci, i molluschi e gli altri animali marini acquistarono via via i caratteri della fauna attuale.

Sulla terraferma si svilupparono soprattutto i Mammiferi, che divennero i dominatori della Terra e fra questi, per ultimo, I' Uomo che ha raggiunto il piu' alto livello evolutivo attualmente conosciuto.





CRONOLOGIA DELLA TERRA

ERA

PERIODO

INIZIO
(1)

PRINCIPALI EVENTI EVOLUTIVI

NEOZOICA o
QUATERNARIA

OLOCENE

PLEISTOCENE

0,01
1.8

Homo sapiens.

Comparsa del genere Homo.

CENOZOICA o TERZIARIA

PLIOCENE

MIOCENE

OLIGOCENE

EOCENE

PALEOCENE

5,3

23

36,5

53

65

Primi ominidi.

 

 

Primi equidi.

Estinzione di massa (dinosauri, ammoniti, rettili volanti, ecc.).

MESOZOICA o SECONDARIA

CRETACEO

GIURASSICO

trIASSICO

135

205

250

Prime piante con fiori, primi uccelli.

Primi mammiferi, primi dinosauri.

Estinzione di massa (trilobiti, tetracoralli, ecc.).

PALEOZOICA o PRIMARIA

PERMIANO

CARBONIFERO

DEVONIANO

SILURIANO

ORDOVICIANO

CAMBRIANO

290

355

410

438

510

570

Prime conifere.

Primi rettili, primi anfibi.

Primi insetti, primi animali terrestri.

Prime piante terrestri.

Primi cordati.

Grande diffusione di organismi marini con guscio: primi fossili di organismi pluricellulari.

ARCHEOZOICA o PRECAMBRIANA

 

3800

Primi organismi.

ETA' DELLA TERRA: circa 4,7 miliardi di anni.

(1) in milioni di anni, a partire dal presente.





LA FOSSILIZZAZIONE

Prende il nome di fossilizzazione l'insieme dei processi che permettono ai resti di un organismo, vissuto nel passato, di conservarsi dopo lo morte ed il seppellimento.

Solo una piccola porte degli organismi morti riesce a fossilizzarsi. Generalmente sono le parti dure degli organismi (osso, gusci, conchiglie, ecc.) a conservarsi, poiche' le parti molli sono soggette a predazione e putrefazione e scompaiono prima che l'organismo possa essere inglobato nel sedimento e fossilizzarsi.

La conservazione di un resto organico e' legata alla rapidita' con cui viene coperto dal sedimento che costituira' la futura roccia. Per questi motivi la maggior porte degli organismi del passato a noi noti sono marini o lacustri ed anche la maggior parte di quelli terrestri si sono conservati perche' finiti, dopo la morte, in ambiente marino o lacustre o fluviale

Esistono degli ambienti marini e lacustri particolari nei quali la mancanza o la scarsita' di ossigeno disciolto nell'acqua e di correnti fa si' che sul fondo non possa vivere alcun organismo e che l'acqua ristagni. Su questi fondali si depositano gli organismi morti provenienti da altri ambienti e, non essendo stati ne' predati ne' distrutti dall'azione delle correnti, possono essere sepolti da fanghi finissimi e conservare anche le parti molli.

In questo modo si sono formati alcuni dei piu' importanti giacimenti di fossili del mondo, in cui si ritrovano vertebrati (rettili e pesci) con tutte le ossa in connessione e le scaglie, uccelli con le piume e le penne, crostacei, stelle marine, vermi, insetti, meduse ecc..

La fossilizzazione può avvenire per:

Mineralizzazione: consiste in una trasformazione chimico- fisica del resto organico; ogni molecola di materia organica viene sostituita da una molecola di sostanza inorganica. Le sostanze minerali che entrano nel processo di mineralizzazione sono il carbonato di calcio , la pirite, il fosfato di zinco ed alcuni elementi allo stato puro quali l'argento ed il rame.

Carbonificazione: coinvolge soprattutto i resti vegetali che vengono attaccati da particolari batteri che provocano l'eliminazione dell'ossigeno e dell'ozono e quindi un aumento indiretto del carbonio da cui si avrà il carbone.

Incrostazione: e' limitata a resti organici recenti; avviene in presenza di acque ricche di carbonato di calcio che si deposita sui resti (di solito vegetali) formando ammassi che prendono il nome di travertino.

Inglobamento: la conservazione avviene prima dell'azione distruttrice degli agenti, salvando così le parti molli che solitamente scompaiono, mediante inglobamento in resine essudate da antiche conifere ovvero in ghiaccio (es. insetti, ragni, foglie inclusi nell'ambra, Mammut trovati "surgelati" nei ghiacci della Siberia).




SALA C - MINERALOGIA.

In questa sala e' collocata una raccolta di minerali comprendente campioni di rara bellezza, provenienti principalmente dall'Italia, in parte ritrovati dai soci del G.N.S. nelle loro escursioni mineralogiche.

Possiamo ammirare, tra l'altro, quarzi di vari colori e forme, calcite e dolomite delle vicine Dolomiti, gesso e zolfo della Sicilia, minerali vari del Trentino, del Veneto e di altre regioni d'Italia.

Un'apposita vetrina contiene vari minerali affiancati dalla riproduzione della loro forma cristallografica, nonche' la scala della durezza.

La stessa vetrina, inoltre, offre al visitatore la sorprendente visione dell'effetto fluorescenza di alcuni minerali i quali cambiano colore se illuminati da una lampada a raggi ultravioletti.

In un'altra vetrina vengono evidenziati gli usi di alcuni minerali: a fianco del minerale esposto vi e' l'oggetto che con esso e' stato fabbricato.

Isolato, troviamo un gigantesco quarzo del peso di 76 Kg.


I MINERALI

I minerali sono i costituenti fondamentali del mantello roccioso del nostro pianeta.

La maggior parte dei minerali presenta una forma cristallina particolare.

I minerali si formano in diversi modi e anche campioni della stessa specie possono avere origini completamente diverse. Per alcuni sono necessari molti milioni di anni per un completo sviluppo, per altri, invece, solo pochi anni o addirittura qualche ora.

In base alla loro origine essi vengono suddivisi in serie magmatica, sedimentaria e metamorfica:

SERIE MAGMATICA: molti minerali cristallizzano direttamente dal magma a temperature comprese tra 550 e 1100 C (feldspati, mica, quarzo). Altri, invece, si formano a causa delle esalazioni gassose dei magmi (minerali di cloro, fluoro, fosfati, oro e argento nativi). Per ulteriore raffreddamento del magma, al di sotto dei 400 C, e apporto di materiale dalle rocce circostanti si formano i minerali delle "fessure alpine".

SERIE SEDIMENTARIA: alcuni minerali si generano sullo superficie terrestre o nelle immediate vicinanze per alterazione e trasformazione di rocce preesistenti. Artefici principali di questi fenomeni sono l'acqua, l'anidride carbonica e l'ossigeno contenuto nell'aria. In questo modo vengono liberate sostanze negli strati superficiali che, penetrando poi in profondità, si mescolano alle acque freatiche dando origine a particolari zone di arricchimento di minerali, tra i quali argento e rame.

SERIE METAMORFICA: in questo caso si formano nuovi minerali in concomitanza di alte temperature e forti pressioni che creano trasformazioni delle rocce più profonde dello crosta terrestre. Una situazione simile si genera anche per l'azione da metamorfismo di contatto, in seguito alla presenza di masse magmatiche iniettate lungo fratture e condoni.

Una classificazione - oggi largamente seguita - e' quella cristallochimica che tiene conto della composizione chimica e della struttura dei minerali. In tale classificazione si usa distinguere i minerali in classi:

ELEMENTI NATIVI (oro, argento, rame, grafite e diamante (carbonio puro), zolfo, mercurio,...);

SOLFURI (pirite, galena, blenda,...);

OSSIDI (quarzo, opale, corindone (rubino, zaffiro), ematite, magnetite, ...);

CARBONATI (calcite, dolomite, azzurrite, malachite,...);

SOLFATI (gesso, barite,...);

FOSFATI (apatite, turchese,...);

SILICATI (granato, olivina, zircone, topazio, tormalina, berillo (smeraldo, acquamarina), ortoclasio, zeoliti, miche, talco, crisotilo (amianto),...);

SOSTANZE ORGANICHE (ambra,...).

Le classi si suddividono, poi, in gruppi, in famiglie, in serie, mentre ciascun minerale dotato delle stesse proprieta' essenziali, composizione chimica e forma cristallografica costituisce una specie minerale. Le specie minerali oggi conosciute sono circa 3000 e questo numero e' in continua crescita: esistono, inoltre, diverse migliaia di varieta'.




SALA D - MOSTRA FOTOGRAFICA.

La sala contiene una interessante mostra fotografica di orchidee spontanee. Sono esposte oltre 50 fotografie di orchidee del territorio trevigiano, appartenenti a 38 specie spontanee, che, seppur di dimensioni ridotte rispetto alle "sorelle" tropicali, le eguagliano nella bellezza dei fiori e le superano nella capacita' di adattamento ai vari terreni e clima

Affascinante e' osservare, nei vari pannelli descrittivi, la composizione della pianta (radici, fusto e fiori) e il sistema escogitato dalla stessa per la fecondazione del fiore che garantisce la sopravvivenza della specie.


LE ORCHIDEE

Le orchidee appartengono alla classe delle monocotiledoni, piante provviste di un solo cotiledone (insieme alle graminacee, alle liliacee, alle iridacee ecc.). Nella classe delle monocotiledoni le orchidee formano il vasto ordine delle Orchidali.

Con le oltre 25.000 specie, riunite in circa 750 generi, costituiscono forse la piu' numerosa famiglia del regno vegetale, diffusa su tutto il globo terrestre con la sola esclusione dei poli e dei deserti.

Presentano forme diversissime di adattamento all'ambiente divenendo epifite nelle foreste tropicali, con fiori inconsueti sia per forma che per colorazioni, e terrestri, con apparati radicali ipogei, nelle regioni europee.

In Europa esistono solo Orchidee terrestri, provviste di rizomi con grosse radici carnose (nei generi Epipactis, Cephalanthera, Limodorum e Neottia) e di tuberi e poche radici negli altri generi. Un esempio tipico e' il gen. Orchis nel quale troviamo piante con due tuberi, raramente tre: uno e' il tubero formatosi nella stagione precedente e l'altro, quello nuovo, servira' alla pianta nel periodo estivo (secco e caldo) ed in quello invernale (freddo) per assicurare una pronta fioritura quando le condizioni climatiche torneranno ad essere favorevoli.

Una volta che i fiori sono stati fecondati, la pianta scolora rapidamente, la parte aerea si secca, il nuovo tubero e' completamente formato e il vecchio si esaurisce completamente dando inizio ad una nuova fase di riposo.

Nel genere Cephalanthera, genere senza tuberi, la pianta si conserva molto tempo dopo la fruttificazione, seccandosi la parte aerea solo ai primi freddi.

Lo sviluppo completo di una orchidea, a partire dalla germinazione del seme, e' assai lento. Possono trascorrere 6 o 7 anni, persino 15 per certe specie, prima che sbocci il primo fiore.

 

 

 


INFORMAZIONI



MUSEO DI STORIA NATURALE

Presso l'edificio della Biblioteca Comunale
Via Dante Alighieri, 76
SPRESIANO (TV)




APERTURA: il museo e' aperto nei seguenti giorni:

Per il PUBBLICO:
ogni DOMENICA dalle ore 10.00 alle 12.30.
N.B.: la 4a domenica del mese, in occasione del Mercatino dell'Antiquariato di Spresiano, il Museo e' aperto anche dalle ore 14 alle ore 17.
 
ogni GIOVEDI dalle ore 15.00 alle 19.00.

Per SCUOLE, GRUPPI e ASSOCIAZIONI:

Su prenotazione, concordando data, ora e percorso prescelto, si effettuano visite guidate di carattere generale e visite tematiche.
TELEFONARE al n. 0422881590

CHIUSO IL MESE DI AGOSTO
INGRESSO LIBERO




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