ll
Folgore "90-4" esposto risulta essere uno dei pochissimi caccia italiani sopravvissuti al
conflitto. Tra l’altro, si tratta di uno dei due C. 202 portati negli
USA, al termine del conflitto, per essere sottoposto ad una serie di test
valutativi, prima di essere ceduto al museo per curarne il restauro e
quindi l’esposizione.
Il recupero del C. 202, iniziato nel 1974, è stato realizzato sulla scorta della
documentazione richiesta dalla Smithsonian Institution, all’Aeronautica
Macchi ed allo S.M.A..
Il restauro, almeno per quanto riguarda
l’esterno, è stato eseguito con grande accuratezza, peccato che risulti
errata l’identificazione del velivolo. Infatti, l’aereo originale,
assegnato alla 90° squadriglia del 4° Stormo “Francesco Baracca”,
operante in Africa Settentrionale nel 1942 e contraddistinto dal numero
individuale 4 in rosso, (su cui volava il sergente maggiore Amleto
Monterumici), apparteneva alla serie III e non alla IX come riportato sul
timone di direzione, mentre il numero della matricola militare era il 7796
e non il 9476.
Anche lo schema mimetico, a macchie verdi rare su fondo
nocciola chiaro è corretto, anche se forse, sembra presentare le macchie
leggermente troppo rare rispetto alla mimetizzazione originale visibile
sulla documentazione fotografica dell’epoca.
Comunque questi “piccoli
appunti” nulla tolgono al merito ed alla precisione con cui i
responsabili del museo hanno restaurato il più conosciuto caccia
italiano.