Maresciallo pilota Ennio Tarantola "Banana"

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L'Album del Maresciallo Ennio Tarantola

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Medagliere

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Articolo "Incontri" 01

Articolo "Incontri" 01

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Il 5° Stormo piange il Maresciallo Ennio Tarantola

5° Stormo - Cervia (RA)  

Magg. Pasquale STASOLLA

     Ennio Tarantola, il mitico Maresciallo Pilota per il quale era stata predisposta una Cerimonia particolare nell'ambito della Mostra organizzata dal 5° Stormo, col patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Cesenatico il prossimo ottobre, è decollato il 31 luglio a 86 anni per la sua ultima missione. E’ deceduto nella prima mattinata presso una clinica di Cesena dove era ricoverato da diverso tempo. Con lui scompare un pezzo di storia dell’Aeronautica Militare Italiana. Era un valoroso e si era particolarmente distinto in azioni di Guerra tanto da meritare ben 4 Medaglie d’Argento al V.M., due di Bronzo e 5 Croci di Guerra, con due promozioni conseguite sul campo. 

    Il Macchi 202 Folgore con la scritta "Dai Banana!" passerà alla leggenda unitamente alle sue imprese, e questo lo si evince dalle monografie che appaiono nei siti Internet e nei modellini che gli appassionati collezionano. Più di un giornale ha riportato, anche recentemente, episodi della Sua vita militare. Per tutti il settimanale Epoca che riferì dandone ampio risalto, del suo abbattimento al largo dell’isola di Malta e della sua permanenza in mare per 18 ore, finchè fu tratto in salvo dai propri compagni di Stormo. 

     Nella vita civile era una persona mite e gentile, sempre disponibile con tutti, molto conosciuto dagli anziani di Cesenatico che ne hanno condiviso amichevolmente gli anni della sua vita paesana.

     Un grande pilota, stimato e venerato dal Col. Pil. Roberto Azzolin, Comandante Il 5° Stormo, punto di riferimento per i più giovani, per il Club Aeromodellistico cittadino e per quanti hanno conseguito il Brevetto di Volo seguendo i suoi consigli. Un grande pilota, stimato e venerato dai più giovani Colleghi del 5° Stormo di Cervia, che insieme alla città, ai nipoti ed agli amici, gli hanno tributato gli Onori Militari del Reparto e l’estremo saluto. Hanno presenziato alla cerimonia presso la Chiesetta del Cimitero di Cesenatico, tutti i piloti del 23° Gruppo CI ed una rappresentanza di Ufficiali e Sottufficiali del 5° Stormo, oltre le rappresentanze delle Sezioni dell’ A.A.A. di Forlì, Cesena, Faenza e Ravenna.

Magg. Pasquale STASOLLA

 

IMMAGINI  

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Onori resi dal personale del 5° Stormo durante la cerimonia funebre

 

 

 

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Deposizione della corona in memoria dell'eroico personaggio

 

Ennio, 

ricordo di Maurizio Di Terlizzi 

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Ennio e Maurizio

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         Quando nel 1985 entrai a far parte dell'IPMS Sezione di Roma, mi sentii spaesato ed incompreso, non solo per la malevola presenza di alcuni soci che nulla avevano a che fare col modellismo, quanto per lo strapotere di modelli ed argomenti moderni, in particolar modo americani. La mia passione invece, esulava dallo strapotere dilagante di F-16, F-15 o Mustang e poco si conciliava con roboanti soprannomi o discinte donnine dipinte sui velivoli dei "vincitori".

    Io trovavo piacevole parlare di aerei italiani, con il loro carico di povertà ed umanità, costretti a combattere una guerra dotati di mezzi inadeguati senza però far mancare mai il valore ed il coraggio. Il mio idolo era Ennio Tarantola, ed il suo velivolo battezzato "Dai Banana !", diverso dalle spacconerie made in USA, così vero con la sua decina di aerei abbattuti e per questo così vicino a tutti noi. Quando esposi il velivolo di Tarantola in 1/72, una pioggia di risate si abbattè su di me a causa di quella gloriosa scritta che campeggiava sul muso. Finì che mi venne dato, quasi per scherno, il soprannome di Banana, che ancora oggi costituisce il modo più rapido con cui amici e conoscenti si rivolgono a me.

      Nei successivi 16 anni, modellisticamente ho raggiunto insperati traguardi in Italia e all'estero e quando per la realizzazione di un mio libro ho scritto una rispettosissima lettera al vero "Banana", quasi non mi sembrava vero. L'incredulità è stata ancor più forte quando Ennio in persona mi ha telefonato a casa, dicendomi che aveva avuto dei problemi, ma che presto mi avrebbe spedito foto e documenti. Non mi sembrava vero, e quando mi sono rivolto a lui con un devoto "…senta, la ringrazio Comandante…" egli mi ha risposto nel suo simpaticissimo dialetto romagnolo "…ma quale Comandante.. io non comando nulla…chiamami Ennio visto che sei Maresciallo anche tu, siamo colleghi !!". Questo era il massimo, in un istante mi sono chiesto: "potrò mai avere più ammirazione per quest'uomo, di quanta già non ne nutra adesso ? ".

     Il soprannome, nato per scherno, rappresenta da sempre per me motivo di orgoglio. In seguito ci sono stati incontri a Cesenatico, pranzi insieme, scambio di regali e cortesie e telefonate ed incoraggiamenti, specie al sopraggiungere di un peggioramento fisico, ma non mentale. Nelle sue telefonate si informava sempre di come stava "la padrona", cioè mia moglie e nel nostro ultimo incontro in ospedale a Cesena, 20 giorni prima della Sua scomparsa, ha voluto toccare il pancione di Lei ormai evidente. Traspariva, da ciò tutto l'amore che aveva nutrito e nutriva ancora per Sua moglie, legati da un affetto inscindibile.

     Mi resta, oltre ad un grande vuoto, il grande rammarico di non avere goduto della Sua amicizia negli anni passati, quando avrei potuto approfittare di più di quella estrema gentilezza che caratterizzava sempre i suoi rapporti umani. Il pensiero che possa essersi riunito al suo caro amico Maresciallo Bianchi ed all'ammirato Comandante Niclot, mitiga in parte, una composta tristezza.

Ciao Ennio, proteggi le mie ali.

Roma, 11 Settembre, 2001

Maurizio Di Terlizzi

 

Scomparso a 86 anni l'asso della Caccia 

Ennio Tarantola

Addio, caro Banana

Ricordo di Angelo Emiliani

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