Bisaccia: Quelle pale eoliche troppo rumorose. L'Arpac da ragione a Di Meo (tratto dal "Corriere dell'Irpinia del 27 settembre 2003)

 

BISACCIA – Un indice di rumorosità più di tre volte superiore al consentito, è questo quanto è stato accertato dalla perizia fonometrica effettuata dall’Arpac nella camera da letto di una famiglia di Bisaccia, la cui casa dista poco più di duecento metri dalle pale eoliche.
Ma i dati, con valori differenziali piuttosto elevati, sono gli stessi anche in altre zone della vasta area che sul Formicoso è stata invasa dai tralicci. “I tecnici hanno effettuato le loro rilevazioni in una sera di fine agosto, calma e senza vento – rivela Nino De Meo, che a Bisaccia ha intrapreso da tempo una lunga battaglia legale per ottenere lo smantellamento degli aerogeneratori – cosa abbastanza anomala per le nostre contrade che sono sempre piuttosto ventose, tanto da essere state ritenute idonee al funzionamento delle pale eoliche.
In più va detto che, a fronte di indici di rumorosità che superano i 58 dBA, il piano di zonizzazione acustica del Comune di Bisaccia prescrive come limite massimo da non superare il valore di 45”.
Dietro i numeri e i parametri rilevati dagli ingegneri dell’Arpac c’è l’evidente sofferenza di nuclei familiari che proprio non riescono a convivere col rumore provocato dagli aerogeneratori, alcuni dei quali posti a poche decine di metri dalle case.
La vicenda nei mesi passati è già approdata nelle aule del Tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi, dove i giudici hanno dato ragione al dottore De Meo e a quanti avevano adito la magistratura per vedersi riconosciuto un loro sacrosanto diritto.
L’ordinanza del Tribunale, però, è restata lettera morta poiché chi avrebbe dovuto adoperarsi per lo smantellamento delle pale finora è stato inadempiente. E allora, proprio per richiamare ai loro doveri istituzionali quanti hanno la responsabilità della tutela della salute pubblica, un gruppo di cittadini di Bisaccia ha inoltrato per il tramite dell’avv. Vincenzo Cozzarelli, una diffida perché l’IVPC/4 srl disponga il fermo immediato degli aerogeneratori della centrale eolica sita alla contrada Petrulli-Serrone-Oscata di Bisaccia. “Gli abusi che subiamo sono fatti incontestabili – continua De Meo – tant’è che anche la perizia dell’Arpac ha potuto verificare la drammaticità di un situazione che certamente non può durare oltre.
E allora, per difendere un nostro diritto andremo avanti portando la protesta in ogni sede, ma sempre in maniera civile e democratica. Aspetteremo ancora pochi giorni, se gli enti che dovrebbero tutelare la nostra salute non interverranno saranno querelati da decine di famiglie, alcune delle quali hanno bambini molto piccoli che sono molto più esposti al rischio di menomazioni dell’ apparato acustico”.
Intanto, a fronte dei gravi disagi lamentati nella diffida inviata all’Asl Av1, alla Provincia, al Ministero dell’Ambiente e alla Giunta Regionale, assume una dimensione incomprensibile la disquisizione che agita il consiglio comunale di Bisaccia, dove il sindaco Marcello Arminio ha portato in discussione la possibilità di ottenere una piscina da una delle ditte che nel Comune del Formicoso ha installato decine di pale.

 

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