Forenza: L'incubo vi vivere vicino alle torri eoliche (tratto dal quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno del 08/05/2002)

 

Potenza E' tornato dall'Inghilterra nella quiete della sua Forenza per curarsi dalla depressione e 12 anni fa ha acquistato la villetta dei suoi sogni. Oggi si trova a vivere in mezzo ad un incubo. Gennaro Andreana abita a poche centinaia di metri da 9 delle 40 torri che costituiscono il parco eolico di Forenza. Da quando le grandi pale sono entrate in funzione deve convivere con un rumore assordante («è come un fiume in piena», commenta), con le ombre danzanti delle pale che si affacciano alla finestra, con la paura che un fulmine si abbatta sulla casa. «Quelle torri - sostiene la moglie - attirano i lampi durante i temporali». Il signor Andreana ha cercato di vendere la sua villa ma, data l'ubicazione, nessuno la vuole. «L'avevo proposta anche alla ditta che gestisce l'impianto - racconta - ma neppure loro l'hanno acquistata. E neppure mi vogliono risarcire perché, dicono, sono in regola con le leggi sull'inquinamento elettromagnetico ed acustico. Intanto io ho perduto la tranquillità». Un discorso che vale anche per le altre sette famiglie che abitano in contrada Curso. Ma qualcuno, oltre alla tranquillità, rischia di perdere anche il lavoro. «Dopo 22 anni sono tornata in Basilicata per avviare un'azienda agrituristica - racconta una giovane imprenditrice, anche lei di Forenza - e non volli vendere il mio terreno alla ditta che gestisce l'impianto. La terra mi è stata espropriata, il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar, al quale avevo fatto ritorno, ed ora, alla vigilia della mia prima stagione da imprenditirice agrituristica, mi trovo con una azienda monca, con una fascia di rispetto di 500 metri dalle 4 torri su cui non posso svolgere alcuna attività, con il paesaggio circostante deturpato». E a volte anche i politici perdono le battaglie. «Grazie alle lotte del nostro comitato - racconta Gianbattista Lorusso, consigliere di maggioranza del Comune di Avigliano - siamo riusciti a far ridurre da 45 a venti torri l'estensione del parco. Ma è una lotta dove troppo spesso sono stato lasciato solo. E anche oggi, in questa importante occasione, gli amministratori di questa terra sono assenti».

 

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