De Collibus (Archeoclub) contro la realizzazione di impianti eolici nelle aree dell’interno
«Fermiamo l’attacco al paesaggio abruzzese»
Articolo tratto dal Martedì 18 Novembre 2003 di Martedì 18 Novembre 2003
PESCARA - Lancia un appello Giulio De Collibus,
nelle vesti di consigliere nazionale e coordinatore per l’Abruzzo dell’Archeoclub
d’Italia: «La nostra regione, in particolare nelle zone montane, rischia di
subire il più grave attentato paesaggistico di tutti i tempi, di fronte al
quale nulla rappresentano certe iniziative del passato, quali enormi cave o
impianti turistici realizzati senza equilibrio e senza rispetto per il
territorio. Una cieca demagogia ambientalista, con la scusa della necessità di
creare energia alternativa, sta spianando la strada (è proprio il caso di
dirlo) alla distruzione del paesaggio e dell’habitat».
A cosa si riferisce, De Collibus? «Al forte impulso che stanno ricevendo gli
impianti eolici, in particolare ad opera di una società spagnola che sta
impiantando strutture sulle montagne di tutto l’Abruzzo, offrendo forti somme
ai piccoli e squattrinati Comuni dell’interno. Di fronte a tali offerte è
difficile, per certe amministrazioni, resistere alla tentazione di far quadrare
finalmente i bilanci, per cui i nuovi colonizzatori ricevono quasi sempre
risposte positive. Fra qualche anno le nostre montagne non saranno più
caratterizzate dal verde dei boschi o dei pascoli, ma dal bianco di centinaia di
pale gigantesche, ben più grandi di quelle attuali, insediate
indiscriminatamente ovunque, su enormi torri. Eppure il beneficio che può
portare l’eolico al fabbisogno energetico è nullo, se rapportato
all’immenso danno che provoca».
Ed ecco l’appello di De Collibus: «Tutti gli abruzzesi sensibili e
responsabili si impegnino per bloccare questo disastro. E’ in gioco il futuro
del nostro paesaggio. La tutela dell’ambiente non è solo tutela della flora e
della fauna o della salubrità dell’aria: il bene più importante, perché la
sua manomissione è quasi sempre irreversibile, è proprio costituito dal
paesaggio».
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