Articolo tratto dal quotidiano l'Unione Sarda

 

Energia eolica assalto al territorio

 

I consiglieri regionali di Rifondazione lanciano l’allarme: in nome dell’energia pulita, dicono, si rischia un assalto al territorio che vede in prima fila spregiudicati avventurieri. Non hanno torto. Giorgio Porcu, responsabile per la Sardegna di Enel GreenPower, condivide i timori di Luigi Cogodi, Velio Ortu e Walter Vassallo: «La legge Bersani  spiega  ha avuto il merito di rilanciare la ricerca sulle energie rinnovabili fissando una quota obbligatoria: chi produce elettricità deve produrne (o acquistarne) il 2 per cento da fonti rinnovabili. Un obbligo che ha fatto partire il business». Una caccia all’energia verde in cui si sono buttati un po’ tutti. «In Sardegna sono state richieste concessioni per produrre 5mila megawatt, ma 4 mila sono dei bluff: progetti mal impostati, società di ingegneri prive dei capitali necessari ad affrontare gli investimenti gravosi come quelli richiesti da una centrale eolica. Le banche non entreranno mai in un progetto di finanza su un capitale a rischio». Molte di queste società saranno costrette a cedere a terzi i terreni ottenuti in concessione: «Ma non sarà certo Enel GreenPower a fare affari con loro. Noi interloquiamo direttamente con i sindaci».

 

 

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