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*** INTERVISTA per Fantasio Festival 2008 ***

COSA TI HA SPINTO A COMINCIARE A SCRIVERE?

Ho sempre amato scrivere racconti, sin dai tempi delle scuole elementari. I temi erano la mia passione e gli insegnanti dicevano che avevo molta immaginazione. Ho iniziato a scrivere seriamente dal 2002, quando avevo sedici anni. Avevo lasciato il liceo classico perché non mi trovavo bene all'interno della mia classe, non lavoravo, non avevo amici e uscivo pochissimo di casa. In un certo senso, mi sentivo un po' una "strega emarginata". Per questo motivo iniziai a scrivere. Volevo creare un mondo tutto mio, un mondo che sostituisse la realtà in cui vivevo. I protagonisti della mia storia sarebbero stati una strega nera, un drago brontolone, un timido lupo mannaro, una vanitosa vampira e un zombie pasticcione. Personaggi così diversi costretti ad accettarsi l'un l'altro per raggiungere il loro obiettivo: la salvezza del regno. Mi piaceva l'idea di ribaltare gli stereotipi del fantasy creando una strega tutt'altro che malvagia, un drago per nulla saggio e un lupo mannaro in cerca di affetto. La morale del mio romanzo è che nessuno è schiavo della propria natura, ma può scegliere di essere ciò che vuole.

 

 

CREDI CHE IL LIBRO SIA ANCORA UNA FORMA DI COMUNICAZIONE IMPORTANTE, MODERNA, NONOSTANTE LE NUOVE FORME DI COMUNICAZIONE (INTERNET, SMS, BLOG ETC) MOLTO PIU' VELOCI, FACILI, IMMEDIATE?

Internet, sms, blog, etc. sono appunto mezzi di comunicazione veloci, forse fin troppo. Un sms non potrà mai trasmettere la stessa emozione che si prova nell'udire la voce dell'amato al telefono. Né internet potrà mai regalare la sensazione che si prova a sfogliare le pagine di un libro. Personalmente credo che la società moderna sia frenetica e abbia bisogno di fermarsi a riflettere, ogni tanto, perché solo fermandoti puoi capire ciò che ti sta intorno.

 

 

CHE DIFFICOLTA' INCONTRA OGGI UN GIOVANE CHE VUOLE PUBBLICARE? COSA SI PROVA MENTRE SI ATTENDE LA RISPOSTA DI UN EDITORE?

E, INVECE, QUAL E' L'EMOZIONE DI TENERE IN MANO IL PROPRIO MANOSCRITTO DIVENTATO LIBRO?

Gli aspiranti scrittori incontrano tutte le difficoltà del mondo a pubblicare. Io, più io meno, mi aspettavo di seguire un percorso irto di ostacoli per realizzare il mio sogno... ma non immaginavo quanti!!! Non voglio essere catastrofica, né scoraggiare gli esordienti. Però meglio che sappiano la verità sin dall'inizio: chi non crede ciecamente nella validità della propria storia non verrà mai pubblicato. Io ho iniziato a scrivere quando avevo sedici anni. I miei racconti erano carini, ma le stesure erano pessime... Ho riscritto "Morwen" dodici volte. Un'esperienza che non auguro a nessuno. All'inizio è dura perché non sai dove sbagli. Il pezzo che hai scritto ti sembra chiaro come il sole, ma chi lo legge sostiene di non capirlo. E allora, cancelli, riscrivi, demolisci e ricostruisci. Alla fine diventa quasi routine.

Ma la parte peggiore è riuscire a pubblicare. Io puntai subito in alto, mandando il mio manoscritto a editori importanti (Mondadori, Piemme, Salani, ecc.) e scoprii molto presto le famigerate "lettere di rifiuto standard", il primo trauma per uno esordiente. Si tratta di lettere composte da poche righe pre-stampate, con cui la casa editrice ti informa di aver esaminato il tuo romanzo e di averlo giudicato "inadatto ai propri programmi." Ovviamente, sul motivo per cui la storia non è piaciuta non viene spesa neanche una sillaba...

Le grandi case editrici hanno tempi di risposta atrocemente lunghi. Di solito variano da 3 mesi a 6, a volte persino un anno. L'attesa, all'inizio, è snervante. Ma alla fine diventa un'abitudine anche quella.

Quanto alla gioia di stringere finalmente il mio libro pubblicato... "Morwen" uscirà tra un mesetto, ma la mia soddisfazione sarà sicuramente immensa. E' un sogno che si avvera. Non grazie alla divina provvidenza, ma grazie ai miei sforzi e alle persone che hanno creduto in me.

 

PERCHE' HAI SCELTO IL GENERE FANTASY?

Forse perché nel fantasy hai la massima libertà di movimento. Non devi attenerti alle regole della realtà, ma puoi creare un mondo completamente nuovo, ricco di personaggi strambi e luoghi mai visti. E io che sono una sognatrice adoro reinventare l'universo a mio piacimento.

 

 

I LIBRI CHE TI HANNO INFLUENZATO DI PIU'?

Nessun libro mi ha influenzata nella creazione di Morwen... semplicemente perché a sedici anni non leggevo nulla!!! E non è certo un vanto. Probabilmente, è anche per questo motivo che ho dovuto riscrivere il mio romanzo dodici volte... La persona che lesse la mia prima stesura (una professoressa di Italiano) mi disse chiaramente che non sapevo scrivere e che avevo un disperato bisogno di leggere per imparare. Niente di più vero.

 

 

CONSIGLI A UN GIOVANE ESORDIENTE SCRITTORE?

Il consiglio agli esordienti di non fare il mio stesso errore: le possibilità di pubblicare con un grande editore sono scarse (per motivi a me ignoti), meglio lanciarsi subito con quelli medio-piccoli. State alla larga dagli editori a pagamento e prima di firmare qualsiasi contratto assicuratevi che l'editore abbia un'adeguata rete di distribuzione. Molti mi prendono in giro, ma prima di firmare il mio contratto ho trascorso una giornata intera in biblioteca a studiare il diritto d'autore...

Ricordo una frase che mi disse una ragazza il giorno in cui ho dato l'esame di teoria per prendere la patente. Le raccontai che stavo per iscrivermi all'Università e lei mi disse: "Mi raccomando, qualsiasi cosa succeda, tu non fermarti. Vai avanti e basta." Nel mondo dell'editoria vale un po' la stessa regola. E' inutile fermarsi e piangersi addosso. I rifiuti da parte degli editori sono all'ordine del giorno. Bisogna farci l'abitudine, muoversi in continuazione e mai, MAI abbandonare la speranza.

 

 

HAI SCRITTO UN LIBRO, CI STAI RIPROVANDO? E COSA PROVI, ANCORA OGGI, DI FRONTE A UNA PAGINA BIANCA?

"Morwen" dovrebbe essere un saga composta da 6 volumi. 4 li ho realizzati in questi anni, ma naturalmente intendo riscriverli per migliorarne le stesure. Prima di Morwen, avevo scritto anche altri libri: un giallo, due brevi horror e un libro per ragazzi che non ho ancora trovato il tempo di terminare... Ho talmente tante idee che dubito riuscirò a tradurle tutte in libri. Purtroppo il tempo è quello che è tra lavoro, Università e impegni vari. Credo di non aver mai avuto l'incubo della pagina bianca... se mai l'incubo della pagina nera!!!

*Comitato Organizzatore Fantasio Festival*

 

 

 

***COMUNICATO STAMPA*** FANTASIO FESTIVAL 2007

COMMENTO DI EMMA BRANDER: Premetto che non penso di aver scritto un best-seller, ma semplicemente una storia piacevole e divertente. Mi sono divertita tantissimo a fare questa intervista, ma mi sono anche resa conto di come i giornalisti a volte esagerino nei titoli..

Emma Brander al Fantasio Festival manifestazione nazionale dedicata alla creatività dei ragazzi.

"Ho scritto un best-seller ma non trovo un editore"

Sotto al braccio ha la copia dattiloscritta del suo libro, "Morwen - La ragazza degli alberi" ed è venuta al FantasioFestival in qualità di scrittrice esordiente per partecipare domani, domenica, dalle 14 alle 16.30 a "Gas al minimo", lo spazio riservato ai giovani scrittori esordienti che incontrano gli autori affermati, al chiostro di San Lorenzo. Il suo spazio si intitola "Il caso di Emma Brander". Ed Emma Brander, scrittrice ventenne, è diventata, in effetti un caso nell'ambiente letterario. Se fosse nata in America sarebbe stata probabilmente un caso letterario al contrario, sull'esempio di Cristopher Paolini, anche lui giovane talento della scrittura fantasy, la cui saga di Eragon è diventata famosa in tutto il mondo. In Italia, invece, i colleghi che leggono il suo manoscritto ne sono entusiasti ma lei continua a non trovare un editore disposto a pubblicarglielo.
Così si deve affidare al fai-da-te: diffonde le sue copie ciclostilate e partecipa a convegni per giovani scrittori.

"Purtroppo le case editrici a cui ho inviato il manoscritto mi mandano lettere pre-stampate ma non mi aiutano a capire come potrei migliorarlo".

Eppure, chi lo legge ne è entusiasta. Da qui, il paradossale caso di Emma Brander.
Emma ha cominciato a scrivere il libro cinque anni fa, quando ne aveva sedici. Timida e introversa a scuola aveva un destino da ultima della classe,

"Mi sentivo sola. Così ho deciso di smettere e mi sono guardata intorno. Mancavano due giorni ad Halloween e tutte le vetrine dei negozi di Rapallo, la mia città, erano addobbate per la festa. Da lì mi è venuta l'idea di scrivere un racconto fantasy, con personaggi particolari".

Il racconto è diventato un libro con quattro protagonisti: una strega nera, un lupo mannaro, una vampira e uno zombie. Grazie all'aiuto di un drago dovranno conquistare una spada magica per sconfiggere un tiranno. Il lieto fine è d'obbligo, anche se non mancano avventure e colpi di scena.

"Quando è uscito il primo libro di Moony Witcher l'ho letto e l'ho contattata via mail. Anche a lei è piaciuto molto e mi ha spronato a migliorarlo. In questi anni l'ho riscritto 12 volte. Adesso è perfetto. Ho scritto un best-seller, ora cerco un editore".

*Comitato Organizzatore Fantasio Festival*