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Storia del petrolio

Primo pozzo a Tiusville

Il primo pozzo petrolifero della storia venne scavato a Titusville, in Pennsylvania, il 27 agosto 1859. Sin dall'inizio del secolo scorso, accanto alle forme tradizionali di fonti energetiche, come il carbone e l'enegia idroelettrica, il consumo di petrolio, prevalentemente Nord americano, ha cominciato ad affermarsi e a diffondersi. Dal 1930 in poi, divenuti attivi i grandi giacimenti del Golfo Persico e dell'Iran, l'utilizzazione del petrolio come fonte energetica si è imposta rapidamente grazie a un insieme di fattori quali il suo basso costo, la sua reperibilità e la sua apparente disponibilità per tempi molto lunghi.

Intorno al 1930 il carbone costituiva la principale fonte energetica mentre il petrolio forniva solo il 16% circa di tutta l'energia consumata nel mondo; nel 1960 il petrolio contribuiva per circa il 35% e il carbone era sceso sotto il 50%; negli anni '70 il petrolio aveva ormai raggiunto il primato di principale fonte energetica superando il 50% nei consumi mondiali di energia.
La crisi petrolifera del 1973 servì a far capire che il petrolio non è una risorsa illimitata e spinse la ricerca su altre fonti energetiche da utilizzare insieme al petrolio.
Anche il consumo venne ridotto grazie ad una politica improntata sul risparmio energetico intrapresa da molti paesi industrializzati che pertanto subirono un rallentamento nella loro crescita economica.
Alla prima crisi seguì quella del 1979 in cui i paesi produttori ridussero le forniture, causando una fluttuazione del prezzo del petrolio da 11 dollari a 40 dollari al barile.
I paesi industrializzati che avevano basato la loro crescita economica esclusivamente sul petrolio diventarono sempre più vulnerabili e furono costretti a cercare delle fonti energetiche alternative.
Ripresero le ricerche per lo sfruttamento delle aree petrolifere giudicate in passato poco redditizie (Alaska, Mare del Nord, Messico), si incrementarono le produzioni di fonti tradizionali (carbone), l'uso di quelle alternative (solare, geotermica, eolica) e di fonti del tutto nuove come quella nucleare.
A risentire maggiormente delle crisi petrolifere furono i paesi di recente industrializzazione e quelli, come il nostro, con scarse risorse energetiche alternative.
La tendenza dei paesi sviluppati è stata quella di incrementare la produzione e di ridurre i propri consumi petroliferi, limitando le importazioni dai paesi dell'OPEC.
Malgrado i continui aumenti del prezzo del greggio, anche recentissimi, il petrolio rimane la risorsa energetica oggi più diffusa e conveniente, dati gli elevati costi e le limitate disponibilità di tutte le altre risorse alternative.