Le finestre sono l'elemento con cui l'utente interagisce direttamente per eseguire un compito che intende portare a termine.
Nello HIG sono codificati diversi tipi di finestre, ognuno con diverse finalità e quindi elementi costitutivi. Questa specializzazione delle finestre richiede una traduzione diversificata a seconda del contesto.
Eseguire l'applicazione rende molto più facile individuare il tipo di finestra alla quale appartiene una singola stringa tra le categorie qui presentate, anche se, talvolta, sono sufficienti le sole informazioni contenute nel file .po o quelle reperibili mediante la lettura dei sorgenti.
I vari elementi della interfaccia grafica dovrebbero essere strutturati in modo da adattarsi al compito che devono assolvere. Questo principio vale sia per le finestre intese globalmente che per i singoli elementi che le compongono. Tali funzioni possono essere ricondotte essenzialmente a tre:
Anche i messaggi che appaiono nelle finestre seguono quindi, in linea di massima, questa classificazione e, conseguentemente, la loro traduzione deve cercare di collimare il più possibile con la loro funzione.
Indicazioni sulla traduzione sono fornite in Tabella 1.
Funzione | Traduzione | Indicazioni | Esempi |
---|---|---|---|
Comando | Imperativo presente, seconda persona singolare | L'utente ordina al programma di eseguire un compito. La forma sottintende una sensazione di controllo sul sistema. | Comandi da menù ed etichette di pulsanti, come Stampa su file. | che diventa , o che diventa , ma anche le varie caselle di spunta o di scelta multipla presenti nelle finestre di dialogo, come
Preferenza | Infinito presente | La validità di una preferenza è slegata dal momento in cui la si imposta o verifica, ma rimane valida finchè l'utente non effettua una nuova modifica. La contrapposizione con la traduzione del comando dovrebbe chiarire la differente validità dei due elementi. | Esempi validi sono ovviamente i vari controlli presenti nelle finestre di preferenze delle varie applicazioni, ad esempio Mostrare i file nascosti e di backup del file manager o Ripetere il carattere finché il tasto è premuto delle preferenze della tastiera. |
Informazione | In generale dipende dal contesto, indicativo presente terza persona singolare per i suggerimenti | Quasi ogni cosa che non ricade nelle precedenti categorie è informazioni, per esempio i suggerimenti che appaiono quando il puntatore del mouse si ferma su un elemento dell'interfaccia, o le frasi persenti nelle finestre di errore o di avviso. Usare la forma impersonale è l'unico suggerimento valido in generale. La forma indicata per i suggerimenti, invece, si adatta perfettamente al ruolo: “Questo controllo permette...”. Cfr Sezione 5.1.2 - Suggerimenti per le voci di menù | Considerando solo i suggermenti potremmo avere Open a file from the disk che diventa Apre un file dal disco e Cut the selected text and put it in buffer che diventa Taglia il testo selezionato e lo mette negli appunti |
Ovviamente tale catalogazione non intende essere rigida: basti pensare ai casi in cui gli elementi sopra riportati come esempio non siano espressi o facilmente esprimibili in una forma verbale, oppure a quei messaggi che in originale si rivolgono all'utente in forma personale e che, per evitare l'uso di un arzigogolato si impersonale (“Si trascini l'immagine per muoverla nella pagina”), possono essere essere facilmente resi con un infinito (“Trascinare l'immagine...”).
Qualunque sia la soluzione scelta, è comunque bene che tutti gli elementi e controlli uguali tra le applicazione o anche solo visibili all'utente nella stessa finestra usino per quanto possibile gli stessi modi e tempi dei verbi per garantire una coerenza dell'interfaccia.
Dal punto di vista della traduzione ogni tipo di finestra è costituita da una combinazione degli elementi prima definiti e da altri elementi aggiuntivi, obbligatori o meno, come la barra del titolo della finestra stessa o altro.
La struttura della finestra è ovviamente decisa da chi sviluppa l'applicazione, così come il titolo della finestra stessa. Le indicazioni date di seguito quindi vanno adattate di caso in caso, tenendo presente comunque che quanto esposto è quanto indicato dallo HIG.
Visualizza il contenuto di un oggetto come un documento, un'immagine, una cartella oppure qualcosa di più astratto come un gioco o la riproduzione di un file multimediale; è suddivisa verticalmente in aree distinte come la barra dei menù e una o più barre degli strumenti (entrambe permettono all'utente di impartire un comando al programma), la vista dell'oggetto e la barra di stato (che fornisce informazioni generali all'utente, come un resoconto sullo stato o sulle azioni che sta per compiere);
Nome Documento - Nome Programma [o solo il primo o solo il secondo in funzione della vista corrente della applicazione e della applicazione stessa]
menù e barre degli strumenti ricadono nella categoria comandi, i suggerimenti ad essi collegati nella categoria informazioni; per garantire poi una coerenza dell'ambiente grafico è bene riferirsi a Sezione 7 - Menù standard per quelle voci di menù comunemente presenti nelle applicazioni.
Appartengono a questa categoria le finestre di proprietà (quelle che permettono di visualizzare e modificare le caratteristiche di un oggetto gestito dalla applicazione) e le fineste di preferenze (che sono usate per modificare l'aspetto o le funzionalità di una applicazione), ma anche le tavolozze -o “palette”- e toolbox di particolari applicazioni (entrambe forniscono un rapido accesso ad un set di possibili azioni); solitamente non presentano la barra dei menù, né la barra degli strumenti o la barra di stato;
Preferenze di Nome applicazione
Proprietà di «Nome oggetto»
le finestre di proprietà di solito non presentano, se non in qualche eventuale pulsante, messaggi in forma verbale. Per le finestre di preferenze seguire quanto indicato nella tabella presente in Sezione 6.1 - Tipi di interazione e di messaggi sotto la voce preferenza, avendo semmai cura di essere coerenti con stringhe che possono essere presenti in altre parti dell'interfaccia. Ad esempio, se c'è una voce , provare a mantenere non solo gli stessi termini, ma anche gli stessi acceleratori in una eventuale casella di spunta nella finestra delle preferenze.
Comunicano lo stato di una applicazione o richiedono una informazione essenziale per proseguire nel compito svolto ma, a differenza degli altri tipi di finestre, non sono invocate direttamente dall'utente; inoltre richiedono all'utente l'immisione di una scelta semplice (ad esempio Annulla oppure Salva);
di regola non dovrebbero presentarla
oltre ai pulsanti in basso che permettono all'utente di impartire un comando, queste finestre dovrebbero presentare due stringhe, o messaggi, quindi informazioni. Il primo messaggio, stringato ed essenziale, riassume i motivi per cui la finestra è apparsa. Se, ad esempio, il programma vuole una conferma prima di procedere con l'eliminazione di un file, il testo primario potrebbe essere essere Eliminare veramente « nomefile»? o anche Eliminazione del file «nomefile». Evitando di essere troppo prolissi si mettono in evidenza le due parole essenziali del messaggio: l'azione (eliminare) e il nome del file in questione.
Il secondo messaggio, che non è sempre presente, è una spiegazione delle conseguenze o alternative all'azione in questione. Essendo non solo in forma verbale, ma in forma di periodo, va tradotta come tale, fatta salva la solita raccomandazione di non rivolgersi direttamente all'utente.
Effettuano uno scambio di informazioni, un dialogo, tra utente e applicazione; le informazioni richieste sono più numerose e più dettagliate di quelle delle finestre di allerta. Un esempio caratteristico è l'impostazione di stampa di un documento.
Nome del comando che ha aperto il dialogo [senza però i puntini di sospensione che dovrebbero essere presenti nella relativa voce di menù; leggere comunque la nota nelle prossima sezione]
poiché in tali dialoghi l'utente va a modificare l'esecuzione di un comando, anche solo fino alla conclusione del compito stesso, ci si può riferire a quanto indicato nella tabella presente nella Sezione 6.1 - Tipi di interazione e di messaggi alla voce comandi
Guidano l'utente in una operazione divisa per semplicità in passi successivi; vengono utilizzati per relizzare compiti complessi senza intimidire, poiché riducono il numero di richieste (e quindi dei controlli) contemporaneamente presenti sullo schermo.
Per questo motivo c'è spazio per inserire nelle stesse finestre delle spiegazioni sulle singole azioni o impostazioni che si stanno per fornire.
Titolo dell'assistente [lo stesso che appare nella banda in alto]
Titolo dell'assistente - (Pagina corrente di Pagine totali)
Fine di Titolo dell'assistente
In generale si può seguire quanto indicato per le finestre di preferenze o quelle di dialogo a secondo di quale l'assistente vada a sostituire. Ovviamente una cura particolare va rivolta alle spiegazioni dei controlli presenti nelle singole finestre.
Sebbene possa sembrare in contrasto con quanto indicato prima per le finestre di dialogo, quando la stringa da tradurre lo permette è consigliato usare una forma non verbale per il titolo delle finestre di dialogo.
Questo perchè il titolo delle finestra dovrebbe indicare l'azione che si sta compiendo.
A titolo di esempio ci si può riferire alla classica voce Open File, di cui sono state già indicate la voce di menù e il suggerimento. Il titolo della finestra di dialogo associata potrebbe quindi essere Apertura di un file oppure la più breve Apertura file.