Il mantovano da gustare

 

settembre 2008

www.cronacamantova.it

 

Le foto del giovane Werther...

 

"Come sono lieto di esser partito! Amico carissimo, che è mai il cuore dell'uomo! Ho lasciato te che amo tanto, dal quale ero inseparabile, e sono lieto! Pure so che tu mi perdonerai. Tutte le altre persone che conoscevamo non sembravano forse scelte apposta dal destino per angosciare un cuore come il mio?
Povera Eleonora! Eppure io ero innocente. Che potevo fare se..." 

da I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang von Goethe
LIBRO PRIMO - 4 maggio 1771

Gazzetta di Mantova 1981

 

"Cantautoro seduto"

il primo libro del Werther dedicato alla musica

 

 

 

Werher Gorni

Telegazzetta Festivalbar 82

 

 

 

 

 

 notti d'estate alla Gazzetta di Mantova

 

Il mantovano da gustare  di  Werther Gorni

Casa editrice: L'Airone - Giorgio Mondadori e AssociatiCollana: Territori e prodottiAnno pubblicazione: 2004Prezzo: 33,50Genere: guide turisticheVolumi: 1 Pag: 127

Il volume presenta la realtà produttiva e gastronomica del Mantovano collegandola alla storia e alla tradizione del territorio. Al testo introduttivo, che offre un quadro generale della provincia, seguono quattro capitoli che corrispondono alle aree geografiche principali e che presentano itinerari per scoprire le bellezze del territorio accompagnati da schede approfondite sui principali prodotti tipici locali come il parmigiano reggiano, il grana padano, la zucca mantovana, la sbrisolona, il riso vialone nano, la salamella, solo per citarne alcuni.

 

2004 A TAVOLA il mensile della grande cucina italiana nel mondo diretto da Werther Gorni
Mantova 23 aprile 2006
...ma quanti anni avrà?

 

cari lettori...

Nella pentola del cuoco 

Che cosa bolle in pentola? Un sacco di novità. La grande cucina italiana continua a migliorare. Lo si rileva dalle guide specializzate. Ma anche dai gusti della clientela, sempre più varia, sempre più attenta. Verifica immediata: nel menu dei primi cento migliori ristoranti d'Italia, ben venti sono i nuovi "ingressi". Risultato: la qualità cresce e soprattutto la tradizione continua. Le giovani leve di ristoratori e cuochi fanno breccia nel consolidato panorama dei soliti noti. Così, a fronte dell'incoronazione dell'Enoteca Pinchiorri di Firenze -si è portata a casa la terza stella Michelin - si fanno avanti locali che i sette maggiori vademecum della cucina hanno premiato. Tra neoconservatorismo ed esuberanza tra i fornelli sono la cucina toscana e quella lombarda a ottenereancora la palma del trionfo. Qualche cosa, sicuramente, nel corso di un 2003 tanto fiacco, squattrinato e sconvolto, è successo. Il ritrovarsi a tavola è un rito che oggi, più che mai, induce a riflettere. Ristoranti di rango fanno a gara per confermare quanto il cibo sia un indiscutibile piacere. Non mancano le provocazioni, come quella di Gianfranco Vissani che, slacciandosi la banda bianca dal collo, rosso di rabbia sbotta: «Badiamo al sodo e mettiamo polenta e sugo in mezzo al tavolo! Così ci divertiamo tutti». Oppure, come non cogliereil   piacere  di  vedere  giovani  cuochi  entrare  da   primattori   in prestigiosi alberghi o ristoranti? Investimenti che ripagano e che trovano consensi. Segni di un tempo che corre rapida mente e che vede finire nella pentola del cuoco i frutti di Scuole specializzate, di professionalità fìdelizzate, di materie prime più garantite e di servizi adeguati. Tipicità che non  restano più legate al territorio ma che si espandono oltre i confini. Giovialità e compostezza di una tavola imbandita che celebra  il  valore  italiano  nel  mondo, giorno dopo giorno.  E in fondo alla lista, ma certamente  non ultima, la strepitosa genialità dei cuochi.

Werther Gorni    

febbraio 2004