Dario Fo grazie! eleonora |
Castell'Arquato 11 settembre 2004 Dario Fo Mistero Buffo photo eleonora pradella
Mistero Buffo 2004
Castell'Arquato 11 settembre 2004
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Dario Fo Mistero Buffo |
foto di Eleonora Pradella per... Dario Fo!
Castell'Arquato 11 settembre 2004 Dario Fo Mistero Buffo photo eleonora pradella
Mistero Buffo 2004
Mistero Buffo 2004 foto eleonora pradella
(ANSA) - PIACENZA, 6 SET - Castell'Arquato, borgo medioevale in provincia di Piacenza, da venerdi' a domenica sara' palcoscenico di Mistero Buffo di Dario Fo. Le serate saranno riprese dalla Rai e trasmesse in un programma sulla storia del teatro italiano del Medioevo. Domani nel Palazzo del Podesta', che si affaccia sulla piazza che ospitera' lo spettacolo, l'evento sara' presentato dallo stesso Premio Nobel. L'allestimento prevede la presenza di maxischermi con immagini a tema. Le tre serate saranno riprese dalle telecamere della Rai e trasmesse poi in un programma sulla storia del teatro italiano del Medioevo. |
10,
11, 12 SETTEMBRE 2004
Mistero Buffo. Il Teatro Medievale
Il
racconto della storia del teatro del medioevo si ambienta in due luoghi: a
Siracusa, nel castello dell’imperatore Federico II, e a Castellarquato
(Piacenza), borgo medievale dove il palcoscenico ha come sfondo l’abside di
una chiesa romanica.Lo spettacolo inizia proprio dalle chiese, luoghi che nel
Medioevo erano deputati ad ospitare rappresentazioni sacre, ma non per questo
sempre serie, dove era lasciato spazio al gioco, alla festa, al riso. Il Risus
paschalis (il ridere a Pasqua) è appunto una forma teatrale medievale che nel
festeggiare la resurrezione di Cristo celebra, nelle stesse chiese, anche la
gioia terrena, il riso, l’amore. Altra forma di spettacolo nelle chiese era
legata agli Exultet, rotoli miniati che il predicatore mostrava dall’ambone e
che illustravano quanto veniva da lui intonato in latino.
Spesso la storia si sposta dall’interno delle chiese alle piazze dove erano i
giullari a recitare: un repertorio vastissimo che attingeva dai racconti
evangelici e dalla storia sacra, a volte umanizzata e tradotta in forma
drammatica. Alcuni brani sono tolti da Vangeli apocrifi come Il primo miracolo
di Gesù bambino, altri sono vere e proprie denunce satiriche del tempo,
soprattutto dirette contro il mercato delle indulgenze, il grande scandalo del
Medioevo (La resurrezione di Lazzaro). La figura dell’attore, il giullare, si
fa protagonista come nel conosciuto contrasto di Cielo (o Ciullo) d’Alcamo,
Rosa fresca e aulentissima, prima testimonianza della poesia volgare italiana,
opera di un giullare che fingendosi aristocratico può anche farsi scudo delle
leggi promulgate da Federico II in difesa dei potenti. Un’ampia e conclusiva
parte ha come protagonista un altro giullare, “lu santu jullare Françesco”:
la figura di Francesco d’Assisi è ricostruita a cominciare dalla sua
giovinezza fino al momento in cui il santo incontra il papa Innocenzo III che
gli concede la regola per la sua comunità.Il
repertorio teatrale si rinnova in questi spettacoli grazie alle illustrazioni
che fanno da sfondo al racconto, che verranno proiettate su due maxischermi:
disegni originali, rivisitazioni di opere medievali, collages che ambientano la
storia e servono da scenografia.
http://www.castellarquato.com/eventi/dariofo/index.html