IL Tamigi

 

Il Tamigi è lungo solo 215 miglia fiume (338 km) e nasce a 113 m di altezza dal versante sud-orientale dei Costwold Hills e a Lechlade, a poche decine di chilometri dalla sorgente, dove inizia il suo corso di pianura. Poco tragitto dunque, ma importante e carico di storia. Dopo aver attraversato il bacino di Oxford, dove riceve da sinistra il Cherwell, percorre la stretta e tortuosa gola di Goring che separa i Chiltern Hills dai White Horse Hills e presso Reading, dove si arricchisce dell'apporto del Kennet, penetra nel bacino di Londra, bagna Windsor e Staines, attraversa il grande agglomerato urbano della capitale e, a una trentina di chilometri dal centro di questa, si apre in un lungo estuario a imbuto (che raggiunge l'ampiezza massimo di 16 km) e termina nel Mare del Nord dopo il banco sabbioso di Nore. Per il suo regime regolare il Tamigi è navigabile per buona parte del suo corso; tuttavia, data la sua scarsa profondità, le navi di maggior tonnellaggio, per entrare nel porto di Londra , devono attendere l'alta marea.

Il Tamigi è indissolubilmente legato alla storia di Londra. Il grande fiume sul quale nacque la Royal Navy al tempo dei Tudor e che fu la maggiore arteria commerciale per la città fino agli anni Cinquanta. Era il fiume protettore contro i nemici, era il fiume che portava nella capitale le merci provenienti dallo sterminato impero britannico. Oltre a questo, il fiume offre la possibilità di vedere Londra da un angolazione molto particolare, un escursus storico fuori dalle mode. Lungo il Tamigi  ci sono edifici che attestano  il ruolo svolto da questo fiume nella storia. Per secoli, il corso d'acqua è stato la via di comunicazione principale dei londinesi e avere una casa che vi si affacciava conferiva prestigio, come accade ancora oggi.

Oggi, a causa della sua scarsa profondità, sono poche le navi che  percorrono ancora il Tamigi, ed il fiume è diventato una delle fonti primarie di divertimento e di svago per i londinesi. Sono molti invece i servizi di battelli da crociera lungo il Tamigi ed è questo anche un modo sicuramente curioso e originale di visitare Londra da una prospettiva insolita, quella del fiume appunto, a cui in tempi passati i londinesi e i principi e i re inglesi erano abituati. Vedere tutti i monumenti di Londra più importanti in poco tempo, alla velocità della corrente del corso d'acqua è una esperienza da fare. Solitamente i vari servizi funzionano da maggio a fine ottobre, con partenze dal centro per viaggi che vanno dai 30 minuti alle 4 ore.

 

 

London Bridge

 

La costruzione del Tower Bridge è stata ultimata nel 1894, dopo 8 anni di lavori.Tuttavia molte persone non sanno neanche perché fu costruito o perché sia così diverso dagli altri ponti di Londra. Le informazioni che seguono vi permetteranno di conoscere l'affascinante storia del Tower Bridge.

Un nuovo ponte era necessario

Originariamente il London Bridge era l'unico ponte sul Tamigi. In seguito all'espansione della città furono costruiti altri ponti, ma tutti ad ovest del London Bridge, in quanto la zona ad est del ponte era diventata un porto molto frequentato. Nel XIX secolo la zona est di Londra registrò un tale incremento di popolazione che la richiesta di un ponte ad est del London Bridge divenne sempre più insistente in quanto i viaggi di pedoni e veicoli subivano ritardi di ore.

Così, nel 1876, la Corporation of London, organismo preposto all'amministrazione di quella parte del Tamigi, decise che il problema non poteva essere ulteriormente rimandato.

La scelta del progetto

Il problema principale che la Corporation of London dovette affrontare fu quello di come costruire un ponte a valle del London Bridge senza intralciare le attività commerciali del fiume. Per raccogliere il maggior numero possibile di idee fu istituito un "Comitato speciale per il ponte o sottopassaggio" (Special Bridge or Subway Committee), che indisse una gara pubblica per la realizzazione del progetto del nuovo ponte.

Furono presentati oltre 50 progetti, alcuni dei quali sono esposti nella mostra del Tower Bridge.  Tuttavia, soltanto nel 1884, Horace Jones, l'architetto della City, e John Wolfe Barry proposero il

progetto che fu scelto per la realizzazione del Tower Bridge.

La costruzione del ponte

La costruzione del ponte richiese 8 anni di lavoro, l'operato di 5 appaltatori e l'instancabile lavoro di 432 operai edili.

Due voluminosi pilastri furono affondati nel letto del fiume per sostenere la costruzione e oltre 11.000 tonnellate di acciaio furono utilizzate per la struttura delle torri e dei passaggi pedonali. Lo scheletro d'acciaio fu poi rivestito con granito della Cornovaglia e pietre di Portland, sia per proteggere la struttura di acciaio sottostante, sia per rendere l'estetica del ponte più gradevole.

Visitando la mostra del Tower Bridge potrete trovare ulteriori informazioni sulla costruzione del Tower Bridge e le persone che vi parteciparono.

Come funziona: passato e presente

Quando fu costruito, il Tower Bridge era il più largo e sofisticato ponte levatoio che fosse mai stato costruito. Esso veniva manovrato con un sistema idraulico che sfruttava la forza del vapore per azionare gli enormi sistemi di pompaggio. L'energia prodotta veniva immagazzinata in 6 voluminosi accumulatori per fare in modo che fosse subito disponibile quando era necessario sollevare il ponte.

Gli accumulatori alimentavano i meccanismi di sollevamento e abbassamento delle parti sollevabili. Nonostante la complessità di tale sistema, le parti sollevabili impiegavano soltanto un minuto circa per raggiungere l'apertura massima di 86 gradi.

Oggigiorno le parti sollevabili del ponte vengono ancora sollevate tramite il sistema idraulico che tuttavia dal 1976 non viene più azionato con il vapore ma utilizzando elettricità e petrolio. Gli accumulatori, le caldaie e il sistema di pompaggio originali sono visibili presso la mostra del Tower Bridge e se effettuate anche la visita guidata "Dietro le quinte" potrete vedere i macchinari e le cabine di controllo usati attualmente (le visite guidate "Dietro le quinte" devono essere prenotate in anticipo).