testo e foto di Martinelli Paolo
Quest'anno la palestra di roccia di Badolo (Sasso Marconi, BO) mi ha regalato una sorpresa. Il merito è tutto del mio amico Andrea che un giorno mi dice: «perché non arrampichiamo fino in cima e poi scendiamo con la corda come si fa in montagna?». Io accetto volentieri, così mentre scendiamo mi trovo davanti al naso cinque uova marroni con mio grande stupore. E così capisco perché un falchetto volava sempre nei paraggi. Così abbiamo iniziato a seguire il nido cercando di bilanciare la nostra curiosità con il rispetto della "privacy" dello sfortunato gheppio. E' stata sorprendente la velocità di crescita dei pulcini che rapidamente hanno messo le piume ed hanno imparato a volare. Ora posso dire che altri quattro piccoli gheppi (uno purtroppo è morto) volano felicemente per l'appennino bolognese.
L'osservazione del nido è stata anche l'occasione per approfondire la mia conoscenza di questo volatile. All'inizio sapevo soltanto che era un falchetto. La prima indicazione che si trattasse di un gheppio (falco tinnunculus nella classificazione delle specie) me l'ha data una istituzione di Badolo: il nonno degli arrampicatori Benny, che si è basato sulle mie sole descrizioni. Mi sono poi documentato nei siti internet specializzati ed ho potuto così confermare l'indicazione di Benny. Tutto corrispondeva: il tipo di volo, il piumaggio, le dimensioni, il periodo di nidificazione, il numero e il tipo di uova...
All'inizio inoltre avevo l'immotivata paura che il gheppio potesse attaccarmi vedendomi vicino al nido. Ho poi saputo che i falchi sono animali molto timorosi dell'uomo e l'unico rischio era quello di disturbarli troppo e quindi di fargli abbandonare il nido (cosa che per fortuna non è avvenuta). Da questo punto di vista, il periodo più delicato è stato da poco prima della schiusa delle uova fino alla prima settimana di vita dei pulcini, quando uno dei due genitori a turno era sempre nel nido per proteggere la prole e scappava immancabilmente via quando mi avvicinavo per le foto.
Per questo chiedo scusa a molti arrampicatori se non ho diffuso la notizia prima per mantenere il più possibile la tranquillità del nido.
Questi rapaci sono anche molto benefici per l'agricultura (contrariamente ad una ancora diffusa credenza) in quanto per nutrirsi ripuliscono le campagne da vipere, bisce, topolini, insetti e lucertole contribuendo a mantenere in equilibrio l'ecosistema.
NB Ne approfitto per ringraziare la proprietà per la pazienza che porta accettando che tante persone si divertano sul proprio terreno.
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