AMPLIFICATORE CON BD675 BD676

 

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Certo, avrei potuto progettare un amplificatore più potente, infatti con i transistor è possibile farlo senza spendere tanti soldini che invece sono necessari  per comprare le valvole e tutto quello che le sta intorno al fine di ottenere la stessa potenza.

Oggigiorno sul piatto commerciale si trovano semiconduttori di tutti i tipi a prezzi abbordabili, sono inoltre inutili i trasformatori di uscita.

Allora perché mi sono limitato a progettare un amplificatore a BJT di soli 9watt quando potevo andare oltre? Semplicemente perché posseggo una lancia y 1200 quando il mondo gira a potenze più alte; in questi tempi la potenza, il potere,la forza muscolare vera e nelle parole ha preso posto alla miticità e alla riflessione.

Tutto al fine di mostrare chi è il più forte, chi è il più furbo, chi ha la macchina più potente, chi ha più soldi, chi ha più tette…tutti questi più mi hanno fatto pensare a qualcosa di meno o meglio a qualcosa di giusto, di meramente sufficiente.

Forse domani costruirò qualcosa in passo con i tempi aumentando “the power”, ma oggi mi sento così, un contestatore.

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IL CIRCUITO

 

E’ un simmetria complementare in classe AB.

I transistor Darlington TR1,TR2 (TR5,TR6) sono i finali di potenza che vanno ad alimentare il carico tramite le resistenze R1,R2 (R12, R13) le quali hanno la funzione di stabilizzare i semiconduttori nei confronti delle variazioni di temperatura.

I transistor TR3,TR4 (TR7,TR8) sono connessi a diodo e servono per alimentare i terminali base - emettitore dei finali con una tensione minima di soglia affinché non si verifichi la distorsione d’incrocio.

In essi scorre una corrente di bias fornita dalla coppia di transistor in configurazione “specchio di corrente”  Q1,Q2 (Q4,Q3) e T1,T2 (T3,T4) e il suo valore è controllato dalla tensione presente sul pin 1 di IC1A (pin1 di IC2A) che a sua volta è controllato dalla tensione di offset presente ai capi del carico; questo permette di avere 0V in assenza di segnale in qualsiasi condizione di carico, livello e temperatura, infatti se per qualsiasi motivo tale offset varia, la reazione positiva lo riporta al valore iniziale.

Questa parte del circuito a mio avviso è la più importante di tutto il circuito.

Il trimmer R24 (R2) serve a regolare, in fase di prima accensione dell’amplificatore, a 0V la tensione do offset presente ai capi del carico.

L’integrato IC1B (IC2B) serve per amplificare il segnale accordandosi alla sensibilità dell’amplificatore.

Se si desidera avere sensibilità diversa, basta sostituire la  resistenze R10 (R21) con una di valore ricavabile dalla seguente formula:

A = 1+ R9/R10 (A = 1+ R20/R21);

 

DATI TECNICI

Sensibilità = 1Vpp per 9W su 8 ohm

Banda passante a -3dB = 1Hz – 60Khz

T.H.D. @ 1Kkz + noise = 0.01 %

 

DISSIPATORE

I dissipatori che ho usato per i finali sono sovradimensionati, essi infatti alla temperatura ambiente di    24.5°C e con l’amplificatore alla massima potenza, raggiungono a regime solo i 30°C .

Diciamo che sono un patito del raffreddamento, ritengo sia molto salutare per la vita di ogni apparecchio elettronico mantenere l’insieme dei componenti che lo compongono a temperature relativamente basse.

Una resistenza termica sufficiente radiatore – ambiente è di 2.5°C/W.

 

TRASFORMATORE

Il trasformatore di alimentazione deve avere le seguenti caratteristiche:

tensione primario = 220V

tensione secondario = 15V – 0 – 15V

Corrente secondario = 1.4A – 0 - 1.4°

 

COSTRUZIONE

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Schema

Piano montaggio

Ponticelli lato componenti

Piano componenti

Scheda

Lo stampato mono faccia deve avere le seguenti misure: 113 mm X 96 mm, le piste di rame  sono viste in trasparenza dalla parte dei componenti. L’immagine ha una risoluzione di 600 pixel X 600 pixel cosicché, stampandola con la stessa risoluzione, si ottiene la misura 1:1 della scheda.

 

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Spero abbiate gradito il progetto semplice e didattico.

Buon lavoro

Fabio

 

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