Bel
titolo altisonante ma in realtà lo strumento "curve tracer" è molto
complesso e preciso per poter essere sostituito da un semplice
oscilloscopio, il compito del "curve tracer", come dice li suo nome,
è quello di visualizzare le caratteristiche di un semiconduttore
sullo schermo assieme ai valori numerici dei vari parametri che gli
appartengono fig.1.
In
essa, in particolare, sono rappresentate le curve caratteristiche di
uscita di un BJT, lo strumento è dotato di varie manopole o comandi
touch screen per poter visualizzare o variare ciò che interessa
all'operatore. Il mio lavoro non può certo competere con quello che ha
impegnato i progettisti di un "curve tracer", sullo schermo del mio
oscilloscopio appare solo una curva di uscita alla volta, non si
possono visualizzare i valori dei vari parametri tutti assieme ma bisogna ricavarli con misure più laboriose, inoltre
occorre possedere un generatore di segnale a dente di sega, un buon
tester che riesca a misurare, con precisione, livelli di corrente
dell'ordine del uA in su e, ovviamente, l'oscilloscopio. A livello didattico e di semplicità, però,
nulla da eccepire, questo circuito fa ragionare e magari fa
venire in mente nuove idee per nuovi progetti.
Per
poter
funzionare come "curve tracer" l'oscilloscopio deve essere commutato in
modalità X-Y, in essa lo schermo non è più sede di segnali variabili
nel
tempo ma si trasforma in coordinate cartesiane, il segnale presente
sull'ingresso X (CH1) fa spostare il punto luminoso in orizzontale e
quello sull'ingresso Y (CH2) in verticale di quel tanto che
dipende dall'ampiezza della tensione applicate agli ingressi e dalla
posizione della manopolina V/DIV, quest'ultima può
essere variata in modo usuale, ed in modo usuale si effettua la lettura
sullo schermo della tensione cioè mediante il
conteggio delle divisioni sulla griglia, in questa modalità la
manopolina TIME/DIV è disattivata.
Quando
si imposta l'oscilloscopio in modalità X-Y senza la
presenza dei segnali ai due ingressi, appare un punto luminoso che
potrebbe trovarsi in qualsiasi parte dello schermo. Mediante la
manopolina POSITION (orizzontale) si sposta il punto in orizzontale
mentre mediante la manopolina POSITION (verticale) del canale Y si
sposta in verticale, la manopolina POSITION (verticale) del canale X
non ha effetto, vedi fig. 2 (manopolina POSITION orizzontale) e fig. 3
(manopolina POSITION verticale Y).
.
Regolo
le due manopoline per portare il punto al centro dello
schermo per poter fare una piccola dimostrazione di come
funziona l'oscilloscopio in modalità X-Y, fig. 4.
Ora
invio un segnale sinusoidale di ampiezza +/- 10V nell'ingresso X e
regolo la manopolina corrispondente V/DIV a 5V/DIV, si nota,
sullo schermo, una piccola linea larga 4 divisioni
corrispondenti appunto a 20Vpp (4DIV * 5V), a sinistra del punto la
linea rappresenta i valori negativi della tensione (-10V) e
a destra quelli positivi (+10V), il centro è a 0V. Fig. 5.
Sposto il segnale dall'ingresso X all'ingresso Y ed eseguo le stesse operazioni, il risultato è visualizzato in fig. 6.
Ora
mando ad entrambi i canali lo stesso segnale e quello che ci si
potrebbe aspettare è visualizzato in fig. 7 ovvero una diagonale a 45
gradi la quale ci dice che ad un incremento sulla coordinata X
corrisponde lo stesso incremento su quella Y.
Ora
non è difficile capire come è possibile tracciare su di un
oscilloscopio, in questa modalità di funzionamento, le curve di uscita
del BJT. Per farlo si osservi la figura 8.
Il
transistor nel disegno è quello del quale vogliamo visualizzare le
caratteristiche e ricavarne i parametri, al suo collettore è presente
un segnale a dente di sega e la tensione VCE viene inviata al canale X.
Sul canale Y, invece, si invia la tensione presente ai capi della
resistenza, è stata scelta da 1 ohm in modo di leggere sulle coordinata
Y direttamente il valore di una corrente senza usare una calcolatrice per
ricavarselo. I generatore di corrente è variabile in maniera che
possiamo decidere, tramite il multimetro commutato su amperometro, che
corrente IB dobbiamo inviare al BJT e quindi quale è la curva che
vogliamo osservare sullo schermo.
Si noti che mentre la tensione
VCE è concorde al verso della corrente IC (entrante nel collettore) è
positiva e si troverà sulla destra del punto luminoso, la tensione VR è
invertita e si troverebbe sotto il punto con la conseguenza che le
curve si estenderebbero verso il basso dello schermo. E stata scelto
questo collegamento per leggere la VCE senza l'errore dovuto alla
introduzione della resistenza, d'altronde se avessi posto a massa il
coccodrilletto della sonda del canale Y ci sarebbe stato un
cortocircuito tra l'emettitore e la massa stessa. Per ovviare a questo
problema basta invertire in canale Y, fig. 8.
A
questo punto abbiamo le escursioni della VCE e della VR (IC)
positive, conviene allora portare il punto all'estrema sinistra in
basso per avere tutto lo schermo a disposizione, fig. 9.
Il
segnale a dente di sega, tramite il gruppo di componenti U1, Q4, Q3, va
ad alimentare il collettore del transistor Q2 che è quello sotto prova.
L'operazionale ed i due transistor in connessione darlington, servono
per separare il generatore a dente di sega dal collettore di Q2,
infatti, in base alle nostre scelte, potremmo scegliere di analizzare
curve con correnti IC notevoli che il generatore esterno non sarebbe in
grado di erogare. Per sapere qual'è il limite massimo di corrente che
si può far circolare in Q2 si utilizza la seguente formula:
ICmax = I_U1_max * HFE_Q4_Q3 = 0.02 * 100 = 2Adove,
ICmax è la massima corrente che possiamo far circolare in Q2, I_U1_max
è la massima corrente che può erogare l'operazionale a 15V e HFE_Q4_Q3
è il prodotto degli HFE di Q4 e Q3 (ho preso il valore minimo
(10).
Il generatore di corrente può erogare correnti
da circa 8uA a circa 120mA settabili mediante commutatore a
quattro posizioni, questi valori sono più che sufficienti per
polarizzare la maggior parte dei transistor di media potenza, inoltre
c'à la possibilità di variare la corrente erogata in modo continuo
tramite il potenziometro R4, qui di seguito sono indicati i valori
minimi e massimi e le preselezioni.
Preselezione commutatore su posizione 1 = 8uA a 0.1mAPreselezione commutatore su posizione 2 = 0.08mA a 1mAPreselezione commutatore su posizione 3 = 0.8mA a 11mAPreselezione commutatore su posizione 4 = 8mA a 119mAL'alimentatore deve fornire 15V ed erogare almeno 2A, il segnale a dente di sega deve avere ampiezza non superiore a 13V
Buon lavoro.
Fabio