Il Gruppo Speleologico
“Sparviere"
nasce, nell’estate del 1976 ad Alessandria del Carretto (Cs),
dall'entusiasmo e dall'amore per il mondo naturale nutrito dai suoi
fondatori Il Gruppo si
prefigge come obiettivo primario lo studio delle principali aree carsiche
limitrofe ed in particolare del massiccio del monte
Pollino. Obiettivo raggiunto in un primo
momento con la scoperta della grotta delle Volpi nel territorio comunale
di S. Lorenzo Bellizzi (Cs) ed in seguito con la individuazione ed
esplorazione di una serie di cavità a Cerchiara di Calabria (Cs), la
maggiore delle quali viene denominata grotta di
Damale. |
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Ma per il
colpaccio vero e proprio bisogna aspettare il 1978. Sempre nel territorio
di Cerchiara viene individuata quella che diventerà la famosa grotta di
Serra del Gufo, al giorno d'oggi nota a livello nazionale. Un pozzo
iniziale profondo 30 metri non permette, per mancanza di mezzi,
l'esplorazione immediata, la quale sarà rinviata di qualche mese, allorché
una squadra di uomini appartenenti a diversi sodalizi speleologici
discende la verticale ed esplora 250 metri circa di gallerie stupendamente
concrezionate. Ma sarà
nel corso degli anni che la grotta di Serra del Gufo si svelerà
poco alla volta e in tutta la sua maestosità alle luci degli speleologi .
Oggi, a distanza di 10 anni dalle prime esplorazioni, la cavità possiede
una sviluppo di circa 2.000 metri e costituisce una grotta tra le più
interessanti della Calabria e la seconda più profonda dopo l'abisso di Bi
furto, sempre nel comune di Cerchiara. | ||
Parallelamente
a queste esplorazioni sono effettuate prospezioni molto dettagliate anche
in altre zone con risultati generalmente buoni ad esempio nel 1980 è
scoperta la grotta di Palmanocera nel comune di Civita (Cs) che diviene la
cavità calabra con massimo dislivello positivo. Sono, inoltre, individuate
una serie di caverne di indubbio interesse preistorico in diversi
territori comunali e le analisi effettuate dagli esperti della
Soprintendenza Archeologica sui reperti rinvenuti. hanno sottolineata
l'estremo interesse delle scoperte .Negli anni 1982/1983 cominciano i
primi viaggi fuori regione, i quali portano alla conoscenza delle altre
realtà speleologiche con un utilissimo scambio di esperienze e di vedute
. Si
effettuano campi speleo in Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Abruzzo,
Umbria. |
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Nel 1985
è organizzata la prima spedizione extranazionale quattro speleologi dello
"Sparviere” partono alla volta dei Pirenei Atlantici francesi con
lo scopo di discendere il Gouffre d'Aphanicè, cavità
profonda 504 metri che ha il pregio. di racchiudere nelle sue viscere il
celebre "Pozzo dei Pirati", la sesta verticale più profonda del
mondo, con i suoi 328 metri unici di profondità. L'impresa
riesce con successo e il Gruppo Speleologico "Sparviere" comincia a
porsi all'attenzione dei maggiori gruppi grotte
italiani. In questi
anni, parallelamente all'incremento dell'attività, si comincia a divulgare
le conoscenze acquisite con proiezioni di diacolor e manifestazioni sul
tema del mondo sotterraneo.
La maggiore attenzione è dedicata agli ambienti scolastici nei
quali si entra con diverse iniziative alle quali non è negato l'interesse
degli alunni. Nel 1986
il Gruppo riceve dalla Società
Speleologica Italiana (alla quale aderisce da un decennio) il compito di gestire il Catasto delle Grotte della
Calabria. Sulla
base di materiale preesistente ci si mette subito al lavoro e dopo aver
ordinato ed organizzato i dati già in possesso del Catasto stesso, sono
inserite le altre nuove scoperte dal Gruppo negli ultimi anni . A distanza
di un anno vede la luce il “II Elenco Catastale delle Grotte della
Calabria” (il primo era stato pubblicato 20 anni prima ed era
molta frammentario) a cura del Gruppo. | ||
Nel 1987 le ricerche si spostano sul
massiccio dell'Orsomarso, sul versante tirrenico della Calabria
settentrionale Qui sono
esplorate altre interessantissime cavità e dal punto di vista speleologico
e da quello storico e preistorico. A Grisolia (Cs) si esplora
la Grotta di S. Nilo (già parzialmente visita anni prime) e in una delle
nuove gallerie è rinvenuto uno splendido vasetto intatto risalente all’età
del Bronzo (consegnato all’Ufficio Scavi di Sibari). A Papasidero sono individuate
diverse cavità ed è discesa la Voragine del Piano (o voragine di
Papasidero), profonda 65 metri. Si effettua fra l'altro il
rilevamento topografico della grotta-riparo del Romito, famosa per
la presenza, nel riparo antistante la grotta, di una splendida figura
incisa di "bos primigenius", risalente all'età paleolitica. Nonostante l'estrema
importanza preistorica di questa cavità, conosciuta in tutta Europa, non
esisteva un rilevamento topografico dettagliata. Altre
grotte poi sono scoperte ad Orsomarso, Laino Castello,etc. Ognuna di
queste cavità è oggetto di rilevamento topografico, servizio fotografico e
studio geo-morfologico. |
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Il 1988 è
l'anno in cui il G.S. "Sparviere" concretizza il meglio della sua
attività, e a livello quantitativo che qualitativo Esplorazioni continue nella
grotta di Serra del Gufo portano alla scoperta dei bellissimi “Rami
alti”, una serie di gallerie scavate dalla pressione dell'acqua che
formano un reticolo di condotte intricatissimo. All'abisso di Bifurto
è discesa una via secondaria stretta e difficile e perciò abbandonata da
anni; nell'occasione si
provvede al suo studio e al rilevamento topografico di precisione. E
ancora sono scoperte importanti cavità in Basilicata, come la Grotta di
Falconara, risorgente fossile con un dislivello positivo di circa 60
metri,e la Grotta "Piezze i Trend” a Rotonda, con una profondità di
oltre 75 metri. Seguono
altre ricerche fuori dall’Italia ed in modo speciale in Grecia
(Peloponneso Sud-orientale), dove, tra la fine del dicembre 1989 e
l’inizio di gennaio 1990, vengono individuate ed esplorate nuove grotte e
discesa la famosa voragine del Monte Taigeto. I lavori
di ricerca, in Grecia, proseguono ancora adesso ed in collaborazione con
gruppi speleologici greci. Altri
risultati di un certo rilievo, il Gruppo li ottiene nell’esplorare la zona
carsica di Cassano Ionio, dove individua nuove grotte, alcune delle quali
molto interessanti, con i lavori svolti in alcune zone dell’attuale
provincia di Crotone ( zona di Verzino, Caccuri, ecc.). interessate da fenomeni carsici
nei gessi, dove vengono individuate nuove grotte e continuato il lavoro in
altre grotte già conosciute e con le ricerche nell’area del Parco
Nazionale del Pollino. Indirizzo
del gruppo: Gruppo Speleologico “Sparviere”87070
Alessandria del Carretto (CS) | ||
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