GRASSI o
LIPIDI |
Comunemente
chiamati grassi, i lipidi comprendono una grande varietà di molecole accomunate
dalla caratteristica di essere insolubili in acqua.
Sono presenti
nell'organismo come sostanza di riserva energetica, costituente delle membrane
cellulari e come componente di alcuni ormoni e vitamine. È quindi importante che
appaiano in quantità sufficiente nella nostra dieta giornaliera.
Sono sette
le principali classi di lipidi: gli acidi grassi (saturi e insaturi),
i trigliceridi o grassi neutri (il 98% dei grassi naturali), i
fosfolipidi o fosfati, i glicolipidi, le cere, i
terpeni, gli steroidi. Nei lipidi di origine animale
prevalgono gli acidi grassi saturi, solidi a temperatura ambiente (grassi
propriamente detti); in quelli di origine vegetale gli insaturi, i liquidi
(oli).
Vi
è una riscoperta di questi nutrienti nell'alimentazione degli sportivi. I grassi
e gli oli alimentari sono formati da tre molecole di acidi grassi legati ad una
molecola di glicerina
(la glicerina può essere chiamata anche glicerolo).
Mentre la glicerina non cambia, cioè è uguale in tutti i grassi, gli acidi
grassi variano notevolmente e danno le caratteristiche tipiche
di ogni
grasso. Gli acidi grassi variano in peso molecolare e nei doppi legami (C=C) che
possono contenere. Si dividono sostanzialmente in: saturi senza doppi legami,
monoinsaturi con un doppio legame e polinsaturi con più doppi legami. Gli acidi
grassi contenuti negli oli e in tutti gli alimenti sono comunque legati alla
glicerina. L'acido grasso più comunemente reperibile nei grassi è l'acido
oleico, un acido grasso monoinsaturo (34% in media di tutti i grassi animali e
vegetali). Una piccolissima parte di acidi grassi può essere libera, e questa
determina l'acidità di un olio.
A
cosa servono
I
lipidi assolvono numerosi funzioni nell'organismo: rappresentano l'alimento
energetico per eccellenza (1 g di lipidi fornisce 9 Kcal), forniscono gli acidi
grassi essenziali all'organismo, favoriscono l'assorbimento intestinale delle
vitamine liposolubili, sono componenti fondamentali delle membrane cellulari in
tutti i tessuti, influenzano l'assetto lipidico ematico e rivestono importanti
funzioni regolatorie.
L'apporto lipidico ritenuto ottimale è
quantitativamente a prevalenza vegetale e deve caloricamente essere pari al 30%
per il bambino e l'adolescente e tra il 20-25% delle calorie totali assunte per
l'adulto.
Alti livelli di colesterolo nel sangue rappresentano un serio
rischio di malattia cerebrale (ictus), delle coronarie e del cuore (angina
pectoris, infarto).
Ciò costituisce un problema particolarmente
importante anche in Italia dove, con il cambiamento dello stile di vita e delle
abitudini alimentari, la colesterolemia tende a raggiungere valori superiori a
quelli desiderabili. In aree del Sud dove le abitudini alimentari mediterranee
sono ancora ben diffuse, l'introduzione di alimenti di origine animale, più
ricchi di lipidi saturi e di colesterolo, si è dimostrata capace di elevare la
colesterolemia a livelli di rischio in un breve arco di tempo; per contro il
ritorno alle precedenti abitudini ha rapidamente normalizzato la
situazione.
Per abbassare la colesterolemia e prevenire il rischio di
insorgenza della cardiopatia coronarica, è quindi necessario evitare di mangiare
troppo e consumare, complessivamente, meno lipidi e colesterolo, preferendo
alimenti come il pesce (ricco di particolari acidi lipidi polinsaturi) e gli oli
vegetali (in particolare l'olio d'oliva).
Alcune
sostanze di tipo lipidico stanno incontrando un certo interesse:
Acidi
grassi polinsaturi essenziali o
vitamina F o EFA (essential fatty acids): acido linoleico (acido grasso di
insaturo ovvero con due doppi legami nella molecola), acido linolenico (acido
grasso tri insaturo ovvero con tre doppi legami nella molecola), acido
arachidonico (acido grasso penta insaturo ovvero con quattro doppi legami nella
molecola). Questi nutrienti sono indispensabili all'organismo e non possono
essere sintetizzati all'interno dello stesso. Sono reperibili in vegetali oleosi
e oli di origine vegetale, pesce e olio di pesce. Sono difficili da conservare
perché si ossidano facilmente e si degradano nella lavorazione a caldo dei cibi.
Sono distrutti quando i grassi vengono idrogenati (produzione di
margarine).L'acido linoleico (omega 6 o n-6) e l'acido alfa-linolenico o ALA
(omega 3 o n-3) si trovano in molti oli vegetali. L'ALA (n-3) viene convertito
nell'organismo negli acidi grassi essenziali a più lunga catena n-3 EPA e DHA.
L'acido arachidonico è comune in molti grassi animali e olio di pesce. L'olio di
pesce ha dimostrato di poter aumentare i livelli di superossi dismutasi (SOD),
un importantissimo antiossidante prodotto dall'organismo. Dall'acido
arachidonico si generano per via enzimatica nell'organismo le prostaglandine.
L'olio di lino è particolarmente ricco di acidi grassi n-3, ma scarseggia in
n-6. L'olio di girasole è ricco in n-6.Una miscela molto bilanciata è costituita
dagli oli ricavati dai seguenti semi: lino, girasole, sesamo, germe di riso,
germe di grano, germe di avena. Anche la semplice miscela di olio di lino e di
olio di girasole ha un apporto abbastanza bilanciato di acidi grassi essenziali.
Apporto giornaliero di acidi grassi essenziali consigliato: da 4,2 a 14 g o più,
dipendentemente dal tipo di acido grasso (per esempio, 5 g di ALA dovrebbero
essere convertiti in 200 mg di DHA). La FAO/WHO (1994) raccomanda un rapporto di
acidi grassi n-6:n-3 di 5:1-10:1 (da 5 a 10 parti di n-6 e una parte di
n-3).
Trigliceridi
a media catena o MCT:
Sono un tipo di grassi che tende meno a depositarsi come tessuto adiposo
rispetto ai grassi convenzionali e fornisce la stessa energia dei grassi comuni
(9 kcal al grammo). Hanno una loro validità quando utilizzati in integratori
energetici.
Acido
gamma-linoleico (GLA):
è un acido grasso non essenziale molto benefico per la salute. Può essere utile
per la riduzione del colesterolo, contro l'artrite reumatoide, contro l'eczema e
la neuropatia diabetica. E' contenuto al 20-24% nell'olio di borragene e al 9%
nell'olio di primula.
EPA
e DHA
(acido eicosapentanoico e docosaesanoico): sono acidi grassi non essenziali, in
quanto il nostro organismo può fabbricarli a partire dagli EFA. In alcune
condizioni (come ad esempio turbe metaboliche o dieta con basse quantità di EFA)
la sintesi di questi acidi grassi può essere insufficiente. Sono indispensabili
per un buon funzionamento dell'organismo. Sono contenuti in vari oli di
pesce.
Acido
linoleico coniugato o CLA:
è un acido grasso non essenziale recentemente proposto come integratore. E'
contenuto naturalmente in alcuni alimenti di origine animale (carni e
formaggi).Viene definito come "fattore di crescita" e dovrebbe influire
sull'utilizzo e stoccaggio di energia nel corpo. Viene ricavato mediante
modifica dell'acido linoleico, contenuto in moltissimi oli vegetali. Il CLA
viene solitamente prodotto modificando chimicamente l'olio di girasole. Gli oli
vegetali non contengono naturalmente il CLA. Le dosi solitamente consigliate
sono da 2 a 6 grammi al giorno. E' sicuramente un buon antiossidante, mentre le
proprietà anticataboliche e dimagranti non sono del tutto dimostrate. Può valere
la pena di provarlo, senza però aspettarsi risultati eclatanti. Può essere un
buon ingrediente per un integratore lipidico, assieme agli EFA, EPA, DHA, ai
fosfolipidi e al GLA.
Lecitina:
è una sostanza formata da fosfolipidi: fosfatidil colina, fosfatidil
inositolo, fosfatidil etanolamina e una piccola parte (circa 2%)
di fosfatidil serina. Può essere di utilità nell'alimentazione degli
sportivi.
Fosfatidil
serina (PS):
è un fosfolipide tornato alla ribalta ultimamente per aver dimostrato in alcuni
studi la propria capacità di bloccare in parte l'azione del cortisolo, ormone
dagli effetti fortemente catabolici. Contrastando l'azione del cortisolo, la PS
ha funzione anticatabolica. La PS è anche un nutriente utile per il cervello, in
quanto migliora le funzioni cognitive, particolarmente negli adulti e negli
anziani. La PS costituisce il 70% delle membrane delle cellule cerebrali. La
fosfatidilserina incrementa il turnover dell’acetilcolina incrememtando il
metabolismo energetico delle cellule cerebrali. Dose consigliata: 300 mg al
giorno.