| Lunghezza | 10.65 + 10.65 km |
| tempi di percorrenza (senza pause) | 4 ore |
| Periodo consigliato | Maggio/Giugno o Settembre/Ottobre |
| Interessi | Naturalistico-paesaggistico-storico-etnografico |
Questo percorso comprensivo di andata e ritorno ha una lunghezza di oltre 21 km, quindi considerato la visita a Pellestrina ed alla sua spiaggia, e’ bene mettere in preventivo un’intera giornata. Il solo percorso di andata dovrebbe durare circa un paio d’ore con una andatura tranquilla. Il periodo dell’anno migliore per l’itinerario e’ a Maggio/Giugno o Settembre/Ottobre. E’ sconsigliato il periodo invernale per l’ampio spazio di laguna aperta da attraversare per giungere a Pellestrina. Pur non essendo un itinerario particolarmente impegnativo e’ bene fare attenzione alle condizioni meteo dato che la laguna aperta puo’ essere anche particolarmente mossa e nel caso di nebbia e’ facile perdere l’orientamento.
Questo itinerario ha l’imbarco in valle Millecampi ed arriva al litorale di Pellestrina. Attraversa quindi buona parte degli ambienti della laguna di Venezia, partendo da una tipica valle da pesca ed arrivando al mare. Per questo motivo l’avifauna e’ molto varia e cambia a seconda della zona attraversata. In particolare in valle Millecampi nel periodo di nidificazione e’ possibile avvistare cavalieri d’Italia ed avocette, volpoche, germani reali e se si e’ fortunati beccacce di mare.
In autunno sono presenti svassi, folaghe ed anatre di superficie. Durante tutto l’anno e’ possibile avvistare aironi cinerini, garzette e gabbiani comuni. Nella parte di laguna viva verso Pellestrina l’ambiente diventando piu’ marino e’ popolato da vari laridi e cormorani.
L’imbarco e’ raggiungibile dalla S.S. 309 Romea provenendo da Venezia in direzione di Chioggia fino al km 99. Proseguendo oltre lo svincolo per Monselice dopo poche centinaia di metri e superato un distributore Api si svolta a sinistra in direzione Fogolana-Conche. Attraversando il ponte sul Nuovissimo si prosegue per meno di un chilometro fino ad un bivio. Questa zona detta bonifica di Brenta era a tutti gli effetti fino agli anni ‘20 laguna essendo dentro l’area di conterminazione. Si imbocca la strada sulla destra e si prosegue per via Valcittadella per 3.3 km. Subito dopo un ponticello su un fossato si apre a sinistra una strada sterrata che porta fino all’argine della laguna. Giunti nei pressi di questo si svolta a sinistra per circa 250 metri e si parcheggia nei pressi dei ruderi del Cason della Boschettona avendo l’accortezza di lasciare libero il passaggio anche ad eventuali mezzi agricoli che saltuariamente possono transitare per il viottolo. Oltrepassato l’argine si avvista la spiaggia artificiale recentemente costruita a difesa delle mareggiate. Da qui e’ possibile agevolmente entrare in acqua.
Il Cason della boschettona con la spiaggetta dell'imbarco
Il percorso da seguire e' indicato nel fotopiano sottostante.
Una volta imbarcati si individua la fila di briccole che indica il canale che dal Chioggia porta al Cason delle Sacche. Ci si dirige verso il canale e si svolta a destra (NE) seguendo il canale. Dopo 1.7 Km dall’imbarco il canale entra nella barena. Nel periodo di nidificazione si e’ letteralmente circondati di sterne e avocette, oltre che le onnipresenti garzette e gabbiani. Il canale procede dentro la barena, lateralmente e' possibile scorgere l'imboccatura di alcuni ghebi.
Un ghebo che si diparte durante il tragitto in kayak
Proseguendo per altri 1.7 km si esce poi nella Sacca Grande.
Se le condizioni meteo lo consentono e’ gia’ possibile avvistare l’isola di Pellestrina. Attenzione ad uscire dai limiti del canale in caso di bassa marea dato che qui il fondale e’ basso. In lontananza e’ visibile la stazione mareografica dell’APAT. Accanto si scorge la Motta che altro non e’ un residuo di un antico cordone di dune della linea di costa di 5000 anni fa.
La motta Petta di Bo' guardando verso la stazione dell'Apat
A questo punto di puo’ dirigere il kayak decisamente verso l’Isola di Pellestrina (direzione NE). Se la visibilita’ lo permette dovrebbero essere individuabili quattro edifici lungo il litorale e cioe’ a Sud la chiesa di Ognissanti di Pellestrina, poi il Santuario della Vergine dell’Apparizione, al centro l’edificio bianco delle le scuole elementari con accanto la torre dell’acquedotto, a Nord la Chiesa di Sant’Antonio. Piu’ a nord ancora dovrebbe essere facilmente individuabile il cantiere navale De Poli con il suo carro ponte. Ancora piu’ a Nord si dovrebbe individuare anche la bocca di porto di Malamocco e gli Alberoni.
La chiesa parocchiale di Ognissanti
Il Santuario della Madonna dell'Apparizione
Le scuole elementari con la torre dell'acquedotto
La chiesa di Sant'Antonio
Se la visibilita’ e’ scarsa prendere in ogni caso la direzione NE. Dopo circa 2.5 km si dovrebbe passare accanto all’isoletta Motta di Bomba, proprio di fronte a Sant’Antonio.
L'isolotto di Motta di Bomba
Da qui in circa 2 km in direzione E si raggiunge il litorale. Per lo sbarco ci si puo’ servire dei vari pontili di legno presenti sul lungo laguna se la marea lo permette. In caso di marea molto bassa val la pena di tenere presente che nei pressi delle scuole elementari e’ presente lo scivolo della remiera che permette un agevole sbarco. E’ bene fare attenzione al transito di imbarcazioni nel canale lungo il litorale, l’unico punto lungo tutto il tragitto dove si puo’ avere questo genere di problemi. Se si vuole visitare anche la spiaggia tenere presente che nei pressi delle scuole elementari e’ presente una viuzza che consente di accedere al murazzo tra i pennelli (dighe) 13 e 14.
Per tornare all'imbarco di partenza basta percorrere il tracciato descritto al contrario. Dato che in questo caso si rema verso la barena i riferimenti sono molto piu' difficili da individuare. Per tale motivo una bussola puo' essere di aiuto.
Un pontile adatto allo sbarco
L'autore declina ogni responsabilita' sull'utilizzo delle informazioni riportare in questa pagina.