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PUBBLICAZIONI

Enrico Danisi

MINISTERO DEI BENI CULTURALI 2016

Alma dei cento giorni (l'indagine) ha già ricevuto numerose recensione positive dalla critica letteraria per la sua concreta prospettazione dei fatti che rendono l'opera un thriller, non trascurando però la necessaria ricercatezza dell'effetto descrittivo.

MINISTERO DEI BENI CULTURALI 2013

Premessa

Chi è Daniele? Un viveur? Un affascinante seduttore? Un anticonformista ribelle? Un figlio irriconoscente? Uno studente modello? Niente di tutto questo o almeno di ciò che potrebbe sembrare ad una prima lettura del personaggio, il cui unico, vero, grande problema è proprio quello di “non essere”, di “non sentirsi”, di non potersi identificare con alcuna figura che possa conferirgli un’identità, al fine di poter affermare: “Io sono”. Daniele prende inaspettatamente coscienza di un “vuoto interiore” che lo attanaglia, lo deprime, ma che al contempo lo fa riflettere, facendolo diventare un acuto ed attento osservatore della propria vita, una vita che, improvvisamente, non lo soddisfa più e dalla quale tenta continuamente di scappare: “Mi sento come un soldatino addestrato a marciare sempre nella stessa direzione e allo stesso modo, la ruota di un ingranaggio che gira sempre nello stesso verso… C’è forse qualcosa di bello e di nuovo nella mia vita? Non mi hai fatto mancare niente, madre mia, ma è come se fossi l’essere più povero e più vuoto di questo mondo!!!” Così, con il distacco da una madre iperprotettiva, comincia il grande precorso di rinascita di Daniele, fermamente intenzionato a prendere la vita nelle sue mani, per poter finalmente crescere e diventare un vero “uomo”, un uomo più consapevole, in grado di saper discernere quelli che sono i suoi desideri più autentici, da quelli che, invece, gli sono stati inconsciamente imposti dal “dovere” di essere “normale”, uguale a tanti: “… ho trascorso la mia vita a riempirmi il cervello di idee, nozioni, teoremi, dissertazioni… Ora basta! Voglio sapere qual è la mia idea e capire cosa voglio io, solo io…” L’affermazione del Sé, diventa così, per Daniele, un’impellente necessità, l’unico vero e grande obiettivo, verso il quale comincerà a dirigere la sua vita. Pertanto, il giovane e affascinante studente, così intriso di cultura, ma carente d’esperienza, comincerà il suo percorso di conoscenza e lo farà, proprio partendo da quelle profonde e sconosciute pulsioni, dalle quali si sente tanto terribilmente attratto, quanto spaventato: “… Ho un dolore dentro, così grande e profondo che neanche tutto il sapere del mondo potrebbe lenire, perché non è la mente a soffrire, ma il cuore… Per troppo tempo l’ho messo a tacere, ignorando cosa fossero i sentimenti… Forse per paura? Ora però ho capito che voglio amare ed essere amato, farmi travolgere e perdermi nell’oblio di sensazioni a me ancora sconosciute, ma descritte come meravigliose”. In questo cammino impervio, il protagonista - staccandosi da una soggettività alquanto semplicistica, per farsi portavoce di dubbi ed interrogativi, propri di ogni uomo - dovrà confrontarsi con il dolore, la passione, il desiderio, ma soprattutto con l’amore, dal quale imparerà a farsi travolgere, sciogliendo quei freni inibitori che, fino ad allora, gli avevano impedito di vivere. “Non potevo farne a meno e - sebbene consapevole che quella donna, prima o poi, sarebbe stata la mia rovina - continuava a ruotare vorticosamente nei miei pensieri e se è dunque vero che …il naufragar m’è dolce in questo mare, sarei stato disposto, per lei, a farmi travolgere da ogni tempesta….”dirà Daniele, riferendosi a Vanessa, la studentessa d’Ingegneria Genetica, che tra tutte le numerose donne incontrate nella sua vita, sarà l’unica, capace di rubargli il cuore per sempre. Giuditta, Eleonora, Valentina, Elisabetta, Giada, ecco le donne, di diverso temperamento e carattere, con le quali l’ingenuo studente vivrà momenti di assoluta tensione erotica, sebbene, sempre protesa alla ricerca del vero significato dell’amore: “…la donna divenne il mio punto di partenza e di arrivo, come se la mia esistenza cominciasse a roteare attorno a quest’essere così unico e sublime, un mondo a parte, misterioso e ancora inesplorato, almeno per me, e da cui mi sentivo terribilmente attratto…” Così, tra i meandri di questo sconosciuto sentimento - di cui svariate figure femminili ne incarneranno il significato, ognuna in un proprio, originalissimo modo - Daniele cercherà le risposte ai suoi pressanti interrogativi interiori, assurgendo a grande esploratore dell’animo umano e del mondo che lo circonda. Arriverà alla “conoscenza”? Chissà, d’altronde, come affermava il grande Hesse in Demian: “La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l’accenno di un sentiero” e Daniele, da grande cultore della letteratura, lo sapeva bene!

Sandra Sarra

Lo scrittore nella sua casa romana nei pressi dell' Appia Antica

MINISTERO DEI BENI CULTURALI 2012

ALL'OMBRA DELLA PASSIONE

Prefazione di Sandra Sarra

E’ un thriller di forte impatto emotivo dove, come sovente accade negli scritti dell’autore, è l’amore a fare da filo conduttore alla trama, amore inteso come sentimento totalizzante ed assoluto, vissuto con un erotismo morbido, intenso e mai volgare, capace, in nome della sua stessa accezione, di espletarsi in una pienezza fisica ed emotiva che prescinde da ogni pregiudizio o regola sociale. Elena, affascinante e severa direttrice di una biblioteca e donna di grande cultura, dietro la quale cerca di mascherare la sua fragilità interiore, è paradossalmente, la più determinata nelle sue relazioni personali ed affettive che sceglie con assoluta consapevolezza. Marianne, studentessa universitaria, guidata invece dall’esuberanza dell’età, é meno razionale, ma per nulla intimorita dal “nuovo” e dal “diverso” - a dispetto degli inevitabili conflitti interiori, retaggio di un’educazione borghese - affronta con forza e scaltrezza tutti quegli accadimenti che, dopo l’incontro con la “bella direttrice”, sembrano innescarsi come una reazione a catena nella sua vita. Elena e Marianne - figure diverse, ma entrambe dominanti - tra le quali se ne intravede un’altra: Agnese, che dapprima tratteggiata a piccole pennellate e sfumata in un alone di mistero, sembra poi acquisire, invece, un ruolo determinante nella storia. Tre donne e tre diversi percorsi di vita che alla fine però, intrecciandosi, confluiranno in avvenimenti ricchi di suspense che ruotano attorno a due strani e alquanto ambigui personaggi: Serge e François, ben caratterizzati e con un’ironia velatamente satirica, dall’autore. Chi sono questi due misteriosi fratelli e in che modo, irrompendo a gran forza nella vita di Elena, Marianne ed Agnese, riusciranno a dividerle e contemporaneamente a far sì che, per uno strano scherzo del destino, si ricongiungano? A Parigi, la ridente città dell’amore, s’infittisce il mistero che, come un’ombra scura, avvolge forti e proibite passioni.

Per i cari lettori francesi

Préface Est un thriller où un fort impact émotionnel, comme cela arrive souvent dans les écrits de l'auteur, vous aimez faire comme un fil à l'intrigue, l'amour intense que le sentiment totalisante et absolue, a vécu avec un chiffon doux érotique, intense, jamais vulgaire et capable, au nom de son propre sens, pour mener à bien un préjudice physique complet et émotionnel ou d'exclure toutes les règles sociales. Hélène, charmante et grave, est la directrice d'une bibliothèque. Femme de grande culture, derrière ce qui dément sa fragilité intérieure, est paradoxalement la plus déterminé dans ses choix personnels et affectifs avec la conscience absolue. Marianne, une étudiante universitaire, dirigé plutot par l'exubérance de l' age, est moins rationnel, mais pa du tout intimidés par les "nouvelles" et "différent" - en dépit des inévitables conflit internes, un héritage d'une éducation bourgeoise - traite avec toute la force et la ruce ces événements qui, après sa rencontre avec la "belle directrice", semblent déclencher comme une réaction en chaine dans sa vie. Hélène et Marianne - figure différentes mais tous le deux dominants - parmi lesquelles il voit une autre: Agnès, qui en pointille pour organiser petits coups de pinceau et doux dans une aura de mystére, sembre alors devenir, au contraire, un role decisif dans l'histoire. Trois femme de différents horizons, qui à la fin, cependant, rencontrez, pleine de suspense entrelacés événements qui tournent autour de deux personnages étranges et quelque peu ambigue: Serge et François, bien caractérisés avec l'ironie subtilement satirique, de l'auteur. Qui sont ces deux frères mystérieux qui rompant avec une grande force dans la vie d'Hélène, Agnès et Marianne en mesur de les diviser, mais, en meme temps, s'assurer par une bizarrerie du sort, leurs vies sont réunis? A Paris, la charmante ville de l'amour, le mystère s'épaissit, comme un noir, les passions interdites enveloppements.

Traduzione di Angelica Mastrotodaro