Scuola Natura: Andora

 

Lunedì, 10 Aprile 2006

 

La Partenza

 

Oggi siamo partiti alle ore 8:30 e siamo arrivati ad Andora alle 11:50. Il viaggio è durato circa 3 ore e 20.

 

L’Arrivo

All’arrivo la maestra Francesca ci ha detto che “squadra” eravamo: la 2.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                        La colonia di Andora

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

              La camera

 

 

Poi ci ha portato nella nostra camera.

 Francesca ci ha detto quali erano i nostri letti, quindi ha ordinato:

1.      svuotare tutta la valigia

2.      mettere il pigiama sotto al cuscino

3.      prendere un pacchetto di vestiti per mercoledì e metterlo nella valigia

4.      prendere tutto quello che avevamo messo sul letto e metterlo nell’armadio

5.      prendere gli asciugamani metterli in bagno, quelli più grandi negli appendini bianchi e quelli più piccoli negli appendini azzurri.

6.      mettere le scarpe sul davanzale

 

 

Finalmente arrivò l’ora di andare a mangiare, perciò scendemmo in mensa.

Le cuoche ci hanno servito: pasta al sugo di pomodoro, patate al forno, carne “grigia” e succo d’arancia rossa.

In seguito Francesca ci ha fatto ritornare nell’aula dove io sto scrivendo questo diario.

Successivamente siamo andati in infermeria per vedere se qualcuno aveva i pidocchi, per fortuna nessuno li aveva.

Poi Elisa, un‘altra maestra, ci ha portati nell’aula giochi dove ho giocato a “Memory” e ho vinto.

Dopo siamo ritornati in mensa per far merenda: crostata e tè fatto con la bustina.

In seguito Maurizia ci ha detto che saremmo andati a vedere il porto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

              

                     Il porto di Andora

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                    La barca del pescatore

 

 

Poi Elisa ci ha raccontato la leggenda di Andora.

La leggenda era molto emozionante. Quindi su quello che ci aveva detto, ce lo ha fatto vedere.

Dopo siamo ritornati in colonia.

Successivamente ho giocato al “Mercante in fiera” e avevo il ruolo della “gatta nera”, giocavano: Emanuele, Cristian e Federico; Simone, invece, era il

mercante Pino.

Il primo a perdere era stato Cristian, il secondo perdente era Emanuele ed il terzo perdente era Pino. Il vincitore era Federico che si credeva chissà chi!

Dopo sono andato a vedere “Forza 4”, ho giocato a “Tris” con Elisa: è imbattibile!

In seguito siamo andati a mangiare. Le cuoche ci hanno servito: passato di verdura con crostini, carote crude, prosciutto cotto e focaccia.

Dopo siamo saliti in camera e Paola ci ha fatto lavare i denti.

Poi Paola ci ha fatto scendere nella “rotonda” e giocare agli “strumenti musicali”.

Io però non ho avuto voglia di giocare ma non solo io, anche Luca. Erano dei giochi da bambini piccoli. Intanto parlavo con Lorenzo che era stato eliminato dal gioco dei bambini piccoli. Poi però c’era un gioco bello, quindi ho giocato. Intanto chiedevo a quelli che erano seduti vicino a me se quel gioco gli era piaciuto e tutti mi rispondevano di si.

Poi hanno giocato a quello che si doveva mimare la canzone; io non volevo giocare però Eufemia mi ha costretto.

Successivamente siamo tornati nella nostra camera. Lì Paola ci ha fatto prendere il pigiama e ce lo ha fatto mettere. Poi ci ha messi a letto e ci ha fatto il rilassamento ma io non stavo ancora dormendo. In seguito ci ha raccontato una storia, io però non stavo ancora dormendo. Dopo un po’ però mi addormentai.

 

 

Il Secondo Giorno

 

Oggi mi sono svegliato alle 5 e qualcosa e ho aspettato nel letto fino alle 7:30 con “la notturna”.

In seguito è arrivata Francesca che ci ha detto di andare in bagno a lavarsi la faccia e di vestirsi.

Dopo Francesca ci ha fatto vedere come si disfava il letto. Io lo disfai in fretta. Poi Francesca ci ha detto di preparare lo zaino per andare a Cervo.

Siamo passati dalla mensa per fare colazione.

Le cuoche hanno servito: tè, 2 fette biscottate e marmellata d’albicocca.

Subito dopo siamo andati a lavare i denti. Poi Francesca ha trovato per terra 3 calzini e ha chiesto di chi erano. In seguito siamo andati a prendere i cappotti. Successivamente abbiamo raggiunto il pullman.

Ci sedemmo finché non arrivammo a Cervo.

 

                         

 

 

 

                               

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                  Cervo: il mare

 

                                                                                                                 Cervo: scorcio

 

    

Lì Francesca ci ha raccontato un po’ la storia di Cervo e anche la leggenda. Dopo abbiamo incominciato a salire la gradinata. Ad un certo punto siamo arrivati alla “bottega del cuoio” dove ho comprato un braccialetto con incise delle stelline e il mio nome: Vittorio.

Salendo ancora un po’ le scale, arrivammo in una piazza dove c’era una chiesa dedicata a Giovanni Battista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

         

          La bottega del cuoio                                                      San Giovanni Battista      

                       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

           San Giovanni Battista: l’altare

 

 

Siamo entrati e l’altare era a forma di nave. Uscimmo, mangiai i biscotti che ci aveva data prima di uscire Francesca. Finiti i biscotti ci avviammo verso il museo dove c’erano esposti gli oggetti che usavano le donne, gli uomini e i marinai 250-300 anni fa.

Dopo siamo ritornati in colonia.

In seguito è arrivata l’ora di andare a mangiare; le cuoche hanno servito: tagliatelle al sugo di pomodoro, puré, cotoletta e succo d’arancia, mentre Federico, Lorenzo, Luca e Davide mi prendevano in giro. Dopo siamo tornati nella nostra camerata dove sono andato a lavare i denti.

Poi mi sdraiai sul mio letto perché ero stanco. Alle 3 siamo andati a prendere l’autobus e l’autobussiere ci ha fatto vedere “L’era glaciale” finché non arrivammo alle grotte di Borgio.

Quando entrammo una signora ci ha spiegato delle cose sulle grotte. Continuando continuava a spiegare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                 Grotte di Borgio

 

 

Quando uscimmo andai a far pipì. Subito dopo raggiungemmo il pullman.

Quando arrivammo in colonia Elisa ci ha fatto lavare a pezzi. Dopo siamo scesi in mensa; le cuoche hanno servito: tortellini in brodo, tonno, insalata con carote e le ciambelline. Dopo mangiato siamo tornati nella camerata, abbiamo lavato i denti e siamo andati in discoteca.

Quando siamo tornati dalla discoteca ci siamo messi il pigiama e siamo andati a letto mentre Elisa ci faceva il rilassamento, che palle!!!! Non si riusciva a dormire!!!!!!

 

 

Il Terzo Giorno

 

La mattina mi sono svegliato alle 7:30 proprio mentre stava arrivando Francesca che ci disse: “chi è sveglio prenda il sapone e si vada a lavare la faccia!”. Ancora: “poi quando avrete finito, vestitevi!”.

Quando era ora di scendere a far colazione le cuoche hanno servito: caffelatte o tè, biscotti o fette biscottate e marmellata.

Subito dopo siamo andati a prendere l’autobus che ci ha portati a Laigueglia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

           Lo stemma di Laigueglia

 

Lì Francesca ci ha portati in spiaggia dove con dei miei amici ho costruito una città di “sabbia”: Acquopoli, perché c’erano molti fossati dove avrebbe dovuto passare l’acqua ma degli stoccafissi ce la hanno distrutta.

Dopo le maestre hanno chiamato la III B per comprare una cosa per papà o per mamma.

Io presi un braccialetto per la mamma ma mi sarebbe piaciuto prendere qualcosa anche per papà e per il mio fratellino Riccardo.

Quando ritornammo al pullman, salimmo e quando arrivammo in colonia era già ora di andare a mangiare; le cuoche hanno servito: lasagna, insalata e frittata. Finito, siamo tornati nella nostra camerata dove ci siamo lavati i denti. In seguito siamo scesi in giardino dove ho giocato a volley ball con: Enzo, Gabriele, Andrea, Luca e Nicolò.

 

 

 

                                                                                                                                   

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

        La partita di” volley ball”

  

Poi Elisa ci ha chiamato per far merenda: la brioches all’albicocca. Finita, abbiamo preso il pullman Andora-Milano, dove l’autista ci ha fatto vedere “Peter Pan”.

 

FINE