Il massaggio Ayurvedico il” Padre” di tutti i massaggi aumenta l’ossigenazione dei tessuti e rinforza il sistema immunitario, accrescendo la resistenza alle malattie ed eliminando le scorie naturalmente prodotte dal corpo. Ma toglie anche rigidità alle articolazioni, rende flessibile la spina dorsale e migliora il flusso degli impulsi nervosi agli organi interni ed al corpo nel suo complesso. |
E' un massaggio molto dolce composto da tecniche intuitive ed estremamente efficaci, amiamo definirlo una coccola continua, poiché va ad appagare quel bisogno di contatto umano che manca della quotidianità moderna. Tutto questo è possibile solo grazie ad una grande sensibilità dell’operatore, attraverso l’utilizzo di essenze profumate, e a movimenti lenti e circolatori che seguono l’andamento del respiro. Fisiologicamente Ha un'azione tonica sulla pelle. Calmante per il sistema nervoso,allenta le tensioni psico-fisiche Stimola la circolazione sanguigna e linfatica. |
Oltre che essere un massaggio molto efficace, è anche molto piacevole, in quanto non prevede manovre molto dolorose o particolarmente aggressive. Questa pratica ha lo scopo principale di aiutare il ritorno venoso del sangue. Velocizza il flusso sanguigno, in modo da far arrivare più prontamente il nutrimento alle cellule e a liberarle, nello stesso tempo, dalle scorie. Aiuta poi il riassorbimento di liquidi:il sangue è stimolato a scorrere più in superficie e più velocemente.E' un massaggio molto rilassante in quanto stimola anche le terminazioni nervose e ha un effetto anestetizzante.Ha effetti benefici sulle cellule in quanto sono più ossigenate e detossinate, migliorando anche l'aspetto della pelle, e inoltre tende a rinforzare le pareti dei capillari abituandoli a sopportare un maggior afflusso di sangue. |
Il corpo umano è anche composto da un complesso reticolo di canali che trasportano le sostanze utili ovunque, liquidi che servono sia a nutrirci che a difenderci dagli attacchi di elementi patogeni, e anche per rigenerarci. Il sistema circolatorio più conosciuto è composto da arterie e vene, quello meno noto e meno visibile è il sistema linfatico che consente alla linfa di fluire nei tessuti corporei: incolore, trasparente, in un corpo umano sano non supera i 2Lt e mezzo, ma in un corpo malato arriva a superare i 20Lt!A differenza del sistema circolatorio che funziona grazie alla spinta del cuore, il sistema linfatico o meglio la linfa nei canali si sposta solo grazie all’azione del movimento muscolare. Da qui ne evince che un’eccessiva vita sedentaria tenderà a far si che la linfa ristagni nei canali linfatici. Il metodo consiste nel forzare, con lievi pressioni graduali, i tessuti a svuotarsi dai liquidi e i vasi linfatici rimasti ad accelerarne il riassorbimento. Il trattamento secondo Vodder dovrebbe anche essere in grado di ridurre la rigidità del tessuto fibroso nei casi avanzati di linfedema. L'effetto generale è una diminuzione del dolore e un rilassamento muscolare. Secondo la scuola di Vodder il trattamento deve cominciare con una fase intensiva. Per qualche settimana si eseguono una o due sedute al giorno, di un paio d'ore ciascuna. Al termine di questo periodo si dovrebbe notare una diminuzione della circonferenza e dei volumi del corpo di almeno il 40 per cento. |
Swedan è una applicazione terapeutica di calore sul corpo. Anche se il significato letterale è "sudore" il principale obbiettivo non è quello di produrre sudore, ma di dilatare gli strotas nel corpo, facendo si che la rimozione di tossine dai tessuti possa avvenire in maniera migliore. I Pindasweda sono fagottini di cotone contenenti o argille o fitopreparati (nel qual caso spesso vengono denominati "patrasweda" da "patra" che significa "foglia"). I fagottini sono "personali" del cliente. Vengono comunque effettuati numerosi passaggi, aumentando il calore dei fagotti ad ogni passaggio. La tradizione ayurvedica sconsiglia l’uso dei pindasweda nei seguenti casi: donne in gravidanza e puerpere, ulcere, diarrea, presenza di disturbi digestivi,traumi al torace, asma, malattie degli occhi, malattie dello scroto, stati gravi di intossicazione. Da un punto di vista scientifico occidentale si possono sconsigliare in tutti i casi in cui una vasodilatazione importante può costituire problema, e debbono essere utilizzati con cautela con i soggetti ipotesi. Certamente possiamo dire che i pindasweda, con la loro capacità di sciogliere il grasso cutaneo, l’effetto attivante della circolazione e l’azione antiedemigena possono aiutare soprattutto a prevenire il formarsi della cellulite. Si possono ritenere buoni coadiuvanti di altre terapie nel caso di celluliti di recente formazione, e ancora "morbide".
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Aggiornato al 28/09/2008