Ritorna la serie Panzer Elite Action, questa volta i marmittoni saranno impegnati in uno dei
capitoli della seconda guerra mondiale che viene dimenticato più di frequente: la campagna
militare di alleati e tedeschi nel Nord Africa. Rispetto al precedente Fields of Glory, questa
espansione (che ovviamente funge come stand alone, quindi funzionerà anche a chi non possiede
l’originale) presenta due nuove campagne militari che vi metteranno nei panni di alleati e
nazisti e alcune intriganti modalità multiplayer non presenti nel predecessore.
Come si guida un Panzer II?
Innanzitutto cominciamo con il sottolineare che esattamente come Fields of Glory, anche Dunes of
War non pretende affatto di travestirsi da simulatore. E ciò si capisce immediatamente dopo i
primi minuti di gioco, visto che la mitragliatrice sparerà a raffica anche per ore senza
surriscaldarsi o esaurire i proiettili, il nostro carro armato resisterà a una buona decina di
bordate e potrà essere riparato semplicemente passando sotto una piccola gru e così via. Insomma
siamo in pieno arcade senza minime velleità simulative, dimentichiamoci tutto il sudore e la
fatica di comandare un Panzer degli anni ’40. Ed è un peccato, in primis perché di simulazioni
accurate di carri armati al momento di certo non ne girano molte e poi perché la giocabilità di
Dunes of War scontenterà anche gli amanti di simulazione meno ‘pretenziosi'.
Come avrete immaginato, il gioco dei Zootfly vi mette a bordo di un bel mastodonte in
un’ambientazione desertica e, assieme ad altri vostri compagni, vi manderà a seminare il panico
dietro le linee nemiche. Né più né meno; le missioni si svolgeranno sempre in modo abbastanza
lineare, con obbiettivi da distruggere e ovviamente qualche mezzo da salvare ogni tanto. Per fare
ciò avete a disposizioni una mitragliatrice per gli obbiettivi più vicini o meno robusti e un bel
cannoncino per abbattere qualsiasi mezzo nemico avrete sullo schermo. E’ presente anche la
possibilità di comandare i mezzi amici, certo non direttamente però, bensì attraverso l’uso di
pochi semplici comandi da tastiera: F per ordinare di ripararsi, fermarsi o mettersi in
formazione e G per attaccare, mettersi al fianco o fare una ricognizione. E a proposito dei
comandi, con quelli di default comanderete il vostro mezzo con il classico WASD più il mouse per
mirare e colpire i bersagli nemici. Niente di più semplice, e su questo c’è da dire che
l’accoppiata funziona egregiamente; certo, il carro armato si muoverà con un minimo di realismo
su terreni desertici e quindi ci vorrà un po’ di pratica prima di riuscire a manovrarlo alla
perfezione. In caso di problemi comunque, la Zootfly viene in aiuto del giocatore con un sistema
di ‘easy driving’ che rende il carro più sensibile ai comandi. Principalmente vi si presenteranno
due tipi di bersagli durante le missioni: quelli in movimento (altri carri, automezzi blindati,
jeep, soldati e così via) e quelli immobili (torrette, bunker e quant’altro). Di solito tutti i
nemici andranno giù abbastanza facilmente e l’unico problema sarà quello di decidere con
raziocinio dove sparare con il cannone.
In solitario o in compagnia?
La campagna in single player, per quanto dall’aspetto professionale e arricchita di filmati
dell’epoca che aiuteranno a calarsi nel periodo storico, di sicuro alla lunga non riuscirà
proprio a essere un motivo per continuare il gioco. Questo perché alla fine gli obbiettivi sono
alquanto ripetitivi, ed essendo anche le missioni piuttosto lunghe, di certo non si sarà portati
a rifarle per sentire di nuovo i nostri compagni che scambiano quattro chiacchiere tra di loro.
La lunghezza delle missioni stesse e l’impossibilità di salvare in ogni momento sono mitigate da
un sistema di checkpoint che funziona egregiamente, anche se sicuramente non vi salva la
situazione in caso dobbiate spegnere il pc!
Sicuramente meglio il multiplayer, che sopperisce piuttosto bene alle mancanze di AI in singolo e
vi offrirà diverse modalità in cui divertirsi con amici (e nemici): sono disponibili le classiche
Conquest e Capture the Flag.
A me gli occhi, a voi le orecchie
Graficamente Dunes of War si comporta in modo senz’altro egregio, anche se di certo non farà
gridare al miracolo nessuno. Già considerando che non è possibile configurare più di tanto le
opzioni grafiche avanzate, farà capire che bisogna contentarsi nel titolo Zootfly. I modelli dei
mezzi sono senz’altro la parte migliore del comparto visivo, soprattutto i carri armati si
muovono in modo piuttosto realistico e sono coperti da texture di più che buona qualità.
L’ambiente non è ovviamente molto ricco di dettagli, ma d’altronde parliamo di una campagna
militare desertica, quindi la ripetitività e gli scenari spogli sono caratteristiche a cui
bisognerà abituarsi presto. Ciò che ho trovato un po’ esagerato è l’effetto motion blur quando si
accelera, è sicuramente carino a vedersi ma è decisamente fuori luogo su un mastodontico Panzer
II che non superava i 40 chilometri orari.
Il sonoro idem si attesta su livelli piuttosto mediocri: gli effetti sonori sono adeguati di
sicuro, è il doppiaggio che non convince affatto ed è recitato con una svogliatezza piuttosto
palese. Le musiche si fanno sentire solo nei momenti più concitati della battaglia e tutto
sommato fanno il loro lavoro, anche quella del menu principale per quanto suoni un po’ strana in
un gioco del genere, è sicuramente piacevole.
Requisiti minimi
Processore: Pentium 1 Ghz o superiore
Memoria: 512 Mb di RAM
Grafica: SVGA 1024x768 con 32 Mb
Windows XP o superiore
DirectX 9.0c
Audio
Disco rigido: 2 Gb
Scheda grafica/video:
ATI Radeon 8500
nVidia GeForce 3
Requisiti raccomandati
Processore: Pentium 2 Ghz o AMD XP 2400+ o superiore
Memoria: 1 Gb di RAM
Grafica: SVGA 1024x768 con 256 Mb
Windows XP SP2 o superiore
DirectX 9.0c
Audio
Disco rigido: 2 Gb
Scheda grafica/video:
ATI Radeon 9800 XT
nVidia GeForce 6600 GT