Per la matematica, le fasi dell'azione didattica sono articolate come segue:
lezione frontale con spiegazione teorica degli argomenti
e con la presentazione dei fatti culturali, delle nozioni
di base, dei richiami ad altri argomenti già affrontati
e delle regole generali su cui essi si fondano, in modo
semplice, facilmente comprensibile e, nei limiti del
possibile, completo;
successivo svolgimento di esempi illustrativi;
immediata verifica dell’apprendimento;
assegnazione per casa di esercizi per maturare e
rinforzare i concetti introdotti.
E' privilegiato, più che un apprendimento mnemonico, un
metodo di studio che porti a dedurre le principali proprietà e
leggi della matematica come il frutto di collegamenti logici
ordinati e consequenziali. Inoltre, si pone particolare cura, oltre che all’insegnamento per problemi, all’astrazione teorica
ed al rafforzamento del processo deduttivo. Per la fisica, le fasi dell'azione didattica sono articolate
come segue:
lezione frontale con spiegazione teorica degli argomenti
e con la presentazione dei fatti culturali, delle nozioni
di base, dei richiami ad altri argomenti già affrontati,
anche in altre discipline, e delle regole generali su cui
essi si fondano, in modo semplice, facilmente
comprensibile e, nei limiti del possibile, completo;
illustrazione degli esperimenti chiave che hanno portato
alla formulazione della legge e/o del principio e/o del
postulato;
successiva illustrazione di esempi sia di tipo numerico
che pratico;
immediata verifica dell’apprendimento.
E' privilegiato, più che un apprendimento mnemonico, un
metodo di studio che porti l'allievo a confrontarsi continuamente
con i fenomeni osservabili nella realtà circostante ed in cui le
leggi della fisica, che si vanno studiando, ed i relativi enti
che in esse compaiono siano trattati come modelli e concetti
rappresentabili formalmente e, cioè, logicamente inquadrabili,
di modo che le capacità speculative ed esplorative dell'allievo
ne risultino potenziate.