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Era Mio Padre | |
Scheda | ||
Regia |
Sam Mendes | |
Genere |
Drammatico | |
Anno |
2002 | |
Nazionalità |
USA | |
Interpreti |
Tom Hanks, Paul Newman, Jude Law, Tyler Hoechlin, Stanley Tucci | |
Titolo Originale |
Road to Perdition | |
Durata |
1 h, 57' |
9,00 / 10 |
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Il Plot
Tom Hanks interpreta Michael Sullyvan, un gangster, il migliore, al servizio del Boss John Rooney (Paul Newmann). Michael è tanto bravo da essere considerato un figlio di Rooney; peccato che in questo modo si tiri addosso subito l'invidia del vero figlio di quest'ultimo. Il figlio di Michael, invece, curioso di scoprire di cosa si occupi il padre e in che modo sia legato a John Rooney, una sera si nasconde sulla macchina e lo segue. Scoprirà il lavoro "sporco" con cui il padre guadagna i soldi per dare da mangiare alla famiglia e assisterà ad una carneficina. Ma verrà anche scoperto, e questo, assieme all'invidia del figlio di Rooney, porterà grossi guai alla sua famiglia. Si ritroverà a fuggire verso Chicago, in compagnia del padre...
Secondo
me…
Un filmone, come recita la critica de “L’Eco di Bergamo”, anzi: un gran bel filmone. E’ quello che si può dire di “Era Mio Padre”, un titolo che sembra non centrare nulla con l’originale “Road to Perdition”, ma che, in realtà, per una volta è molto attinente al film.
La pellicola è ambientata nella Chicago del 1931; è una storia di gangster, di crimine organizzato, dei legami che legano i gangster con i boss e tra loro; un'opera quasi all’altezza dell’inarrivabile film di Brian de Palma (“Gli Intoccabili”). Oltre ad essere incentrato sulle imprese di gangster e malavitosi, tocca anche lati più profondi legati alla figura dei protagonisti, come, ad esempio, il rapporto tra padre e figlio.
La sceneggiatura
è veramente molto forte, anche il martello del critico più esigente non
riuscirebbe a scalfirla. Scorre via, nel suo epico incedere, senza il minimo
punto di vuoto, senza incoerenze, senza incertezze, senza azzardati salti
temporali. Riesce in momenti diversi a commuovere, a fare provare odio, a fare
parteggiare per i protagonisti, ad essere sottilmente ironica (basti
citare le scene in cui il figlio di Michael Sullyvan impara a guidare e assiste
il padre durante le rapine in banca, mentre un killer professionista li bracca
da vicino). L’essenzialità e il riuscire a narrare la storia senza
fronzoli è uno dei meriti degli sceneggiatori. Il film ha, così, una grande
capacità di catturare l’attenzione dello spettatore senza più lasciarlo
andare, lo incatena senza effettacci e senza pugni allo stomaco, grazie anche ad
uno stile registico elegante e raffinato, davvero da maestro (bravo Mendes!),
con un accurato studio di ogni inquadratura e di ogni dettaglio. Memorabile
la scena in cui Michael Sullyvan (un grande Tom Hanks) elimina gli scagnozzi di
John Rooney (Newmann) e poi fa fuori anche il suo ex datore di lavoro. Quegli
spari silenziosi, e poi la raffica finale che squarcia il silenzio angoscioso
sono davvero uno dei tanti segni di un lavoro di regia di gran classe.
La forza del film, con una sceneggiatura e una regia a tali livelli, si basa anche sulla grandezza degli interpreti. Tom Hanks è ormai da considerare uno dei migliori attori di questo secolo. Riesce a passare senza la benché minima apparente difficoltà da un personaggio all’altro (non dimentichiamo che nella sua carriera ha sostenuto tutto sulle sue spalle un film di oltre due ore, “Cast Away”) e, in questo film, crea un personaggio molto particolare: un duro di cui riesce però a mettere in evidenza il risvolto umano, il lato acerbamente paterno che porta gradualmente alla maturazione. Non dimentichiamo nemmeno, oltre al bravissimo quasi debuttante Tyler Hoechlin (che interpreta il figlio di Sullyvan), il vecchio leone del cinema, il grande Paul Newman i cui occhi blu sono ancora capaci di comunicare tutto il tormento di un padre che ha un figlio, ma lo scambierebbe volentieri con un altro. E poi un altro ormai affermato astro nascente: Jude Law (“Gattaca”, “Artificial Intelligence”, “Il Talento di Mr Ripley”…) che qui costruisce un personaggio brutto, sporco e cattivo davvero degno di nota.
Se questo non è un film da Oscar!
Daniele T.
Il sito ufficiale del film
Visione del film 18/12/02
I Voti degli Altri
La nostra classifica |
Ciak |
Corriere della Sera |
International Movie Data Base |
Incassi (USA / Italia) |
9,00 / 10 Bellissimo |
*** / 5 Appetitoso |
*** / 5 Interessante |
8,10 / 10 | Alti / Medi |
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