Ed eccolo! Spuntato come un albero,
seppur molto diverso dai tanti tagliati per fargli spazio. Nel bel mezzo
del parco centenario di Villa Grasseni è comparso il campo da bocce.
Tutto questo è avvenuto
nonostante sia stato fatto un tentativo per convincere l'Amministrazione
e l'Associazione Pensionati a cercare una soluzione diversa che non stravolgesse
l'armonia di questo angolo di storia del nostro paese.
Sull'intera vicenda, alcuni punti
vanno chiariti, per non dare adito ad errate interpretazioni:
1. Il nostro dissenso non è
stato sulla realizzazione del campo, ma sulla sua dislocazione.
2. Una soluzione alternativa poteva
essere trovata utilizzando lo spazio sul retro della Villa, nel brolo vicino
al vigneto, un'area più idonea anche per la realizzazione dei servizi.
3. La qualità della nostra
vita dipende anche dalla salvaguardia dell'ambiente e la difesa del nostro
patrimonio storico è a tale proposito indispensabile.
Va inoltre ricordato che questa
Villa, che ospita le sedi di tante associazioni, è stata recuperata
grazie alle scelte delle precedenti amministrazioni e pertanto non è
corretto, come è stato fatto, denigrare tutto quello che è
stato costruito nel passato.
Rimane infine da valutare il ruolo
dei gruppi che occupano i locali e gli spazi concessi loro dal Comune,
perché, se è giusto l'utilizzo a loro consentito, è
pur vero che la pubblica proprietà non può essere affare
di alcuni, ma patrimonio a disposizione di tutti i fleresi. Per questo
siamo intervenuti più volte per chiedere il rispetto delle regole
nella realizzazione e nella gestione dell'impianto sportivo.
Carlo Baronchelli