BERLUSCONATE E ALTRO ANCORA

Meeting di Rimini - Berlusconi:IL RITORNO! -

 

-Don Giussani gli disse: "Il destino ti ha fatto diventare l'uomo della provvidenza".

-Elezioni Politiche: Un risultato controverso" perchè "i nostri tecnici parlano di un milione di voti sottratti al centrodestra dai professionisti della sinistra".

- "Sono condannato a continuare nel mio ruolo", ha spiegato poi il presidente di Forza Italia confermando la sua intenzione di proseguire il suo lavoro in politica.

-PERICOLO COMUNISTA. "È un pericolo che oggi non è ancora scongiurato".

Berlusconi torna ad attaccare il comunismo che "dovunque, senza eccezione alcuna, dove ha preso potere, ha trasformato i paesi in stati di polizia, seminando terrore e morte".

-Berlusconi, arrivato alla kermesse con la febbre, afferma di essere stato guarito dal calore dei sostenitori.

 

Resto del Carlino 28-08-2006

 

 

-«C'è un'atmosfera veramente positiva in questo momento – ha detto fotografando la sua impressione -, anzi il sondaggio ultimo che conosco ci dà al 54%».

-Roberto Calderoli non resiste e si iscrive subito al fun club. «È lui l´unico vero leader, lui ha i coglioni, la sinistra invece è votata dai coglioni».

 

www.unita.it   25.08.06

La confessione: «Questa contro la giustizia politicizzata è ormai diventata una guerra. Se la vincerò, foss’anche l’unica battaglia che mi sarà concesso di vincere, sarà valsa la pena esser sceso in politica».
Silvio Berlusconi, 8 agosto 2003
Bossi attacca l'Udc «I dc andavano fucilati»
«I vecchi democristiani hanno mandato in rovina il paese, hanno creato un debito pubblico enorme, andavano fucilati. Roma è marcia, serve un antidoto». Così Umberto Bossi ha buttato altra benzina sul fuoco nello scontro con Udc e An, che hanno fatto saltare il vertice di maggioranza sulla finanziaria. Rocco Buttiglione ha ribattuto che «Se porta il fucile io porto il mortaio», mentre Ignazio La Russa ha invitato Bossi a «fermarsi sulla strada dell'insulto: è arrivato fino a colpire gli stessi cittadini del Nord». Silvio Berlusconi ha provato a sdrammatizzare, dicendo che «Bossi ama i fuochi d'artificio, parla ai suoi elettori, ma alla fine rispetterà i patti». Per Massimo D'Alema, il premier deve mandare via dal governo il senatùr, «altrimenti è corresponsabile».
Berlusconi mena i comunisti, Bossi si occupa dei democristiani
«Prima i fondi neri, le tangenti, le mazzette pagavano la politica. La svolta, l’avvento spudorato e senza rimorso dei grandi ladroni, avviene con Berlusconi e con il suo partito-azienda».

Giovanni Sartori, La Repubblica, 7 agosto

ATTO D'ACCUSA A BERLUSCONI

"Questa non è la storia del ricco uomo d'affari che va in politica per riformare l'Italia. E' la storia del ricco uomo d'affari che usa la politica per favorire i suoi interessi personali sia attraverso l'intimidazione dei giudici, sia per mezzo di leggi scritte e approvate nel suo interesse. L'Economist si occupa del caso Berlusconi perché il suo comportamento offende gli italiani. E perché in Europa Berlusconi rappresenta un caso estremo di abuso della democrazia da parte di un capitalista. Berlusconi non è il leader che creerà un'Italia nuova. E' colui che rappresenta il peggio di un'Italia vecchia" (The Economist)

Politica

Berlusconi va al processo Sme. Ma solo per parlare coi giornalisti: «Previti perseguitato» «Previti è giudiziariamente un perseguitato». E poi: «Sono imputato ma credo che tutti dovrebbero riconoscermi il merito di aver salvato il patrimonio di Stato». Stamane a sorpesa, Berlusconi s'è presentato al processo Sme, dove è imputato. Avrebbe voluto rendere una «dichiarazione spontanea». Ma un intoppo borocratico glie l'ha impedito. S'è rifatto comunque parlando coi giornalisti: «Contro Previti un fumus persecutionis».

l'Unita'

Berlusconi contro la Sinistra e il movimento pacifista

«Mi dispiace - fa finta di dolersi -che la sinistra italiana abbia perso completamente la testa. Non so a chi rivolgermi pensando di parlare con qualcuno che è capace di ragionare». Peggio della sinistra ci sono, per il suo modo di pensare, solo i pacifisti. «Le associazioni pacifiste -aggiunge infatti- poche volte hanno dimostrato di avere una testa». Sia gli uni che gli altri non comprendono, per lui, «la realtà politica». Cioè la linea imposta da Bush.

Chiamata alle armi della Lega Nord (il partito del ministro della Giustizia): «Alla guerra rispondi con la guerra. Si avvicina l’ora dello scontro che deciderà il destino della democrazia italiana: libera o sotto la mannaia della giustizia».
La Padania, 7 febbraio 2003, pag. 24
25.04.2003 - Premier tappezzeria
di Maria Novella Oppo
Assistendo ieri mattina su Raiuno alla essenziale cerimonia voluta dal presidente Ciampi per il 25 aprile, abbiamo finalmente capito perché Berlusconi ha deciso di non partecipare. Escludiamo ovviamente la risibile giustificazione del dolore alla mano (che ci doveva fare con la mano: il saluto fascista?). Purtroppo il clima era stato arroventando nei giorni scorsi dalle dichiarazioni di sostegno postumo ai nazisti pronunciate dall’onorevole Bondi. Il premier poveretto, sconta sempre gli eccessi di zelo dei suoi sottoposti, i quali alle volte corrompono la Finanza pur di fargli risparmiare miliardi di tasse, altre volte si impegolano in polemiche vergognose. Ma, tornando alla cerimonia in Quirinale, il motivo vero (e virtuale) per cui Berlusconi non poteva partecipare è che non sapeva che faccia fare alle spalle di Ciampi. Faccia antifascista? Ruolo impossibile per un sostenitore del falso in bilancio. Non potendo fare le corna, né ridacchiare o mandare a quel Paese qualcuno, tutte attività istituzionali alle quali si dedica con ottimi risultati in Parlamento e all’estero, a Berlusconi non sarebbe restato che fare tappezzeria come le bruttine nelle feste. E in campagna elettorale proprio non si può.
«I profughi della guerra noi non li vogliamo».Non ha aspettato nemmeno l’inizio del conflitto, non ha voluto neppure rendersi conto di quali saranno realmente le devastanti conseguenze umanitarie dei bombardamenti e dell’invasione angloamericana dell’Iraq, il ministro Umberto Bossi ha preferito, ieri, affrontare subito e a scanso di equivoci la questione dei profughi: «Sia detto senza mezze misure: profughi noi non ne vogliamo. C'è chi dice che saranno un milione? Stiano a casa loro»! Più chiaro di così non poteva essere. Salvo su un punto. Quel «noi» è riferito alla Lega o è una posizione di principio già assunta dal Governo italiano «non belligerante»?
Berlusconi-pensiero: «Nulla di buono dai pacifisti in piazza». «Da questa manifestazione mi aspetto solo cose negative». Così si esprime il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, conversando con i giornalisti a Palazzo Grazioli a proposito della mobilitazione per la pace. Con milioni di italiani in piazza, la semi-scomunica del Papa, i malpancisti nella sua stessa maggioranza, la frase sempra una gaffe, come sempre quando le parole del premier rappresentano meglio il suo reale pensiero.  - 20 marzo 2003
IL CASO ITALIANO  La Fiat attraversa una crisi gravissima. Berlusconi ha una soluzione: la chiamiamo Ferrari. Per provare il suo ottimo umore a Natale lancerà un disco di sue canzoni.
(The Independent, 5 dic., pag. 1 e 20).

«Marmaglia, teppaglia, terroristi».

Decine di migliaia di giovani in tutta Italia manifestano per la pace, come a Londra, come a Washington. Il vice presidente del Senato Calderoli ha questo da dire: «Marmaglia, teppaglia, terroristi». C’è tutta la sensibilità morale della Lega di Bossi e Castelli.

Berlusconi si mette fuori dalla legalità: «Io rispondo solo agli elettori»
È un Berlusconi livido quello che convoca una finta conferenza stampa. Il giorno dopo la sentenza della Cassazione chiama i giornalisti, solo delle tv, ma solo per consegnar loro una cassetta preregistrata. Dove denuncia d'essere vittima di una persecuzione giudiziaria. E dove spiega la sua concezione della democrazia, della separazione dei poter, ecc: «Il governo è del popolo e di chi lo rappresenta, non di chi avendo vinto un concorso ha indossato una toga e ha soltanto il compito di applicare la legge».
Il Giornale, 25 gennaio 2003 pag.22: Il cappellano militare di Forza Italia comunica: «Dall’Italia nazionale e occidentale della Casa delle libertà nasce la fedeltà piena all’alleanza con gli Stati Uniti oltre i limiti della Nato. È una scelta di destino per la nazione di Berlusconi». Don Gianni Baget Bozzo.
Un messaggio di Forza Italia al Presidente Ciampi: «Quando la Casa delle Libertà diverrà forza culturale, il suo primo atto sarà di abolire il 25 aprile come festa della nazione. La Resistenza ha diviso la coscienza nazionale».
Gianni Baget Bozzo ai dirigenti di Forza Italia, Cortona, 15 novembre (Ansa)
Il settimanale finanziario «The Economist» (14-20 luglio) pubblica una tabella completa di tutti i processi in cui è imputato o è stato imputato il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. C’è anche l’elenco delle leggi che Berlusconi si è fatto da solo per evitare condanne. Il caso appare unico al mondo.
Immigrati. Parole di civiltà del vice presidente del Senato Calderoli (Lega Nord): «Se qualcuno non ci sta, può prendere su il cammello e tornarsene nella sua tenda in mezzo al deserto. Vedrete come diminuiranno stupri e rapine. Via la porcheria mercenaria».
(Pontida, 23 giugno)

Straordinarie notizie dal cielo. «Forza Italia è un miracolo della provvidenza. L’avvento di Berlusconi è un evento quindi non spiegabile con la ragion politica».
Don Gianni Baget Bozzo
             Agi, 15 giugno, ore 15.40

Berlusconi annuncia tre miracoli: «Il primo sarà la firma dell’accordo tra Nato e Russia a Pratica di Mare il 28 maggio. Il secondo è il vertice della Fao a Roma il 10 giugno. Il terzo, la santificazione di Padre Pio, il 16 giugno». Fa capire che tutto si deve a lui.
Ansa, 19 aprile
Una lezione di umanità e di stile. «Al Forum della Pubblica amministrazione Berlusconi viene interrotto da un contestatore: "Presidente, quando venderà le sue reti tv?". Il premier replica pronto: "Prima le do l'indirizzo di un medico che le tolga la balbuzie, poi parliamo delle reti..."»
Adnkronos, 10 maggio ore 14,04

NON HO PAROLE!!

Ognuno ha una sua visione della vita. Berlusconi la descrive così: «Quelli sono venuti a Roma perché era una scampagnata gratis col pranzo pagato». L’Italia del lavoro si inchina commossa.
l'Unità 27-03- 2002

QUESTA E' BELLA!!!!!!

Silvio Berlusconi, “The Times”, 18 marzo.

Un interessante caso di personalità multipla: «Sono un uomo di centro. Sono un moderato per eccellenza. Forza Italia può essere ragionevolmente definito un partito di centrosinistra».

QUESTA E' BELLA!!!!!!

Silvio Berlusconi, “The Times”, 18 marzo.

Un interessante caso di personalità multipla: «Sono un uomo di centro. Sono un moderato per eccellenza. Forza Italia può essere ragionevolmente definito un partito di centrosinistra».

Cresce nel mondo il prestigio di Silvio Berlusconi.
«Il fatto che il premier di un Paese amico, tramite le sue aziende abbia una influenza nel settore mediatico tedesco, credo che sia un problema. È necessaria una separazione credibile tra affari e politica».

Gerard Schröder, Cancelliere tedesco, Agi, 28 marzo 2002
Accade di tutto, ma Berlusconi non si distrae. Per lui quello che conta è il buco. Adesso annuncia: il buco è di lire 37mila miliardi (lui non ha mai festeggiato l’Euro). «È un miracolo che non abbiamo alzato le tasse». La natura del miracolo resta inspiegata.
L'UNITA
Il ministro degli Esteri arriva indaffarato: «Sui pacifisti non so niente, chiedete a Gianni Letta, che è uno bravo». Il ministro degli Esteri, che nel tempo libero è Primo Ministro, ha affidato a Letta l’interim dell’interim
(Adnkronos, 4 aprile)
Parla il padrone di tutte le tv italiane: «I programmi di Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi sono criminosi». La stampa indipendente, i commentatori liberali e la Commissione di vigilanza del Parlamento sono avvertiti. Silvio Berlusconi.
Congresso An, 5 marzo 2002
Il presidente Ciampi ha chiesto solidarietà per gli immigrati. Il ministro Castelli ha risposto: «Cose ovvie, nessuno vuole annegare i clandestini». A Castelli mancano decenza e dizionario. Chiama «clandestini» dei naufraghi che non solo non si nascondono ma fanno di tutto per essere trovati.
Prima lezione di democrazia: come avere rapporti corretti con l’opposizione, a cura di Silvio Berlusconi. «Da parte dei Ds non c’è nessuna credibilità. Fanno affermazioni strampalate che non vale neanche la pena di ascoltare».
Ansa, 5 aprile, ore 18.16

Scambio di cordialità fra alte cariche dello Stato. Ciampi: «Dal 1996 questo Paese ha creato un milione e 800 mila posti di lavoro». Berlusconi: «Serve un cambiamento titanico dopo la inattività dei precedenti governi». Ciampi era ministro dell’Economia. Berlusconi si è occupato dei suoi affari.

L'Unità