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Savoia Marchetti SM 79 Sparviero

by Roberto Bianchi

 

Savoia Marchetti SM 79 "Sparviero” - Scala 1/72 -

Regia Aeronautica, 281° Squadriglia Aerosiluranti

 

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  BianchiSM79 01.jpg (33295 byte)   BianchiSM79 02.jpg (37506 byte)

 

Model, text and images copyright © 2001 by Roberto Bianchi

Modelli, testi e immagini sono copyright © 2001 by Roberto Bianchi

Savoia Marchetti SM 79 "Sparviero” - Scala 1/72 -

Premessa     

Oltre un anno fa in vetrina di un negozio di modellismo notavo una pila di scatole di SM.79 Airfix con sopra scritto: "Ultime disponibili per cessata produzione". Sarebbe troppo lungo descrivere la sensazione che ho provato davanti a quello che era stato il primo modello "italiano" che offriva il mercato in quella nella notte dei tempi e montato dal sottoscritto in almeno tre esemplari a distanza di tempo. Preso quindi da questi ricordi ne acquistai ben tre scatole deciso a montarne immediatamente un’esemplare per quanto possibile degno di salutare la benemerita riproduzione.

Tornato a casa mi accingevo a rimettere insieme la documentazione in mio possesso completata soprattutto importunando un amico sempre ben documentato e disponibile: Di questa ricerca di fondamentale aiuto mi sono apparsi i due fascicoli di :"Ali d’Italia" n° 9 ed 11 dedicati al’S.79 e l’ottima monografia n°20 del C.M.P.R. del 1975. Già sfogliando gli articoli mi rendevo conto di quanto si sia evoluta la tecnica modellistica e ahimè quanto lavoro mi attendeva per tentare di cavarne un modello accettabile rischiando anche di rovinare tutto con tecniche per me abbastanza impegnative. Decidevo cosi di riprodurre uno degli Sparvieri utilizzato da Carlo Emanuele Buscaglia pur non essendo quello maggiormente da lui usato ossia il 281-4, quindi sceglievo per la maggiore documentazione reperita l’esemplare la cui foto è riprodotta a pag.22 di Ali d’Italia n°11 MM.23838 codice 281-5 e in seconda copertina della stessa pubblicazione che ne mostra bene la complessa mimetizzazione caratterizzata da una sovrapposizione di grigio-azzurro chiaro sulle precedenti vernici mimetiche, dato sulla parte anteriore della fusoliera fino all’inizio della gobba e sul bordo di attacco alare per renderlo meno visibile negli attacchi sul mare; un’altra particolarità consiste nella sovrapposizione della scritta 281-5 alla ancora visibile insegna della 68° squadriglia da cui proveniva l’aereo.

  Costruzione

Per ovviare in parte alla carenza di dettagli interni ed errori presenti sono ricorso a l’acquisto delle fotoincisioni della Eduard, i motori in metallo bianco della Tauro Model, riproducendo infine la struttura e altri particolari in plasticard e profilati Evergreen.

Confrontando il contenuto del Kit con il trittico iniziavo a correggere quasi ogni pezzo tanto che a modello ultimato praticamente niente era più uguale all’originale, sostanzialmente asportando materiale dove in eccesso con tagliabalsa, limette e carta abrasiva aggiungendo striscette di plasticard modellate e stucco per quelle in difetto; conseguentemente provvedevo a carteggiare le incisioni, tutte in positivo e di pura fantasia nell’originale rincidendole e cercando di rendere l’idea dei diversi materiali tela, compensato e alluminio di cui l’aereo era composto.

Le principali modifiche sono state: accorciamento della fusoliera, dello sportello di copertura superiore al vano bombe poi riprodotto termoformato, modifica alla linea della gobba con conseguente temoformatura dei trasparenti per adattarli alle nuove dimensioni, correzione della posizione e dimensione di tutte le finestrature, aggiunta dell’anello conico fra fusoliera e cappottatura del motore anteriore, sostituzione faro atterraggio, attacchi siluro e ricostruzione del siluro stesso, antenne radio e goniometrica, rettifica gondola puntamento, correzione carenatura rotino, ritocco di tutte le superfici di governo e costruzione delle cerniere, correzione della carenatura fra ala e fusoliera e adattamento alla nuova corda alare.

Passando all’ala: riduzione della corda alare, inserimento di un longherone di rinforzo lungo tutta l’apertura per ovviare a un noto difetto che portano le ali di questo modello a piegarsi verso il basso, due falsi longheroni per dare appoggio agli alettoni e ai flaps, riproduzione della struttura dei vani carrello accorciamento dei vani e portelli di chiusura , modifica del profilo dell’estremità posteriore della gondola (poppino) e applicazione di due bugne sulla parte superiore, ricostruzione di tutte le superfici mobili e delle loro cerniere, correzione della forma delle estremità alari, allargamento del diametro del foro anteriore delle cappottature dei motori, assottigliamento delle due laterali verso la parte posteriore per rendere svasate e non parallele, assottigliamento interno e adattamento al diametro dei nuovi motori, ricostruzioni tubi di scarico, foratura dei mozzi delle eliche per adattarle ai nuovi motori, foratura dei radiatori olio sul bordo di entrata e dorso alare.

Colorazione

Per la verniciatura data la difficoltà che ho trovato a reperire i colori con le tonalità necessarie nei negozi di Firenze ho dovuto usare colori acrilici di diverse marche normalmente in commercio, malgrado nelle prove avessi avuto esiti accettabili, sul modello sono apparse crettature e pallini evidenti che sono riuscito a mimetizzare a lavoro finito solo con una leggera passata di uno spazzolino duro ma soprattutto più mani abbondanti di trasparente opaco della Humbrol.

Per le decal applicate su una mano di trasparente lucido e trattate con liquidi ammorbidenti, sono ricorso a svariati fogli della Tauro Model ricavando la matricola militare e i codici di reparto con tagli, collage e sovrapposizioni.

Conclusione

Cosa concludere..... forse il lavoro richiesto e il molto tempo impiegato non è stato pienamente gratificato se paragonato a quanto si può ottenere con una moderna scatola di montaggio, comunque a me sembra un modello accettabile e molto "mio", tanto che dopo una necessaria rigenerazione con un paio di Kit di quelli che si montano "scuotendo la scatola" sento un irresistibile attrazione (avendo ancora una scatola intera più gli avanzi delle altre due), per ’S.79 corsa I-BISE riprodotto in seconda copertina del volume Ali d’Italia n°9 nella sua sgargiante livrea.....Qualche amico per piacere mi distolga dall’idea gli sarò molto grato.

 

Roberto Bianchi

Gruppo Plastimodellismo Fiorentino

IPMS

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Modelli, testi e immagini sono copyright © 2001 by Roberto Bianchi 

 

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