VIA
DALLA REALTA' (traduzione)
Webmaster:
Via dalla Realtà è l'unico pezzo dove
appare un coautore...
Andrea
(Dr.Livingstone): Via
Dalla Realtà é effettivamente l'unico pezzo che
non ho scritto con i Dottor Livingstone, ma a quattro mani con l'amico
Paolo Bolio, tastierista e arrangiatore che conobbi nel '96 durante
un corso di musica pop (ebbene si'!) organizzato dalla scuola di
Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo (APM).
In quel corso eravamo una trentina, e muniti di una parca borsa
di studio (molto parca) trascorremmo 6 mesi a studiare in quella
ridente cittadina piemontese...(per inciso, fu proprio lì
che conobbi Barbaro, il nostro attuale bassista entrato in organico
durante il tour del '99).
Il compito richiestoci per l'esame finale consisteva nel costituire
gruppi di lavoro che realizzassero ciascuno una canzone.
Paolo si era rivelato la persona con cui i miei gusti musicali parevano
fondersi meglio, considerando che molti degli altri propendevano
per il jazz e che lavorare con un tastierista avrebbe accorciato
molto i tempi delle varie programmazioni (anche se devo ammettere
che allora non conoscevo ancora le doti di Barbaro in questo campo).
Quali furono le basi dello sviluppo?
Il punto di partenza che ci ponemmo era quello di creare una canzone
pop, in italiano, cercando di utilizzare elementi stilistici o perlomeno
colori del trip hop.
Le fonti di comune ispirazione erano soprattutto il primo disco
di Moloko e dei Portishead.
Così, con il supporto di un sequencer antidiluviano e di
un pianoforte, abbozzammo il giro armonico e la melodia della strofa,
cercando, tramite l'inserimento di qualche suono in qualche modo
evocativo del genere, di cominciare a tratteggiarne il clima definitivo.
Sviluppata questa parte ci dedicammo al ritornello, in cui come
previsto dal disegno iniziale cercammo di creare un apertura armonica
e melodica piuttosto evidente.
Il giro armonico ci ricordava un po' Forbidden Colours di
Ryuichi Sakamoto cantata da David Sylvian, ma il cantato portava
da tutt'altra parte e decidemmo di tenerlo.
Beh, fondamentalmente la canzone é tutta qui.
E il testo?
La
arrangiammo decentemente, con l'aggiunta di un campionatore e cominciammo
a pensare al testo. Via Dalla Realtà é infatti
l'unica canzone che io abbia mai scritto partendo solo dalla musica
e senza avere la più pallida idea del suo argomento tematico.
E quando fu ora di consegnare il lavoro, in poche ore buttammo le
frasi che Anna avrebbe dovuto cantare (come guest).
Posso dire che in linea di massima questo non é un esempio
di limpida ispirazione creativa, ma tutto sommato alla fine il tema
del pezzo era abbastanza calzante con le scelte artistiche che in
quei mesi i Dottor Livingstone stavano compiendo.
L'argomento della fuga dalla realtà, della maschera e dello
specchio, della finzione in senso quasi filosofico, era sufficientemente
scuro, e anzi persino un po' maudit.
In più calzava perfettamente ad Anna, e al suo approccio
teatrale al palcoscenico.
Quando entrarono in scena i tuoi "soci"?
Decidemmo di portare anche questo pezzo nei nostri live. Con la
fondamentale variante di un massiccio ingresso della chitarra, soprattutto
distorta, e del basso vero (la versione originaria era quasi esclusivamente
elettronica).
Fu quindi poi quasi automatico inserirla nel nostro primo disco,
visto che suonandola per un anno e mezzo era entrata nelle corde
di tutti.
La produzione artistica fu curata da Liguori...
Lavorammo con Maurizio Liguori nel suo casolare tecnologico sulle
colline intorno a Bologna, come per Specchio e Donna di
Ghiaccio.
Il risultato fu un ritorno ad una versione molto elettronica, benché
il pattern principale della batteria sia suonato e nonostante la
presenza di una chitarra distorta e molto compressa ben avvertibile
nella coda (quello é un suono che fanno molto bene i Massive
Attack, se ascolti Angel da Mezzanine te ne accorgi!).
Strutturalmente la semplice costruzione ABAB del pezzo (strofa e
ritornello per due volte) ci ha spinto ad aggiungere una coda finale
in cui si gioca un po' con i suoni proprio per non farlo durare
troppo poco.
Il giro di basso torna ad essere programmato ed é molto più
scarno e sincopato rispetto alla nostra versione, in cui consisteva
invece in un pedale ritmicamente continuo.
Il "tut tut" che senti all'inizio e alla fine non é
altro che una sillaba rubata alla frase "maschera tutti i sentimenti",
utilizzata come fosse una singola nota e programmata in audio digitale.
Dal vivo "suona" molto bene...
Via Dalla Realtà é sicuramente uno di quei
pezzi in cui si avverte maggiormente la differenza di impasto sonoro
tra versione live e versione disco, proprio per una diversa presenza
di suoni veri ed elettronici .
In linea di massima é un pezzo molto lineare e comodo, abbastanza
divertente da eseguire, per cui resterà nel repertorio del
nostro nuovo tour.
VIA
DALLA REALTA' (testo)
guardami,
guarda la mia faccia
specchio.... non riflette
maschera tutti i sentimenti
fragili.... marionette
dipingendomi di mille colori
posso stupirti, comandare il tuo cuore
legarti
cancellare
i tuoi giorni neri
falsità..... nuova madre
via dalla realtà
pallida luce
invento nuove identità
splenderà per me
vita perfetta
di vanità
condirò pallidi sapori
ti darò nuove ebbrezze
nascondendo tutto lo squallore
le miserie, le incertezze
via dalla realtà
afona voce
che incanta solo chi non sa
solo per chi
ne stupirà
insieme a me
via dalla realtà
pallida luce
invento nuove identità
splenderà per me
vita perfetta
di vanità
via
dalla realtà
via dalla realtà
via dalla realtà
via dalla realtà
via dalla realtà
via dalla realtà
via dalla realtà
via
*
testo e musica di Andrea Bove e Polo Bolio, prodotto da Maurizio
Liguori
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