Modellismo Economico



Attrezzi necessari alla realizzazione



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I semplici attrezzi necessari


Per costruire aerei di carta non ci vogliono compessi e costosi attrezzi, ma per costruirli belli (e che volino bene), è bene munirsi di semplici, opportune cose. Non è necessario avere un Personal Computer, ma in questo caso è necessario sapere disegnare (disegno tecnico, non vasi da fiori). Per disegnare occorre quello che si ha o si aveva per la scuola, senza esagerare. Un righello, un paio di squadrette di plastica, un circoligrafo, un curvilineo, un compasso anche da poco, matita, gomma, temperino e fogli di carta A4 del tipo visto prima. Se poi si vogliono colorare i pezzi, occorre farlo con matite colorate badando a non deformare la carta. Con un po' di abilità e fantasia e con qualche nozione di geometria elementare, si fa in modo soddisfacente anche solo con matita e righello.
In questo modo, comunque, si può essere molto precisi e forse più precisi che con il PC (a meno che non si disponga di un applicativo CAD o strumenti simili). Comunque, supponendo che chi naviga in Internet un PC lo possieda, nel seguito supponiamo di partire dal disegno già fatto (con un applicativo grafico generico) e stampato sui fogli (il discorso verrà ripreso a proposito di progettazione).
Nell'elenco che segue riportiamo una lista dei vari attrezzi con note di uso e di importanza.

Ripetiamo l'avviso che le forbici tagliano e pungono, le punte pungono, le lame tagliano, ecc. Attenzione a chi le usa ed attenzione sempre agli occhi. Anche le colle non sono ricostituenti. Escluso totalmente l'uso di colle ciano-acriliche (o anaerobiche) poichè costano, non sono utili al nostro scopo e devono essere maneggiate con estrema cura.

1) - Forbici diritte - Si dimostrano utilissime quelle con lame di 5 o 6 cm a punte piatte, che sono utili a vedere dove finisce il taglio che si sta facendo, ma qualunque altro tipo presente in casa va bene. Le punte piatte servono anche a ridurre la probabilità che mani inesperte si facciano male. Queste sono essenziali.

2) - Forbicine curve - Con lame di un paio di centimetri, a punta. Si dimostrano di qualche utilità in qualche rifinitura. Queste NON sono essenziali.

3) - Tagliabalsa o lametta (protetta) - Servono per qualche foro all'interno di superfici, che sarebbe difficile fare con le forbici senza rovinare la carta, e per qualche rifilatura. Non indispensabile. Da usare sempre con attenzione, con un righello di guida e non su di un piano che possa essere rovinato dalla lametta. (mettere sotto un caroncino pesante su di una rivista o altro simile). Questa taglia davvero facilmente e può spezzarsi e schizzare se troppo sporgente. Occhio!..

4) - Presselle a becco ad angolo - (pinzette lunghe a molla) Utilissime per andare a fare aderire le linguette che vengono incollate. Da tenere sempre pulite, altrimenti si incollano loro alle linguette. Non indispensabili ma molto comode.

5) - Righello rigido - Si rende utile non solo come guida per la lametta, ma per fare le piegature nette senza rovinare la carta. La tecnica è la seguente: Si mette il righello sotto il pezzo da piegare e, guardando in controluce, si fa coincidere la linea di piegatura con il bordo netto del righello. Tenendo ben fermo l'insieme, si passa il dito sul pezzo in corrispondenza del bordo. in questo modo si imposta la piegatura che verrà terminata con le dita in modo facile e netto.

6) - Bacchetta rigida sottile - Utile a posizionare esattamente i pezzi e fare da appoggio per premere sulle incollature in posizione difficile. Utile anche ad assicurare che la linguetta di chiusura delle ali non rimanga incollata all'intradosso (introducendo la bacchetta dalle estremità alari). Un sottile ferro da calza può andare, ma questa bacchetta può essere semplicemente fatta giusto allargando e "rettificando" una grossa clips.

7) - Cose cilindriche di vario diametro - Tra cui una matita, pennarelli, tubetti vari, che servono per fare strutture cilindriche di vario diametro. Per ottenere il diametro voluto, se non direttamente disponibile, si prende un diametro inferiore e gli si avvolge sopra, ben stretta una striscia di carta sufficientemente lunga, che poi si blocca con un pezzo di nastro adesivo.

8) - Nastro Adesivo trasparente - Non viene usato come materiale da costruzione, ma serve a "scopi di servizio", come visto al punto precedente e per la realizzazione corretta delle ali, utilizzando le linguette di montaggio (che si vedranno), fissate al tavolo di lavoro e che al termine dell'operazione vengono asportate.

9) - Nastro Doppio Adesivo- Può rendersi utile ma è marginale. Sostituisce la colla in qualche punto, ma pesa più della colla e tende a staccarsi con il tempo.

10) - Base di appoggio - Non si richiede una base specifica, ma un tavolo con superfice liscia, lavabile, su cui si possa attaccare e staccare il nastro adesivo va bene.

11) - Le colle - Meritano un capitolo a parte:

....11a) - Colle da NON usare: Oltre alle ciano-acriliche, non devono essere usate colle che bagnino la carta impregnandola e quindi, tra le colle comuni, quelle liquide a base acquosa e quelle viniliche. Inoltre le colle per polistirolo non servono per la carta, essendo come base un solvente del polistirolo. Assolutamente inutili gli adesivi a base silicone, con cui è facile fare guai se si spandono da qualche parte (superfice del tavolo, ad esempio).

....11b) - Colle che possono essere usate: Colla bianca (stick o altro) solida. Questa può essere la base per la maggior parte degli incollaggi, e suppongo (ma non lo garantisco) che sia tra le più innocue. Occorre non farla seccare (chiudere sempre lo stck o la scatola). Se dopo un certo tempo risulta troppo asciutta, una goccia d'acqua risolve il problema, ma attenzione a lasciare che l'acqua venga assorbita (e scuotere via l'eccesso) prima di usare la colla altrimenti si deforma la carta. Colla cellulosica, se è sufficientemente densa (ed usata in piccola quantità) da non deformare la carta. Adesivi di contatto Si rendono talvolta utili, ma attenzione che pesano, fanno fili, e sono terribilmente appiccicosi. È difficile mandarli dove si vuole ed in giusta, piccola quantità. Di carattere dispettoso, tardano ad uscire dal tubetto, ma quando lo fanno di solito ne esce una quantità enorme rispetto al voluto (che poi cola rovinosamente). Colla a due componenti o resina epossidica. Il tipo utile è quello trasparente. Utilissima per il rinforzo delle parti soggette ad urti e per qualche incollatura critica. Da usare con parsimonia in quanto costa, pesa e può risultare antiestetica se si formano gocce o sbavature. I due componenti vanno mescolati nelle giuste proporzioni e sempre in piccolissime quantità (la maggior parte di questa colla finisce in pattumiera dopo essere stata avanzata). Da dopo essere stata miscelata, infatti, è usabile per pochissimi minuti (polimerizza in una resina epossidica, con sviluppo di una piccola quantità di gas avvertibile dall'odore caratteristico - nessun problema per le piccole quantità in gioco). Si mettono vicine due gocce uguali di ciascun componente su di un pezzo di superfice pulita di cartoncino lucido (MAI sul tavolo!), facendo attenzione che una goccia non tocchi il tubetto dell'altra (non scambiare MAI i tappi dei due tubetti). si mescola molto bene con uno stecchino, che poi serve anche a spalmare la colla.
Nota - Seguire le istruzioni ed avvertimenti riportati per legge (quando richiesti in base alla classificazione del prodotto) sulla confezione di colla.

Infine, come materiale d'uso, segnaliamo i pesi per il centraggio, che in queste note sono costituiti da normali clips (n.2). A volte possono essere utili anche punti metallici applicati con la solita pinzatrice (ma non è uso corrente, solo qualche modello potrebbe richiederli, in funzione di come viene fatto il progetto).

Per chi lavora con uno strumento grafico semplice del PC

Se si disegna sul PC con uno strumento che non conta i millimetri o che comunque non è specifico per disegno meccanico, è estremamente utile procurarsi un paio di strumenti geometrici (che non sono altro che disegni ausiliari) e che sono: uno sviluppatore di circonferenze ed un righello "elettronico", quest'ultimo tarato per tentativi. Questi strumenti sono riportati qui sotto nei due file .gif (per tornare indietro usare il [BACK] del browser).

Sviluppatore di circonferenze

Foglio e righello


La loro precisione non è enorme, ma è largamente sufficiente. Il primo non necessita di taratura, in quanto dà il rapporto tra due lunghezze. È sufficienre disegnare una lineetta verticale, replicarla 32 volte (33 linee pari a 32 intervalli), allineare le 33 linee in orizzontale (align bottom), la prima corrispone allo 0, si allungano quelle dello 0, del 10, del 20, del 30. Si allungano un po' meno quelle del 5, del 15, del 25. Si mettono equidistanti anche se dovrebbero già esserlo (selezione e distribute horizzontally) si ragguppa il tutto (selezione e group) e quindi si stira alla lunghezza voluta. Si copiano le prime 11 (10 intervalli) si raggruppano e si ribaltano di 90 gradi. così si hanno i due regoli per gli assi, che vengono disegnati ortogonali (si vede quando le linee sono orizzontali e verticali, ma si può anche usare un quadrato). Tra 3,1 e 3,2 si individua (vabene anche a occhio) la posizione 3,14. Si disegna la linea da (0; 0) a (3,14; 1), che dà sulle ascisse, per ogni lunghezza rioprtata in ordinata, il suo prodotto per p.
Per quanto riguarda il foglio di lavoro, si imposta il formato A4 (Page setup) di solito orizzontale (landscape) quindi si disegnano sui bordi le suddivisioni in centimetri. Le suddivisioni sono fatte con la tessa tecnica precedente, ma questa volta devono essere veri centimetri quando il foglio viene stampato. La stampa si fà utilizzando l'opzione "Fit to paper" o "Scale to fit paper". La corrispondenza tra disegno su PC e disegno stampato è sempre un po' misteriosa. Per tentativi si fa in modo che vengano stampati centimetri. Poi il foglio di lavoro viene ricopiato senza doverlo fabbricare tutte le volte. Ci si procura anche un righello (sempre fatto alla stessa maniera), che si può spostare ribaltare copiare e trasferire su di un altro foglio.




consolata Torino. Chiesa della Consolata
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